In questi ultimi giorni il Generale Sganga ha iniziato una "peregrinatio" che ha toccato tutte le caserme facenti parte la Brigata; nessun Reggimento è stato escluso perché la Folgore è una famiglia e il Comandante della Brigata è un padre vero e proprio. Quando è arrivato in visita al 185 Reggimento Artiglieri di Bracciano è stato ricevuto da un nutrito numero di soldati che - come dei veri figli - lo hanno accolto con tutti i dovuti onori e lo hanno voluto omaggiare della qualifica di "Diavolo Giallo ad honorem" consegnandogli l'omerale a bassa visibilità.
Al Generale Sganga succederà Beniamino Vergori al quale lo stesso Sganga ha appuntato e conferito il grado di Generale di Brigata. Vergori, grande Ufficiale e militare di grande professionalità, è molto noto agli uomini della Folgore visto che ne è già stato Capo di Stato Maggiore e Vice Comandante.
Gli uomini e le donne facenti parte la Brigata Paracadutisti Folgore si sono sentiti amati, stimati e paternamente comandati dal Generale Sganga che, a malincuore, lasciano andare all'Accademia Militare di Modena.
Il Generale di Brigata Rodolfo Sganga - sul suo personale Profilo Facebook - questa sera ha scritto: "Domani mattina cederò dopo oltre due anni, il comando della più bella Brigata del mondo. È un momento di emozioni confuse e spesso contrastanti, ma ho anche alcune certezze: l’amore indiscusso per il Tricolore, la passione sempre crescente per il Mestiere delle Armi, il rispetto totale per chi si è sacrificato per indicare a tutti noi la via del Dovere.
Il 28 luglio 2017, all’atto della cerimonia di assunzione del comando della Folgore, ho citato un mio predecessore dicendo che “ad un Comandante è dovuto il rispetto e l’obbedienza per il grado che porta. Tutto il resto se lo deve guadagnare”. Sono orgoglioso di aver profuso il massimo impegno per essere sempre all’altezza dei miei Paracadutisti. Starà a loro giudicare se ci sono riuscito...
La Folgore sarà in ottime mani, perché il Generale di Brigata Beniamino Vergori è il Comandante che tutti vorrebbero avere: un Soldato!
A me resterà il ricordo di un periodo semplicemente esaltante e la consapevolezza di essere stato un privilegiato per aver fatto parte di una squadra ineguagliabile che si chiama Folgore.
Adesso avanti a tutta forza, perché la responsabilità di preparare gli Ufficiali di domani è una sfida che sono deciso ad accettare e vincere!
Grazie a ognuno di Voi che ha voluto supportare la Folgore anche attraverso i social media. Non smettete, perché Noi siamo la Folgore!". (Rodolfo Sganga, Facebook, 05 settembre 2019)
A parole così accorate e sincere non si può aggiungere nulla. L'unica cosa che mi sento di fare è quella di ringraziare il Generale Sganga per quanto ha fatto a guida della Folgore ed augurargli una prolifica missione in quel di Modena dove sono certo saprà portare lo spirito cameratesco della Folgore a servizio degli Allievi Ufficiali e della Difesa tutta.
Un augurio sincero e generoso lo rivolgo anche al Generale Beniamino Vergori che - ne è consapevole - si accinge a prendere le redini di una delle realtà più onorevoli della nostra Patria. Nelle piazze d'armi della Folgore il Tricolore sventola più gagliardo e più fiero che in altre realtà perché buona parte della storia militare d'Italia riporta in calce una sola firma: "Folgore"!
Carissimi, a ciascuno di voi chiedo di sostare un minuto in silenzio in memoria dei Caduti della Folgore che, durante la cerimonia di cambio del comando, veglieranno sui partecipanti e sui due Comandanti - l'uscente e l'entrante - affinché tutti ricordino la cosa più importante: "Mancò la fortuna ma non il valore".
Viva l'Italia, viva la Folgore, onore ai Parà!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella
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