Questa venerata Icona fu raccolta dal Cappellano degli Alpini Padre Policarpo Narciso Crosara tra le macerie di un villaggio abbandonato - in prima linea sul fronte del Don - e dai suoi soldati amorosamente custodita e venerata.
E' una delle prime Immagini di Vergine Addolorata venerata in Oriente, forse arrivata presso quelle genti dalle sponde italiche, dove il suo culto aveva da tempi remoti radici profonde.
Il Cuore della Madre di Dio, trafitto da spade, porta chiare impronte di mani che, per vari secoli, Lo hanno devotamente toccato e di labbra che lo hanno baciato.
Sopra il soave volto stanno le parole greche "Madre del Figlio di Dio" come corona regale.
Il Cappellano mandò dal fronte alla madre sua la devota immagine, perché La custodisse a conforto di tutte le mamme in trepida attesa dei figli che la guerra aveva portato lontano.
Terminata la guerra, poiché invece della serenità dilagò nel cuore degli uomini l'odio e l'egoismo, la sacra icona, che durante il conflitto aveva ispirato fiducia e amore, scese in mezzo al popolo e si fece pellegrina di pace per le vie d'Italia.
Dal suo nuovo Altare di Mestre l'Addolorata Madre di Dio continua ad invitare gli uomini alla "CROCIATA DELL'AMORE E DEL PERDONO".
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