Visualizzazioni totali

venerdì 24 febbraio 2017

In ricordo della Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito conferita al 3 Reggimento Alpini di Pinerolo

Carissimi, questa sera ho pensato fosse bene condividere con voi lettori di "Cuore Alpino" un'importante pagina della storia alpina visto che ci troviamo nel XX anniversario dal conferimento della Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito ai soldati del 3 Reggimento Alpini di Pinerolo (To).
I ragazzi del 3 operarono per 5 mesi in Bosnia - Herzegovina a sostegno della popolazione civile insegnando con l'esempio e la costanza le virtù impareggiabili della giustizia e del rispetto.
Il Ministro della Difesa, On. Beniamino Andreatta, ed il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Tenente Generale Francesco Cervoni, decisero di premiare il valoroso 3 Reggimento Alpini conferendogli la Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito con la seguente motivazione:
Reggimento alpini appena costituito su base Volontari in Ferma Breve, chiamato ad operare in terra di  Bosnia si presentava all’impegnativo compito con straordinario entusiasmo e forma impeccabile. Durante i cinque mesi trascorsi in quella martoriata terra operava con serenità, equilibrio e fermezza, riuscendo ad imporre alle opposte fazioni le ragioni della giustizia e del rispetto reciproco. Chiamato a costituire il dispositivo di protezione in occasione della visita del Santo Padre alla città di Sarajevo, sapeva brillantemente confrontarsi con la difficile situazione e con i grandi momenti di tensione determinati dallo storico evento, evidenziando all’attenzione della pubblica opinione mondiale la spiccata professionalità, l’affidabilità e la bravura del soldato italiano e riscuotendo la stima e la considerazione delle autorità militari e civili della città. Generosi con i deboli e bisognosi, determinati ad eliminare le ingiustizie e le sofferenze, gli uomini del 3° reggimento alpini si imponevano per la loro disponibilità e umanità, mantenendo sempre una rigorosa equidistanza tra le diverse etnie e religioni, puntualmente e significativamente riconosciuta da tutte le fazioni contrapposte. Con il loro costante, incessante ed eccezionale impegno, gli alpini del 3° reggimento contribuivano in misura determinante a ripristinare condizioni di convivenza pacifica in una terra tragicamente martoriata dalla guerra.
Reggimento di alpini solido e straordinariamente motivato, che ha contribuito nella delicata e visibilissima area di Sarajevo - Pale a consolidare il prestigio delle Forze Armate italiane nel contesto internazionale”. (Sarajevo, Bosnia - Herzegovina,  03 febbraio 1997 - 28 giugno 1997 e 18 agosto 1997 - 14 ottobre 1997)
Carissimi, vi ho raccontato questo importante e storico riconoscimento in virtù del fatto che il Caporal Maggiore Capo Scelto Giorgio Langella, di cui curo indegnamente la memoria storica, è stato armiere al 3 Reggimento Alpini di Pinerolo per ben dieci anni.
Giorgio, alla Caserma Berardi, era stimato ed amato da tutti e, ancora oggi, quando incontro qualcuno del Battaglione Susa, in congedo od in armi, mi parla di "Giorgione" con le lacrime agli occhi e con il cuore traboccante di stima e di emozione.
Le persone non muoiono veramente fino a quando ci sarà qualcuno - anche solo una persona - che ne porterà vivo il ricordo nel cuore.
Viva l'Italia, viva gli Alpini, onore al 3 Reggimento!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

lunedì 20 febbraio 2017

Trofeo "Divisione Alpina Cuneense" dedicato al CMCS Langella

Carissimi, il 04 marzo 2017 nel Comune di Argentera, presso l'"Argentera Sky" si terrà la 12esima edizione del Trofeo "Divisione Alpina Cuneense" che quest'anno - per volontà di Mario Leone, Presidente dell'Associazione Nazionale Alpini di Cuneo e di Marco Agnello, Responsabile dell'evento - sarà dedicato al Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella, Caduto a Kabul (Afghanistan), il 26 settembre 2006.
Vi ho voluto dare questa notizia perché questo evento avviene in un momento speciale e delicato visto che il 2 Reggimento Alpini di Cuneo quest'anno partirà nuovamente per l'Afghanistan. Nel 2006 lo stesso Reggimento, durante un'analoga missione, perse cinque valorosi soldati tra cui il nostro Giorgio.
Carissimi, a termine di questo mio breve scritto vorrei chiedervi una preghiera per i ragazzi del 2 Reggimento Alpini di Cuneo che andranno in Afghanistan ma anche una preghiera per i ragazzi del 3 Reggimento Alpini di Pinerolo che andranno in Iraq.
A questi ragazzi ho promesso di spendere ogni mio pensiero e ogni mia preghiera. Aiutatemi a mantenere la promessa.
Un abbraccio, Elia.



domenica 12 febbraio 2017

42esimo compleanno per Giorgio Langella

Carissimi, il 12 febbraio 1975 nasceva il Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella che, purtroppo, il 26 settembre 2006 è rimasto vittima di un attentato terroristico a Kabul in Afghanistan. Da quel giorno sono passati 42 anni anche se lui, ahimé, ne ha vissuti soltanto 32.
Da anni mi occupo della sua memoria storica; cerco di farlo ricordare a chi lo ha conosciuto e di farlo conoscere a chi non ha avuto questa fortuna e questo privilegio.
Purtroppo - e lo dico con molta sofferenza e delusione - le istituzioni italiane sono le prime ad averlo dimenticato e ad averlo messo dietro le quinte facendo calare il sipario sulla sua triste vicenda.
In questi anni ho conosciuto parecchi soldati in congedo provenienti dal glorioso 3 Reggimento Alpini di Pinerolo (To) dove Giorgio ha prestato 10anni di onorato servizio come armiere. Tutti lo ricordano come un gigante buono che sapeva essere scherzoso, gioviale, conviviale, ... un vero Alpino insomma.
Ho conosciuto qualche militare del 2 Reggimento Alpini di Cuneo (Cn) ove Giorgio ha prestato l'ultimo periodo del suo servizio. Anche lì lo ricordano tutti con affetto e stima.
Allora perché il Sindaco del Comune ove egli è sepolto e gli alti vertici dello Stato Maggiore dell'Esercito e della Difesa non si adoperano per intitolargli una via, una saletta, una stanza o un luogo per lasciare ai giovani di oggi e di domani il fulgido ricordo di un uomo che ha vissuto l'Amor di Patria fino alla tragica ed effettiva effusione del sangue?
Non voglio fare polemica. In questi anni ne abbiamo fatta anche troppa.
Desidero solo che l'opinione pubblica sappia che l'Italia dedica piazze, cippi, monumenti ai no-global che aggredirono un Carabiniere in servizio; dedica manifestazioni a personaggi politici propagandatori di aborto, eutanasia, ... ma non si adopera in nessun modo per ricordare un Alpino Caduto in servizio nell'adempimento del suo dovere.
Giorgio sa quante persone ho interpellato per far si che la sua memoria non venisse cancellata e sa anche quante porte mi son visto sbattere sul naso da civili e militari. Non ho mai mollato, non mi sono mai dato per vinto, non ho mai gettato la spugna... e mai lo farò.
Carissimi, a conclusione di questo breve ricordo voglio chiedervi una cosa: aiutatemi a non far calare il sipario sulla vita e sulla figura del CMCS Giorgio Langella. Non merita di finire nell'oblio e nel dimenticatoio perché è morto per noi, per la democrazia per il Tricolore!
Chi dimentica un figlio della Patria che ha effuso il suo sangue per la collettività non è un Italiano ma un mediocre e triste pupazzo di pezza con il cuore di stoffa. Ricordare chi "è andato avanti" è un dovere di chi vuole sentirsi chiamare Italiano.
Viva l'Italia, viva gli Alpini!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella