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lunedì 7 dicembre 2020

Cuneo e il suo contributo alle Forze Armate Italiane

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", quando si parla della Città di Cuneo sembra che questa sia stata solo una terra partigiana ma la storia ci insegna che non è affatto così. A tal proposito - in questo periodo di zona rossa dovuto al Covid-19 - ho fatto delle ricerche sulla presenza militare nel mio comune e voglio condividerne con voi il frutto.
Molti non sanno che dalle terre Cuneesi molti giovani vennero assegnati alla Divisione Livorno, la stessa Divisione che venne inviata a Gela (Sicilia) alla fine del 1942 per cercare di impedire lo sbarco delle Truppe Anglo-Americane. Purtroppo, però, come sappiamo, le truppe sbarcarono e tra il 10 e 11 luglio 1943 approdarono in Sicilia 160mila uomini, mezzi corazzati, meccanizzati e ricognitori di terra.
La battaglia fu dura e l'inferiorità numerica delle nostre truppe non fu certamente di buon auspicio. Gli invasori ebbero la meglio e la Divisione Livorno ebbe circa 7mila Caduti in soli tre giorni di combattimento. A seguito dell'Armistizio voluto dal Maresciallo Badoglio l'8 settembre 1943 la gloriosa Divisione Livorno fu sciolta.
A Cuneo, però, rimase il 33 Reggimento Fanteria "Livorno" che continuò ad operare ed esistere pur inquadrato in altre realtà. Per la sua presenza ed il suo valore, nel 1997, l'allora Sindaco Elio Rostagno e la sua giunta decisero di dedicare una Lapide commemorativa al Reggimento in Via Sette Assedi (seconda perpendicolare di Via Roma partendo dalla Questura). Su tale Lapide vi è scritto:
A PERENNE MEMORIA 
DELLE MIGLIAIA DI EROICI FANTI E ARTIGLIERI
DELLA BRIGATA E DELLA DIVISIONE "LIVORNO"
DAL 1849 AL 1943
I CUI ULTIMI REGGIMENTI EREDI DI NOBILI TRADIZIONI
33 FANTERIA - 34 FANTERIA - 28 ARTIGLIERIA
UNITAMENTE AI BATTAGLIONI: 4 MORTAI - CONTROCARRO - GENIO
E AD AUTOREPARTI - SERVIZI SANITARI E LOGISTICI
DELLE CASERME "PRIMARO" E "PIAVE" DI FOSSANO
E DA CUNEO DALLE CASERME "CARLO EMANUELE III"
"LEUTRUM" E "SAN FRANCESCO"
ALTE TENENDO LE LORO BANDIERE
MARCIARONO VERSO IL SACRIFICIO E LA GLORIA.
IL COMUNE DI CUNEO ED I SUPERSTITI DELLE ULTIME BATTAGLIE 
PER LA DIFESA DEL SUOLO PATRIO
REVERENTI POSERO.
Il 33 Reggimento Fanteria "Livorno", facente parte dell'omonima Divisione, nacque nel 1859 come unità del Regio Esercito Italiano. Ha servito la Patria ininterrottamente sotto il Regno di Sardegna nell'Armata Sarda, il Regno d'Italia nel Regio Esercito e la Repubblica Italiana nell'Esercito Italiano. Non ha mai cambiato specialità militare restando sempre un reggimento di fanteria. 
Per la sua versatilità è stato impiegato nella Prima Guerra Mondiale, nella Seconda Guerra Mondiale e nella Guerra Fredda.
La sua Bandiera di Guerra è stata decorata di
CROCE DI CAVALIERE DELL'ORDINE MILITARE D'ITALIA conferita con Regio Decreto il 5 giugno 1920 con seguente motivazione: "Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia". (Guerra 1915-1918)
2 MEDAGLIE D'ARGENTO AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR CIVILE
Le mostrine del Reggimento erano rettangolari e di colore arancione; alla base vi era una stella argentata a cinque punte bordata di nero, simbolo delle Forze Armate Italiane.
Dal 1976 al 1986 il 33 Battaglione Fanteria d'Arresto indossava sul basco color kaki, portato sino al giugno 1981 per lasciar posto al basco nero, il fregio della Divisione Folgore.
Nel medesimo decennio le mostrine del 33 Reggimento subirono una variazione cromatica: nella parte superiore erano blu con al centro un gladio alato e nella parte inferiore erano arancione con al centro la stella a cinque punte.
Questa la riassunta storia del glorioso 33 Reggimento Fanteria "Livorno" che - in quel di Cuneo - ha tenuti alti i più nobili sentimenti di amor di Patria, fedeltà alla Bandiera e servizio alle Istituzioni.
Carissimi, ho voluto narrare le gesta di questo disciolto Reggimento perché credo sia di fondamentale importanza, per la storia e la tradizione del mio comune, sapere che non tutti i Cuneesi furono partigiani e non tutti i Cuneesi sovvertirono l'ordine costituito.
"Nel sacrificio la gloria!"
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica del CMCS degli Alpini Giorgio Langella