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venerdì 15 giugno 2018

Il Generale Franco Cussino "è andato avanti"

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", qualche giorno fa il mondo alpino cuneese ha dato l'estremo saluto terreno al Generale Veterinario Alpino Franco Cussino, classe 1928, Cuneese, diplomato al Liceo Classico "Silvio Pellico" di Cuneo e laureato in Medicina Veterinaria presso l'Università degli Studi di Torino. Presta servizio militare a Bra (Cuneo) per poi partecipare e vincere il concorso per diventare Ufficiale veterinario nel Corpo degli Alpini.
Come prima destinazione da Ufficiale, Cussino viene inviato a prestare servizio presso la Caserma "Mario Fiore" di Borgo San Dalmazzo per poi esser destinato a Torino e all'Accademia Militare Veterinaria di Pinerolo dove fonda una Scuola per Maniscalchi.
L'Esercito Italiano, vista la sua alta competenza e la sua magistrale professionalità, lo invia anche a Napoli e Grosseto dove assumerà l'incarico di Comandante del Centro Quadrupedi. Appassionato di ippica vince numerosi concorsi a livello nazionale con la sua cavalla Vibassa.
Come ogni Alpino che si rispetti, il Generale Cussino era anche un grande appassionato di sci ed è stato istruttore di sci alpino, sci nordico e biathlon.
La comunità alpina cuneese, gli amici della Taurinense e tutti quelli che stimano i militari italiani hanno perso un grande esempio ed un grande comandante.
Carissimi, pur non avendo mai conosciuto il Generale Cussino sento il dovere di parlarne perché le Truppe Alpine che conosciamo oggi non sarebbero tali se non ci fossero stati fior fior di Alpini negli anni che furono.
La memoria storica è il caposaldo del Blog e i molti lettori che ogni giorno frequentano "Cuore Alpino" sono l'anima di questa missione. A tutti voi e a quanti si aggiungeranno nel tempo porgo il mio più sincero "grazie" assieme ad un fraterno saluto.
Andrea Elia Rovera

sabato 9 giugno 2018

Festa del 2 Reggimento Alpini di Cuneo

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", ieri mattina ho preso parte alla cerimonia nella quale il 2 Reggimento Alpini di Cuneo ha celebrato il suo 136esimo "compleanno".
Alle 10:30 gli altoparlanti hanno iniziato a diffondere le solenni note della "Trentatré" e nella piazza d'armi della Caserma "Ignazio Vian" hanno iniziato a fare il loro ingresso la Compagnia Comando di Reggimento, la Compagnia Comando e Servizio Logistico, la 23esima Compagnia, la 22esima Compagnia, la 21esima Compagnia, la 106esima Compagnia e la Bandiera di Guerra del Doi.
Ad attenderli sull'attenti vi era il Tenente Colonnello Claudio Caramia, Comandante del Battaglione Saluzzo, pronto per presentare tutti i reparti schierati al Colonnello Enrico Fontana, Comandante del 2 Reggimento Alpini.
L'emozione è stata palpabile. Vedere tanti Alpini schierati a fianco della Bandiera di Guerra, dinanzi al loro comandante, al Prefetto e alle autorità civili del Cuneese è sempre suggestivo.
Al termine della rassegna il Colonnello Fontana, nonostante una pioggia scrosciante, ha preso la parola ed ha fatto il discorso di rito. In un quarto d'ora ha ripercorso i 136 anni di storia del "Doi", ha spiegato che cosa il Reggimento fa quando va in missione all'estero e ha annunciato che, a breve, il Battaglione Saluzzo verrà impegnato nell'Operazione "Strade Sicure" nelle maggiori città italiane, a fianco delle Forze dell'Ordine, per la sicurezza nazionale e la lotta al terrorismo.
Un buon tempo del discorso, poi, il Comandante lo ha dedicato ai Caduti delle Missioni internazionali di Pace del 2006 e del 2012 e ha rammentato a tutti i presenti che i Caduti devono avere un ruolo privilegiato nella vita del Reggimento e in quella di tutti quelli che frequentano il mondo alpino.
Il Colonnello Fontana si è poi recato con il Signore Prefetto, il Comandante del Saluzzo e il Cappellano Militare al Ceppo in memoria dei Caduti del Doi per deporre una corona d'alloro in segno di sincera e sentita vicinanza del Reggimento alle famiglie degli Alpini "andati avanti".
Al termine di questo significativo momento una soldatessa ha dato lettura della Preghiera dell'Alpino dando così il termine alla cerimonia.
Come sapete, sono ormai molti anni che mi occupo di tener viva la memoria del Caduto per la Pace Giorgio Langella. In moltissime occasioni ho dovuto raccontarvi di come le istituzioni e, ahimé, anche alcuni militari facciano di tutto per negare a Giorgio un luogo per la memoria ed il ricordo. Quest'oggi, invece, con questa riflessione, voglio dirvi che il Colonnello Fontana crede nel valore della memoria storica e nella necessità di postulare i valori degli Alpini Caduti nell'adempimento del dovere, per amore del Tricolore e del Popolo Italiano.
Non respiravo quest'aria dai tempi in cui al Comando del Doi vi era il Colonnello Fabrizio Recchi che, in ogni occasione pubblica o privata, non negava mai un pensiero ai Caduti ed alle loro famiglie.
Carissimi, le Truppe Alpine sono composte da un nutrito numero di uomini e donne che, ogni giorno, mettono a repentaglio la loro vita per servire la Nazione e garantire a noi Italiani pace, sicurezza e prosperità. Cerchiamo di non dimenticarcelo mai e, se ci è possibile, quando incontriamo un Alpino fermiamoci un momento per dirgli una sola e semplice parola: "Grazie". Vi garantisco che gli faremo un gran regalo. La riconoscenza della Popolazione Civile è, per un Alpino, la migliore delle medaglie.
Viva l'Italia, viva il 2 Reggimento Alpini, onore ai Caduti!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella