Visualizzazioni totali

mercoledì 19 giugno 2019

Un po' di giustizia per il Caporal Maggiore Scelto Luigi Sorrentino

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", quest'oggi torno a parlarvi di un tema che mi sta molto a cuore: il rapporto fra soldati e uranio impoverito.
Il Ministero della Difesa e gli alti "papaveri" delle Forze Armate negano la correlazione fra tumori, linfomi, mielomi, carcinomi, ... e uranio impoverito presente nelle terre di missione ma in Italia, grazie a Dio, c'è un organismo coraggioso e leale che da voce ai famigliari dei soldati ammalatisi e deceduti; sto parlando dell'Osservatorio Militare.
Proprio in questi giorni l'Osservatorio Militare ha diramato un comunicato stampa nel quale asserisce che è stato trovato dell'uranio impoverito nel midollo di Luigi Sorrentino che, per chi non lo sapesse, per il nostro Giorgio Langella era come un fratello.
La dottoressa Rita Celli, già consulente della IV Commissione d'inchiesta sui danni da uranio e il prof. Claudio Medana, Dipartimento di Biotecnologie molecolari e Scienze della Salute dell'Università degli Studi di Torino, hanno effettuato l'analisi con MS spettrometria di massa ed hanno rilevato presenza di U 238 nel campione midollare di Luigi Sorrentino, Caporal Maggiore Scelto della Brigata Alpina Taurinense.
Con la vedova di Giorgio Langella, nel 2018, sono andato alle esequie di Luigi che il 23 ottobre ha deciso di togliersi la vita impiccandosi nel suo appartamento dopo anni di battaglie e di porte chiuse in faccia.
Luigi, tornato da una Missione internazionale in Afghanistan, aveva sviluppato una Leucemia Linfoblastica acuta e si era visto negare il sostegno e l'aiuto dell'Amministrazione Militare. Questo atteggiamento assunto da quello Stato che egli ha sempre servito e amato fedelmente lo ha portato a cadere in una bruttissima depressione.
Il giorno del funerale, tenutosi il 31 ottobre 2018 nella Chiesa di Sant'Alfonso in Torino, ho visto alpini in uniforme con le lacrime che gli rigavano il volto, famigliari distrutti e dilaniati dal dolore, il figlio di Luigi preso da un senso di vuoto che non sono in grado di descrivervi. Sembrava che tutto fosse finito ma, per fortuna, non è così. Questo risultato analitico fatto da eminenti professori è un'autentica svolta sul fronte della battaglia contro le contaminazioni da uranio impoverito. Da questo risultato si evince che nessuno potrà più negare la pericolosità dell'uranio impoverito e delle implicazioni nocive nell'organismo di chi vi è stato esposto.
Un particolare "grazie" va rivolto all'avvocato Angelo Fiore Tartaglia dell'Osservatorio Militare che non ha mai gettato la spugna e che da oltre vent'anni si batte affinché non cali il sipario su questa incresciosa vicenda di Stato. Grazie al suo impegno e alla collaborazione di tutto l'osservatorio ad oggi si contano oltre 120 sentenze di condanna ai danni dell'Amministrazione e centinaia di articoli cartacei e web che hanno attirato l'attenzione della comunità internazionale.
Al Simposio Internazionale sull'Uranio Impoverito che si è tenuto a Nish in Serbia il giorno 17 giugno Tartaglia e Leggiero dell'Osservatorio Militare hanno tenuto una relazione dettagliata ed esaustiva sull'avanzamento della battaglia giuridica di famigliari e congiunti di soldati contaminati ed uccisi dall'esposizione all'uranio impoverito.
L'Osservatorio Militare - che troppi pochi italiani conoscono - ha fin ora assistito le famiglie di 366 soldati deceduti a causa della contaminazione e 7.500 soldati malati che - nella maggior parte dei casi - non riescono a far fronte a spese legali e sanitarie.
Come blogger ho il dovere di dar voce a queste storie perché non cali il sipario sulla vita di chi sta soffrendo o è già passato a miglior vita a causa di un sistema organizzativo che non tutela chi spende la propria esistenza per il Popolo Italiano rappresentato dal Tricolore.
Luigi Sorrentino era un "fratello" di Giorgio, un Alpino convinto, un Militare fedele alla Patria e una bravissima persona. Averlo conosciuto ed avergli potuto parlare mi ha arricchito la vita. Doverosamente, quindi, parlo di lui e di tutti quelli che, come lui, hanno reso grande la nostra Nazione nel mondo.
Viva l'Italia, onore ai Caduti!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella