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venerdì 23 dicembre 2016

Buon Natale Soldati, Buon Natale Eroi!

Carissimi lettori di Cuore Alpino, vengo a voi con la presente per un'occasione davvero speciale: il Santo Natale.
Il Natale, per i Cattolici, gli Ortodossi e i fratelli delle Chiese Separate è la solennità nella quale si celebra la nascita di Gesù Cristo. 
La prima attestazione del Natale Cristiano risale al 25 dicembre del 204 dopo Cristo, ed è stato documentato da Ippolito di Roma.
La solennità del Natale, proprio come quella della Pasqua, ci ricorda che il Cristiano è destinato a morire al peccato per rinascere in Cristo unica vera luce del mondo. Con il Natale inizia il meraviglioso cammino terreno di Gesù di Nazareth che, come abbiamo detto, culmina con la Pasqua di Risurrezione. Possiamo dunque dire che senza Natale non avremmo Pasqua e senza Pasqua non avremmo la vittoria sulla morte che è il peccato
Quindi, la solennità natalizia è il preludio di quello che il Signore ha voluto per noi. Vivere bene questa festa non è quindi una facoltà ma un imperativo visto che, come dicono molti teologi, "Il Natale è in qualche modo una Pasqua anticipata".
In questo periodo - nel quale è bene che le famiglie stiano assieme - il mio pensiero va a tutti quegli uomini che indossano l'uniforme dell'Esercito Italiano, della Marina Militare Italiana, dell'Aeronautica Militare e dell'Arma dei Carabinieri che il 25 dicembre non saranno a casa con le loro mogli, con i loro figli, con le loro mamme e con i loro cari per servire - ancora una volta - quell'amato Tricolore per il quale, al termine del loro periodo di formazione, hanno gridato "Lo giuro!".
Tutti i membri delle Forze Armate, all'inizio della loro carriera, hanno detto: "Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni".
Queste parole, se recitate da una persona che ha preso sul serio la propria missione, hanno un valore unico, irripetibile, inestimabile. 
Il giorno di Natale, quando saremo seduti a tavola a mangiare dolciumi e leccornie, rivolgiamo un pensiero ai membri delle Forze Armate e nel nostro cuore diciamo: "Giuro di rispettare sempre, anche a costo di dover ingoiare un rospo amaro, i membri delle Forze Armate, non per quello che sono ma per quello che rappresentano: il Tricolore e la Patria Italica".
Carissimi, nel concludere questa mia, vi prego di non dimenticarvi mai di chi indossa una divisa. Non la indossa per sé ma per noi e, sempre per noi, lascia sola la famiglia il giorno di Natale per garantirci pace e sicurezza.
A nome mio, e dei Famigliari del Caduto Langella, auguro a ciascuno di voi un Buon Natale pieno di cose belle e di gioia concreta.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella