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giovedì 21 dicembre 2017

L'albero di Natale per Langella da fastidio

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", questo pomeriggio ho ricevuto una telefonata dalla vedova del Caduto per la Pace Giorgio Langella che mi esprimeva il suo dolore riguardo al fatto che qualche buon cittadino di Boves ha scritto una lettera al Direttore del Settimanale Cattolico "La Guida" dal titolo: "Albero di Natale e Cimitero". Di seguito vi riporto il testo della lettera cosicché possiate capire il dolore di Francesca di fronte a simile questione:
"Egregio Direttore, volevo segnalare una bizzarra presenza all'ingresso del cimitero di Boves. 
Qualcuno ha pensato di fare l'albero di Natale con tanto di addobbi e luminarie.
Ho chiesto chiarimenti in Comune: nessuno ne sapeva nulla. Saranno stati gli Elfi? Forse sono una persona un po' brontolona e non al passo coi tempi. Ritengo sia pregevole manifestare l'affetto ai propri defunti in questo importante periodo dell'anno in cui tendenzialmente ci si scorda di chi non c'è più, ma ci vorrebbe sobrietà. Il cimitero è un luogo di culti dove non bisognerebbe lasciarsi andare a dimostrazioni di affetto eccessive che possono non essere gradite da tutta la popolazione. Di questo passo nel periodo di Carnevale troveremo coriandoli e stelle filanti? E a Pasqua l'uovo?
Chiedo solamente che si tolga l'albero e che si abbia un po' di rispetto per i nostri cari defunti.
Lettera firmata".
Quando ho letto questo scritto mi sono fatto una domanda.
Chi ha solertemente scritto al direttore de "La Guida" è conscio del fatto che - pochi anni orsono - proprio nel giorno di Natale qualche inqualificabile soggetto è andato a dar fuoco al cordolo che perimetra l'urna delle medaglie al valore acquisite sul campo da Giorgio stesso?
Quando successe questo fatto la signora Langella era a Roma e mi avvisò prontamente per telefono. Io, altrettanto prontamente, avvisai il Sindaco di Boves, del gravissimo vilipendio perpetrato ai danni di un Caduto dell'Esercito Italiano affinché si facessero le dovute indagini e si consegnassero i soggetti in dolo all'autorità giudiziaria. Il sindaco, come sempre, fu cordiale e mi garantì maggiori controlli.
A questo vergognoso atto non ci furono conseguenze e, tra l'altro, tutti i militari che da anni vengono sulla tomba del Caduto Langella possono "ammirare" la conseguenza del suddetto rogo!
L'albero di Natale vilipende, oltraggia ed offende la quiete delle persone che riposano nel Cimitero di Boves; sapere che ci sono dei soggetti che sotto Natale vanno a bruciare la tomba di un militare morto in servizio durante una Missione Internazionale di Pace no!
Il sottoscritto, comunque, per "non saper né leggere né scrivere", ha raccontato del rogo alla Prefettura di Cuneo, al Questore di Cuneo, al Presidente della Provincia di Cuneo e alla Digos della Polizia di Stato che è presso Cuneo.
Non so chi ha scritto la lettera e non voglio né posso entrare in questioni giuridiche a me sconosciute. Non so se l'albero di Natale per legge oltraggia o manca di rispetto alla memoria dei defunti tumulati presso il cimitero urbano in oggetto.
Non so se un semplice simbolo del Natale - che rende felici migliaia di bambini e non pochi adulti - possa e debba creare una così tanta acretudine proprio a ridosso della festa in cui milioni di persone attendono l'avvento di Cristo Gesù.
Una cosa è certa: da persona che spende ogni suo attimo di vita ad amare, apprezzare e far conoscere le Forze Armate e le Forze dell'Ordine mi sento offeso e deluso dalla lettera in oggetto.
Nel rammarico di questa triste vicenda mi congedo ed auguro un sereno Natale a tutti voi che con affetto seguite questo mio piccolo, umile e semplice blog.
Il Bambinello Gesù rischiari il cuore di noi tutti, porti pace e consolazione anche a chi si turba per un alberello di Natale apposto sotto la targa di un Caduto nell'adempimento del proprio dovere.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

giovedì 7 dicembre 2017

Anche a Diano Marina si ricorda il Caduto Giorgio Langella

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", questa  mattina sono stato messo al corrente del fatto che - il 26 settembre 2017 - mentre a Boves commemoravo l'XI anniversario della dipartita di Giorgio Langella con la Vedova Francesca e i suoceri Luigi e Ida - a Diano Marina (Imperia) si svolgeva una sobria ma sentita cerimonia presso il Cimitero Urbano in presenza della signora Giuliana, mamma di Giorgio.
Nonostante l'eroica salma di Giorgio Langella sia tumulata nel Cimitero Urbano di Boves (Cuneo) l'Amministrazione Comunale ed il Comando Militare Liguria non hanno voluto far mancare il loro affetto e la loro vicinanza alla signora Giuliana ed alla famiglia tutta.
Alla commemorazione dianese erano presenti Cristiano Za Garibaldi, Vice Sindaco di Diano Marina, Daniela Bozzano, Comandante della Polizia Locale di Diano Marina, il Luogotenente Umberto Salvatico, della Stazione Carabinieri di Diano Marina, alcuni membri della locale Associazione Nazionale Alpini e una delegazione del Comando Militare Liguria.
La cosa che mi ha maggiormente colpito è che due città in contemporanea commemorassero un solo uomo in virtù del coraggio, dell'altruismo e della bontà d'animo che lo hanno contraddistinto lungo tutto il suo pellegrinaggio terreno.
Dopo alcuni brevi discorsi di rito tenuti dai presenti è arrivato il momento toccante e doveroso della resa degli onori che si tributano agli eroi come Giorgio Langella è stato.
Carissimi, prima di concludere questa mia, tengo a fare un ringraziamento speciale alla signora Antonella Apicella che, in terra ligure, cerca di tenere viva ed accesa la memoria del Caduto Langella e tiene compagnia alla signora Giuliana che, da 11 anni, piange la morte di un figlio perso nel fiore degli anni.
La memoria di chi "è andato avanti" è un dovere di chi ancora può scarpinare sui sentieri della vita. Non dimentichiamolo mai!
Ringraziandovi per il tempo e l'attenzione dedicatemi vi saluto.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

domenica 3 dicembre 2017

Perché esiste il blog "Cuore Alpino"?

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", ieri pomeriggio ho incontrato un amico che mi ha chiesto qualche informazione su questo blog e sul percorso che esso ha compiuto nel web, sui social e nel panorama militare italiano. In modo particolare mi ha chiesto per quale motivo lo abbia messo in piedi e come mai ci dedichi così tanto tempo.
La risposta per me è scontata: "Se non lo faccio io chi lo fa?".
E' troppo comodo mettersi un fazzolettino attorno al collo e, un paio di volte l'anno, andare a sfilare al 02 giugno, al 04 novembre o a qualche raduno ricordando i tempi che furono. Per quel che mi riguarda il patriottismo, il nazionalismo e l'amore per il Popolo Italiano non valgono solo poche ore o durante poche e sporadiche manifestazioni. 
"Cuore Alpino" rappresenta tutto ciò in cui credo. Innanzitutto è nato per dare il giusto spazio alla memoria storica del Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella, caduto a Kabul nel 2006 nel corso di una Missione di Pace Isaf voluta dalla Nato
Su questo c'è ancora molto da lavorare ma devo ammettere che, a forza di fare, sono riuscito a raggiungere moltissimi giovani che, per forza di cose, non hanno avuto la possibilità di conoscerlo e/o di sentir parlare di lui.
Questo aspetto del mio blog dà molto fastidio in ambito militare perché molti soldati credono di avere il diritto esclusivo di parlare dei colleghi che non ci sono più. Questo diritto non è sancito da nessuna parte e, soprattutto, non l'ho usurpato a nessuno visto che prima che iniziassi a parlare io di Giorgio nessuno lo faceva e, anzi, si aveva quasi il terrore di farlo.
Giorgio è tumulato nel Cimitero Urbano di Boves (Cuneo) e, molte persone con le quali ho parlato in questi anni, non lo sanno. Eppure queste persone abitano a Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Boves, Peveragno, Chiusa di Pesio, ... tutti luoghi vicini a questo campo santo.
Cosa significa questo? Significa - e lo dico senza nessun timore - che a tutti i livelli della società e della pubblica amministrazione si è fatto di tutto per non far conoscere Giorgio, la sua storia, la sua grande personalità ed il suo cuore immensamente buono.
In secondo luogo ho partorito "Cuore Alpino" per far conoscere amare ed apprezzare le Forze Armate, le Forze dell'Ordine e le Guardie Particolari Giurate
Anche su questo punto credo di aver fatto un discreto lavoro visto che ci sono molti appartenenti alle categorie poc'anzi citate che mi seguono, condividono i miei post, mi scrivono privatamente, ecc...
Questo fa piacere - non tanto per il buon andamento del blog - ma soprattutto per il fatto che si inizia a comprendere che chi indossa una divisa non è un nemico, non è una cattiva persona ma è un italiano che mette a repentaglio la propria vita per garantire il normale svolgimento della nostra.
Il blog "Cuore Alpino" non sarà un prodotto editoriale di alta qualità, un sito di importanza nazionale ma è sicuramente un luogo virtuale dove l'amore per chi indossa una divisa è vero, tangibile e palpabile.
Molti soldati sono spocchiosi, altezzosi, arrivisti, carrieristi e snobbisti verso i civili ma questo non mi fa perdere la fiducia e la stima nel Tricolore e in coloro che vi hanno prestato giuramento. Le mele marce ci sono dappertutto ma questo non fa del comparto della Difesa un covo di vipere. Ho imparato a distinguere un buon sergente da un pessimo generale, un ottimo ufficiale da un piccolo e presuntuoso caporale, e così via.
Ho risposto alle domande del mio amico? Non lo so! Sicuramente ho detto quel che penso e continuerò a farlo sino a quando il Signore delle Cime non mi chiamerà nel Paradiso di Cantore per contemplare e vegliare con Lui sulle Truppe Alpine militanti qui sulla terra.
Carissimi amici dal "Cuore Alpino", continuate a seguire questo mio blog e aiutatemi a diffondere l'amore, la stima e l'apprezzamento per i membri delle Forze Armate e di chi indossa una divisa.
Grazie di cuore.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella