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venerdì 17 novembre 2017

Donare la speranza grazie alla memoria di Giorgio Langella

Carissimi, vengo a voi con questa mia per portarvi a conoscenza della situazione economica della raccolta missionaria in memoria dell'"Angelo dei Bambini" Giorgio Langella.
L'ultimo versamento che ho fatto al  Servizio Missioni Estere dei Frati Minori Cappuccini delle Marche risale al 20 maggio 2016 ed ammontava ad €uro 120,00.
Con quell'offerta abbiamo permesso ai Frati Cappuccini di procurarsi dei kit utili per la cura dei bimbi affetti da malaria e dei kit necessari per la formazione scolastica dei piccoli.
Da allora abbiamo raccolto altri 220,22 €uro che dovremo utilizzare per sostenere di nuovo qualche progetto a favore dei bambini affinché il mondo continui a sperimentare la bontà e il gran cuore che distinguevano il nostro "Angelo dei Bambini".
Con Francesca, vedova di Giorgio, da anni condividiamo l'impegno missionario per permettere a sempre più bambini di avere una vita dignitosa e serena. Giorgio è morto in un attentato terroristico di matrice islamica. Nonostante ciò, nel nostro cuore, non c'è mai stato posto per l'odio ma, è questo è bellissimo, ci sono sempre stati sentimenti di aiuto, abnegazione, solidarietà e carità cristiana.
In questi anni abbiamo cercato di fare tutto quanto in nostro potere per far sì che da un male come un attentato potessero nascere situazioni di bene atte ad arrecare gioia a quanti ne fossero stati destinatari.
Dalle lettere di affetto e riconoscenza che ci sono state inviate da Fra Francesco Pettinelli, Responsabile del Servizio Missioni Estere dei Frati Minori Cappuccini, si evince che il nostro contributo è stato fattivo e utile per la realizzazione di progetti cristiani in favore dell'infanzia.
Quello che abbiamo realizzato sin ora e che potete vedere su "Cuore Alpino" al tag #ImpegnoMissionario è poca cosa rispetto al tanto bisogno ed alle tante necessità che hanno i piccoli di tutto il mondo.
Noi siamo pochi e non possiamo fare tutto ma, grazie all'aiuto ed alla collaborazione di molti di voi, stiamo riuscendo a fare ogni anno (alle volte pure più volte durante l'anno) qualcosa di bello per qualche bimbetto.
Quest'anno, come già altre volte ho fatto, intendo invitarvi a prendere parte alla Raccolta Missionaria di Natale che funzionerà così:

  1. dotarsi di un barattolino o di un bicchierino dello yoghurt;
  2. riporre al suo interno le monetine da €uro 0,01 - 0,02 e 0,05 che ci vengono date come resto alla spesa;
  3. nei giorni successivi al Santo Natale contare e portare in banca (o in posta) per farsele cambiare;
  4. inviare quanto raccimolato.

Il sottoscritto, una volta raccolti tutti i contributi, si premurerà di spedire il tutto ai Cappuccini e di pubblicare la foto della Ricevuta di Versamento sulla Pagina Facebook "Noi che non dimentichiamo Giorgio Langella" come già avvenuto nelle scorse raccolte.
Carissimi, Giorgio non morirà mai fin tanto che troverà un posto nel nostro cuore e fino a che continueranno iniziative in suo onore ed in sua memoria.
Come molti di voi già sanno ho promesso all'Immacolata che - fino a quando avrò vita - farò tutto quanto in mio potere per far conoscere, amare, ricordare ed apprezzare l'"Angelo dei Bambini" Giorgio Langella.
Quelli che tra voi intendono collaborare con me a sì alta missione mi contattino e mi facciano sapere se hanno intenzione di prender parte a questa specifica iniziativa legata al Santo Natale.
Un sincero abbraccio ed un grande grazie.
Andrea Elia Rovera
Responsabile per la Memoria Storia
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

giovedì 9 novembre 2017

Parma: monumento ai Caduti della Folgore sfregiato da vili infami

Carissimi lettori dal Cuore Alpino, ho atteso dei giorni prima di scrivere qualcosa sul gravissimo gesto che è stato compiuto nel Comune di Parma ai danni del Monumento ai Caduti della Brigata Paracadutisti "Folgore" sito nel Parco Bizzozero.
Il monumento era stato inaugurato solo pochi giorni prima dall'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia e dal Comune di Parma.
Sappiamo tutti benissimo chi può aver compiuto un siffatto sfregio ai danni dei valorosi Caduti della Folgore ma, onde evitare inutili querele, facciamo che tenercelo per noi.
Prendiamo per buone le parole di Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma, che in una conferenza stampa ha detto che i fautori del gesto sono "vandali senza arte né parte, figli di una completa 
mancanza di ideali. La testimonianza chiara di un degrado civile che è come una malattia per la nostra società: se togliamo valore a ciò che ne ha, non ci resta più nulla in mano se non vivere 
di ignoranza e menefreghismo. Non possiamo permettercelo. Parma è una città che vive di valori e tradizioni, e non si piega a vandali ignoranti".
Com'è giusto che sia, l'Amministrazione Comunale Parmense ha deciso di far risistemare il monumento che era stato interamente realizzato con i fondi dei membri dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia e che era stato inaugurato con il taglio del nastro da parte del "leone" Mario Guerra, già militare della Folgore impiegato nella battaglia di El Alamein e nelle battaglie di Nembo.
Anche se non mi è proprio, metto un momento da parte la mia diplomazia e la mia buona educazione, per rivolgermi personalmente e direttamente a quei dementi nonché infami che hanno violato il monumento in oggetto.
A questi "signori" voglio dire che persone come loro sono la vergogna del nostro Paese, la parta marcia e malsana della nostra società e l'aberrazione dei principi per i quali i soldati della Folgore hanno combattuto e continuano a combattere.
Mi auguro che la magistratura riesca a trovare quanto prima gli autori di tale misero e becero gesto per sbatterli con veemenza nelle patrie galere. La tolleranza verso certi soggetti è erronea 
e superflua; per certe persone ci vogliono solo coercizione e carcere duro.
Carissimi, nel chiedervi perdono per la mia rabbia, fin troppo poco velata, mi congedo con un saluto degno di uomini veri: "non tremar se fischia la mitraglia ma lotta con fiducia e con ardor". 
Viva l'Italia, viva la Folgore!
Andrea Elia Rovera   
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella