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giovedì 23 marzo 2017

Tutti i terroristi sono di matrice islamica?

Carissimi, ieri, un seguace di Allah ha compiuto un infame attentato terroristico di fronte al Parlamento inglese con sede a Londra.
L'uomo, alla guida di un suv, ha iniziato a pigiare il pedale dell'acceleratore e si è lanciato a folle velocità su un gruppo di persone che affollavano il Ponte di Westminster. Molte di queste persone sono finite a terra con importanti ferite.
Il vigliacco terrorista, non contento, è sceso dall'auto ha brandito un coltello che ha poi conficcato nel corpo di un agente di polizia nel cortile del Parlamento.
Grazie al cielo, gli agenti in servizio presso i cancelli cel Compound di Westminster lo hanno ucciso impedendogli così di fare irruzione all'interno del palazzo legislativo.
Per ovvie ragioni di sicurezza, inoltre, hanno evacuato la Primo Ministro Theresa May che era in Parlamento per un'importante seduta legislativa. Scotland Yard, senza pensarci due volte, ha subito parlato di terrorismo.
Tra le persone ferite durante il folle attentato ci sarebbero anche alcune cittadine italiane.
La stessa Theresa May in una nota ha fatto sapere che tra le persone rimaste ferite nell'attacco di ieri ce ne sono molte di nazionalità diverse, tra cui una è di nazionalità italiana.
"Almeno sette delle oltre 40 persone rimaste ferite sono in condizioni critiche. E' quanto ha riferito - citato dalla Cnn - il vice capo della polizia di Londra (Met), Mark Rowley, sottolineando che le persone rimaste coinvolte nell'attacco hanno diverse nazionalità. Sono 29 le persone - ha aggiunto - ancora ricoverate in ospedale.
La premier britannica Theresa May, che si trovava a Westminster al momento dell'attentato di Londra, lo ha condannato con fermezza definendolo "un attacco terroristico disgustoso e odioso". (Fonte: ANSA)
Questo orribile gesto mi ha fatto riflettere e tornare alla memoria che il 12 ottobre del 2009 anche in Italia un Islamico ha compiuto un attacco suicida contro una caserma di Milano. In questo attentato restarono feriti sia il folle islamico che il militare che tentò di fermarlo.
In una relazione sull'accaduto del Dis al Parlamento, si accoglieva l'ipotesi di un atto isolato di una persona classificata come «terrorista solitario», smentendo nel frattempo i collegamenti tra l'azione e organizzazioni integraliste vere e proprie.
Il terrorismo di matrice islamica va avanti ormai da troppo tempo e credo sia giunto il momento di mettervi fine in modo completo e definitivo. Il presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump e il presidente della Russia Vladimir Putin stanno mettendo i loro paesi a servizio di un'ampia coalizione affinché si ponga fine a queste stragi.
L'Europa e la Nato, a quanto pare, stanno dormendo. I presidenti dei maggiori Paesi europei - Merkel in testa - fanno finta che l'Islam non abbia responsabilità in tutto questo. Su tutti i social media continuo a leggere che "non tutti gli islamici sono terroristi" però è vero anche che tutti i terroristi, guarda caso, sono di matrice islamica.
Le persone hanno diritto di vivere tranquillamente nelle proprie città senza dover aver paura di uscire a fare la spesa, a prendere un caffè o a buttare il sacco della spazzatura.
L'Italia, l'Europa e il Mondo devono garantire ai cittadini la libertà personale e la tranquillità necessarie per vivere una vita serena e dignitosa.
Se l'Islam continuerà a vivere in un clima di radicalismo e di violenza non si potrà più accettare e, quindi, bisognerà - senza dubbio alcuno - dar vita ad una stagione seria di espulsioni e rimpatri.
Carissimi, tra poche settimane il 3 Reggimento Alpini di Pinerolo partirà per una Missione Internazionale in Iraq e il 2 Reggimento Alpini di Cuneo si sposterà in Afghanistan per un'analoga missione. Preghiamo per loro affinché possano riportare TUTTI sana e salva la pelle a casa.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

martedì 21 marzo 2017

La Rivoluzione Industriale e i Servizi Antincendio

Carissimi, l'Associazione Nazionale Vigili del Fuoco e il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco - Comando Provinciale di Cuneo hanno organizzato un ciclo di mostre, convegni, didattica e dimostrazioni pratiche sul tema "La Rivoluzione Industriale e i Servizi Antincendio" che si terrà presso il Centro Incontri della Provincia di Cuneo sito in Corse Dante, 41 e presso la Sala Mostre sita in Corso Nizza, 21 (angolo Corso Dante) dal 20 al 26 marzo 2017.
Ieri un Vigile del Fuoco che conosco da anni mi ha portato la brochure d'invito chiedendomi di dare massimo risalto all'iniziativa perché, purtroppo, in Italia si parla troppo poco - e solo in occasione di calamità naturali - dell'importanza e della competenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Dunque ho ritenuto opportuno scrivere qualcosa su questo blog - grazie a Dio - seguitissimo per portarvi a conoscenza del fatto che chi visiterà la mostra permanente "avrà la netta percezione che ogni oggetto esposto è la risultanza della passione e dell'inventiva delle persone. Naturalmente le scoperte che hanno rivoluzionato le nostre vite hanno avuto un risvolto positivo anche nel "soccorso tecnico urgente" di cui tante istituzioni sono state protagoniste attive nei tristi eventi del terremoto in centro Italia. Il "cortile delle istituzioni" vuole rendere omaggio a questi uomini e donne, illustri ospiti che dedicheranno una giornata a contatto con i visitatori: Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, 2 Reggimento Alpini, Croce Rossa Italiana, Pompieri senza Frontiere - Cinofili". (Fonte: brochure dell'evento)
Un importante #grazie va rivolto senz'altro alla Provincia di Cuneo ed al Comune di Cuneo che hanno voluto patrocinare l'evento, al 2 Reggimento Alpini, al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, alla Croce Rossa Italiana ed a Pompieri Senza Frontiere - Squadra Cinofili per la fattiva collaborazione.
Carissimi, i Vigili del Fuoco sono dei veri angeli custodi che, ogni giorno, in silenzio, umilmente e senza far rumore, salvano vite, domano incendi, fronteggiano alluvioni, ecc...
Non dimentichiamoci di loro ed affidiamoli con fede alla protezione di santa Barbara, Patrona del Corpo, affinché custodisca loro, il loro operato e le loro famiglie.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

lunedì 13 marzo 2017

Alpino 25enne si toglie la vita

Carissimi, questa sera, mentre tornavo a casa dalla mia consueta passeggiata, ho incontrato un amico che mi ha dato una notizia tremenda. Mi ha detto: "Hai saputo che circa 10 giorni fa un mio collega si è impiccato in caserma?". Io gli ho detto che non ne sapevo nulla e gli ho chiesto se se ne conosce il motivo. Lui mi ha detto che l'ipotesi più accreditata per gli organi di stampa è quella della precarietà della Ferma Prefissata.
Questa notizia mi ha davvero tramortito e, così, ho deciso di approfondirla con calma. Ho cenato ma la mia mente andava sempre a questo fatto. Appena cenato ho aperto internet e mi sono messo a cercare la notizia.
Ciò che mi è stato riferito - purtroppo - è vero. Il ragazzo in questione aveva 25 anni, era originario della Basilicata ed era in servizio presso la Caserma Alpina di Fossano. Era in trasferta a Chiavari per l'Operazione "Strade Sicure" in cui l'Esercito Italiano affianca la Polizia ed i Carabinieri nelle operazioni di pubblica sicurezza.
Dopo il ritrovamento del corpo di questo giovane Alpino la magistratura ha ritenuto opportuno affidare le indagini ai militari dell'Arma dei Carabinieri della Compagnia di Chiavari.
L'Alpino era un Volontario in Ferma Prefissata con il contratto in scadenza. A quanto pare aveva il terrore che non gli sarebbe stato rinnovato il contratto e temeva di perdere il lavoro che tanto amava. A quanto dice il quotidiano "La Repubblica" il giovane Alpino temeva di dare questa delusione ai suoi genitori e così nella notte del 04 marzo scorso si è tolto la vita impiccandosi.
Questa notizia mi ha fatto venire una stretta allo stomaco perché - chi mi conosce lo sa - quando succede qualcosa ad un militare il mio cuore si strugge.
Come può uno Stato - degno di questo nome - permettere che migliaia di giovani vivano nell'eterno precariato e nella paura di non poter continuare a fare quello che amano fare?
Perché prendere migliaia di giovani, fargli sudare sette camicie per superare i concorsi, fargli spendere migliaia di euro per prendere i brevetti utili al punteggio nei concorsi, ... per poi congedarli alla prima occasione utile? Questa cosa purtroppo non la capirò mai!
Carissimi, con il pianto nel cuore, concludo questa lettera e mi congedo da voi chiedendovi una cosa sola: recitate un Padre Nostro per l'anima di questo giovane Alpino e un'Ave Maria affinché la Madonna consoli chi lo piange.
Andrea Elia Rovera
Responsabile per la Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

venerdì 10 marzo 2017

Un adolescente pieno di valori

Carissimi, quest'oggi, durate una passeggiata per le vie di Cuneo, discorrevo con Davide, un ragazzino di pieno di ammirazione per le Forze Armate e pieno di stima e riconoscenza nei confronti del Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella che, nel 2006, è Caduto in Afghanistan a causa di un attentato terroristico.
Durante la nostra conversazione, Davide ha scoperto che da qualche anno ho dato vita ad una raccolta di monetine da €uro 0,01 - 0,02 e 0,05 per devolverle poi a progetti umanitari in favore dei bambini - visto che il nostro Giorgio era conosciuto con l'appellativo di "Angelo dei Bambini".
Bene, ad un certo punto apre il suo portafogli, inizia a "ravanare" del portamonete e vi estrae tutte le monetine rosse che vi erano dentro. Si ferma e mi dice: "Queste sono per Giorgio!".
Lì per lì sono rimasto impettito ma poi, una volta a casa, le ho contate e ho riflettuto sull'accaduto.
Il mio giovane amico quindicenne ha voluto donare €uro 0,69 per permettere ai bambini meno fortunati di noi di poter avere un futuro più sicuro grazie a chi - come lui - non dimentica Giorgio Langella.
Questo gesto mi ha fatto capire che - anche se l'Italia è un Paese moralmente "alla frutta" - c'è ancora la possibilità di fare grandi cose. Finché ci saranno Italiani come Davide il nostro Tricolore potrà sventolare gagliardo e fiero sui pennoni dei palazzi istituzionali e nei parchi della nostra Nazione. Finché ci sarà anche solo un Italiano con il cuore puro il nostro Paese avrà una chance!
Carissimi, prima di congedarmi, vi comunico che - con l'obolo di questa sera - "in cassa" abbiamo €uro 160,08 che verranno impiegati prossimamente per continuare a far vivere Giorgione nel sorriso dei bimbi che beneficeranno di questo nostro aiuto.
Nella speranza che questa piccola testimonianza vi abbia fatto il bene che ha fatto a me vi saluto e vi auguro ogni bene.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella