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domenica 3 marzo 2019

Attenti all'Islam - Quale dialogo possibile?

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", questa sera ho deciso di scrivere una riflessione sul tema della Guerra Santa nell'Islam visto che molti giornali sono soliti sminuire l'argomento e dire che il Corano non inneggia alla guerra di religione.
Bene, o meglio, male. Quello che tali testate giornalistiche asseriscono è volutamente falso e sviante.
Nel Corano - che personalmente ritengo un libro inneggiante alla violenza e non un libro sacro - ci sono decine di versetti inneggianti alla guerra santa ed all'eliminazione degli infedeli.
Non mi credete? Ve lo dimostro!
"E non considerate morti quelli che cadono combattendo sulla Via di Dio. No! Essi sono vivi presso il loro Signore, anche se voi non ve ne rendete conto". (II Sura della Vacca, versetto 154)
Per chi non è avvezzo al linguaggio islamico mi permetto di sottolineare che "quelli che cadono combattendo sulla Via di Dio" sono i kamikaze e quelli che si immolano per ammazzare i Cristiani, gli Occidentali e tutti coloro che si rifiutano di accettare Allah per loro dio.
"Combattete i vostri nemici nella Via di Dio e non uscite mai da essa. Sappiate che Egli non ama chi esce dal Retto Sentiero. Uccideteli ovunque li incontrate e cacciateli via da dove essi hanno cacciato voi: subire passivamente una persecuzione è cosa peggiore dell'incontrare la morte. Ma evitate di ucciderli vicino alla Santa Casa, salvo che non siano essi i primi ad attaccarvi. In questo caso vi è lecito ucciderli e la morte sarà la ricompensa della loro iniquità". (II Sura della Vacca, versetti 190 e 191)
Dice l'autore del libro: "Uccideteli ovunque li incontrate". Ma per quale motivo? Perché bisogna uccidere chi non cammina nella "Via di Dio" (l'Islam)?
"Vi è prescritta la Guerra Santa, anche se ciò può non riuscirvi gradito. Ma questa prescrizione è per voi un bene, mentre potrebbe accadervi di desiderare una cosa che sia invece per voi un male. Dio è a conoscenza di cose che voi non conoscete, poiché Egli e Onniscente". (II Sura della Vacca, versetto 216)
Vi rendete conto che la Guerra Santa viene considerata una prescrizione? E sapete che nel linguaggio giuridico e religioso (il Corano è la Legge di Allah) la parola "prescrizione" significa "ordine dato da colui che ne ha autorità"?
L'autore del libro sa che alcuni fedeli potrebbero non trovar giusta l'uccisione dei non islamici e così ci tiene a mettere le mani avanti e a scrivere "anche se ciò può non riuscirvi gradito". Da qui si evince, perciò, senza dubbio alcuno, che la Guerra Santa è un precetto per ciascun musulmano.
"Dio vi inviò un Suo Segno mostrandovi la lotta tra chi combatteva nella Via di Dio ed i miscredenti. Agli occhi di questi ultimi i Credenti apparvero in numero doppio di quello che realmente erano. Dio concede il suo aiuto a chi vuole. Rifletta su ciò chi è in grado di penetrare i Segni del suo Signore!". (III Sura della Famiglia di Amran, versetto 13)
Nel Corano c'è un forte desiderio di mostrare ai fedeli il clima della lotta e della contesa e c'è la presunzione di insinuare nelle coscienze la necessità di eliminare fisicamente chi non abiura la propria fede per abbracciare l'Islam.
"Il vostro Signore vi renderà vittoriosi e ciò per uccidere ed umiliare i miscredenti, i quali saranno così i perdenti in questa e nell'altra vita". (III Sura della Famiglia di Amran, versetto 127)
Secondo l'autore di questa Sura, Allah desidera che i musulmani uccidano ed umilino chi non crede in lui. Questo sarebbe un dio giusto, clemente e misericordioso? Questa sarebbe una religione di pace con la quale è possibile un benché minimo dialogo?
"Pensate forse di entrare in Paradiso senza che Dio vi veda combattere la Guerra Santa con Fede salda e sicura? 
Voi desiderate la morte prima di incontrarla. Ora essa è davanti a voi ed i vostri occhi possono vederla!". (III Sura della Famiglia di Amran, versetti 142 e 143)
Con questi versetti, l'autore della Sura, insiste nel dire che se non si fa la Guerra Santa ci si può scordare l'ingresso in Paradiso. Capite perché molti si fanno esplodere nelle piazze e cercano di sterminare "gli infedeli"? O si combatte la Guerra Santa o non si entra in Paradiso!
E, "giusto per gradire", vi riporto tre versetti che fanno venire la pelle d'oca da quanto sono cruenti e pieni di odio:
"Dio ha già tenuto fede alle Sue Promesse, dandovi la vittoria sugli idolatri, che voi avete quel giorno annientato a Ohad. Ma la vostra disobbedienza agli ordini del Nostro Inviato e le vostre discordie rischiano di rendervi perdenti. Eppure Egli vi aveva impartito ordini ben precisi per sconfiggere i Nemici di Dio! Fra di voi erano uomini attaccati alle cose di questo mondo ed uomini che, invece, pensavano solo all'aldilà. Così il vostro Signore, per distinguere i Timorati dagli altri, ha fatto sì che le vostre schiere cedessero davanti all'attacco degli idolatri, ma poi vi ha perdonato, poiché Egli è il Clemente e il Misericordioso.
Voi vi deste alla fuga verso le montagne, incuranti del Nostro Inviato che vi esortava alla lotta, e fu allora che Dio fece balenare davanti ai vostri occhi la vista di Medina saccheggiata dagli idolatri. Il vostro Signore conosce ogni vostra azione ed ogni vostro pensiero!
La vostra tristezza per la sconfitta si mutò in volontà di combattere, ma così non fu per tutti poiché quelli che non erano saldi nella Fede, preoccupati solo di se stessi, si misero a bestemmiare Dio, dicendo: "Quale vantaggio trarremo da questa impresa?". Tu, Mohammad, da noi ispirato, rispondesti loro: "Questa guerra noi la combattiamo nella Via di Dio". Ma i cuori di quella gente celavano la miscredenza, per cui essi in tal modo ribatterono le tue parole: "Se è così allora perché i nostri nemici prevalgono e noi veniamo uccisi?". E tu rispondesti con queste Nostre Parole: "Anche se voi foste rimasti a casa, oggi sareste morti nei vostri letti, poiché questo è il giorno scelto da Dio per porre fine alla vostra vita. Egli vi ha perciò messo alla prova per vedere la vostra saldezza nella Fede e per purificare i vostri cuori col Martirio. Egli conosce ogni vostro nascosto pensiero". (III Sura della Famiglia di Amran, versetti 152 - 154)
Il fedele islamico che non vede un vantaggio nella Guerra Santa viene definito "bestemmiatore" e perciò uomo degno di morte per tradimento della fede in Allah. O si combatte, o si uccidono i miscredenti o si viene uccisi per tradimento.
La religione islamica è davvero una religione di pace? Una religione con cui poter dialogare?
Ma non è finita qui. Sempre nel Corano vien scritto che "i Credenti combattono nella Via di Dio ed i miscredenti in quella di Satana. Lottate dunque contro gli Amici del Demonio, la cui astuzia non riesce a corrompere chi è saldo nella Fede e nel Timore di Dio.
Vedesti, Mohammad, coloro ai quali venne detto: "Non pensate alla lotta, bensì pregate e pagate la Tassa!" Ma quando è ordinato loro di combattere, una parte di essi viene presa da grande paura e si rivolge a Dio dicendo: "Signore Iddio! Perché mai ci imponi il combattimento? Non puoi concederci un ulteriore lasso di tempo da vivere in pace?". Tu rispondi loro: "La gioia di questo mondo è cosa di ben poco conto in confronto alla gioia dell'aldilà che attende i Virtuosi e i Timorati". (IV Sura delle Donne, versetti 76 e 77)
Anche in questi versetti il Corano presenta dei musulmani che non vogliono combattere e uccidere ma anche questa volta Mohammad (Maometto) viene incaricato di dissuaderli dalla via della pace per ricondurli a quella della Guerra Santa. E Allah esorta ancora Mohammad dicendogli: "Combatti dunque sulla Via di Dio, Mohammad, poiché solo della tua anima ti sarà da Noi chiesto conto e invita i Credenti a seguirti. Il tuo Signore non permetterà mai che i miscredenti riescano ad impedirvi di lottare per la Religione ed il Suo Castigo si abbatterà su di essi. In verità Dio è terribile nella Sua Ira e nel Suo Rigore!". Anche questa affermazione mi pare smentisca categoricamente la "pacificità" dell'Islam e delle sue dottrine. O sbaglio?
Ma c'è dell'altro.
"Non sono eguali davanti a Dio i Credenti che restano a casa, salvo i malati ed i sofferenti, e quelli che, invece, combattono nella Sua Via. Il vostro Signore, infatti, tiene in maggior considerazione i secondi rispetto ai primi. Dio ricompenserà tutti i Credenti, ma la ricompensa sarà maggiore per quanti avranno combattuto nella Sua Via.
Questi ultimi otterranno infatti il Suo Perdono e vivranno in eterno vicino a Lui, nel Suo Paradiso. In verità, Dio è il Clemente ed il Misericordioso!". (IV Sura delle Donne, versetti 95 e 96)
L'Islam è una religione talmente pacifica che Allah premia i violenti e i guerrieri a dispetto di quelli che desiderano la pace e la serenità. Si può davvero dire che i Cattolici abbiano qualcosa su cui confrontarsi con i musulmani?
Sapete che a noi miscredenti (i musulmani ci chiamano così) gli angeli di Allah "chiederanno: "Quale fu la vostra condizione in vita?". Essi risponderanno: "Fummo incapaci di abbracciare la Vera Religione". Ribatteranno allora gli angeli: "Non era abbastanza vasta la terra da permettervi di non recare danno ai Credenti?". Il loro castigo sarà l'eterna dimora nel Fuoco dell'Inferno.
A questa punizione sfuggiranno solo i deboli ed i bambini non in età di ragione e perciò incapaci di imboccare da soli il Retto Sentiero". (IV Sura delle Donne, versetti 97 e 98)
Il solo fatto che noi Cristiani siamo su questa terra è motivo di "danno" per i musulmani praticanti e il nostro castigo saranno le fiamme eterne. La nostra colpa? Non aver abiurato la Fede in Gesù Cristo e aver imboccato quello che i maomettani chiamano "il Retto Sentiero".
Ma la libertà di coscienza? Il libero arbitrio e il diritto a confessare la Religione che più ci aggrada?
L'Italia, che nella sua Costituzione, sancisce la libertà di Credo può davvero tollerare moschee e comunità islamiche sul Suo suolo nazionale?
E ai musulmani che intendono "tollerare" i Cristiani viene intimato ancora una volta di non lasciarci scampo. L'autore del Corano scrive infatti: "Non diminuite il vostro impeto nell'assalire il nemico, poiché se voi soffrite, quelli soffrono ben più di voi che sperate in Dio, mentre loro non hanno tale speranza. In verità, Dio è l'Onnipotente e l'Onniscente!". (IV Sura delle Donne, versetto 104)
Ora, vi faccio nuovamente la domanda di rito: abbiamo davvero un motivo per dialogare con gente che ci vede come nemici da assalire e far soffrire?
Come sapete, mai prima d'ora mi ero dilungato tanto nella trattazione di un argomento ma questa volta ho creduto fosse necessario mettere in chiaro ciò che l'Islam è davvero.
Oriana Fallaci, che Dio l'abbia in Gloria, ormai anziana e malata, credette giusto spendere la sua cultura e la sua puntuale penna nel divulgare il male del terzo millennio: il fondamentalismo di matrice islamica. A tal proposito, intervistata da un collega, disse: "L'Islam è il Corano. Comunque e dovunque. E il Corano è incompatibile con la libertà, è incompatibile con la democrazia, è incompatibile coi Diritti Umani". Non avrei saputo riassumere meglio ciò che sono l'Islam e il Corano.
Carissimi amici dal "Cuore Alpino", non lasciamo che il qualunquismo e il relativismo dilagante negli ambienti della cultura ci portino ad accettare l'inaccettabile. Quando una religione fomenta odio e incita all'eliminazione dei nemici non è una vera religione. Attenzione a non cascare nella politica del "volemose bene" e a cadere nell'impostura del dialogo a tutti i costi. I valori del Cristianesimo, gli insegnamenti del Vangelo e le parole di Gesù Cristo non si svendono per una falsa integrazione voluta dall'Europa massonica e da associazioni che di cristiano non hanno nulla se non il nome.
Dinanzi a chi mi chiama infedele, miscredente, nemico, occidentale, ... rispondo orgogliosamente con queste semplici parole: "Io credo in Dio, Padre Onnipotente, e in Gesù Cristo suo unico figlio, nato da Maria Vergine. Credo nello Spirito Santo che è Signore e da la vita. Credo nella Santissima Trinità. Credo nella Santa Eucarestia. Credo nella Chiesa: Una, Santa, Cattolica e Apostolica". Il resto, per me, è fuffa!
Concludo questa mia lunga, lunghissima, riflessione con la dedica ad un uomo che all'Islam ha contrapposto il suo Amor di Patria: Fabrizio Quattrocchi, martirizzato dai fondamentalisti islamici il 14 aprile 2004.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

P.s.
Tutte le citazioni coraniche le ho prese da:
IL CORANO
Traduzione ed introduzione di Angelo Terenzoni
Edizioni Polaris
Anno di Edizione 1993
Officine Grafiche Stianti - Sancasciano - Firenze
Giugno 1993