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venerdì 23 agosto 2019

Operazione "Strade Sicure": quando gli angeli vestono l'uniforme

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", quest'oggi ho deciso di spendere qualche minuto per scrivere alcune righe di ringraziamento per i nostri soldati che da 11 anni svolgono preciso e puntuale servizio alla Patria nell'Operazione "Strade Sicure".
In città piccole come la mia Cuneo è difficile vedere i mezzi dell'Esercito appostati sulla pubblica via con due o più soldati in vegetata che, imbracciando il mitra, presidiano i luoghi sensibili del territorio ma, spostandosi già solo a Torino, a pochi passi dalla Stazione "Porta Nuova", è possibile vedere gli Alpini a presidio della Sinagoga Ebraica.
Alcune volte capita di scorgere turisti che vedendoli si domandano: "Cosa stanno facendo?".
L'Operazione "Strade Sicure" nasce il 4 agosto 2008 sotto precisa volontà del Ministro della Difesa On. Ignazio La Russa che ravvisa l'urgente necessità di impiegare un contingente di personale militare delle Forze Armate in supporto agli Agenti di Pubblica Sicurezza (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, ...) per contrastare il crimine e prevenire eventuali episodi terroristici.
Il primo contingente, il più grande mai visto sino a quei tempi, era composto da 3.000 soldati dislocati su 20 Regioni a sostegno delle singole Prefetture che hanno impiegato gli uomini dell'Esercito per monitorare e presidiare siti ed obiettivi sensibili quali aeroporti, porti, Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo, ecc...
A dirla così pare semplice ma bisogna considerare che tutti i soldati che vengono impiegati in tale Operazione vengono preventivamente formati ed addestrati al fine di conseguire la qualifica temporanea di Agenti di Pubblica Sicurezza. Questo iter formativo teorico-pratico richiede al Ministero della Difesa un grande impegno logistico ed economico. I soldati che vengono impiegati sul territorio, infatti, appartengono a battaglioni e reggimenti che, durante la loro assenza, devono svolgere comunque le funzioni ordinarie con un carico di lavoro maggiore vista la carenza - seppur momentanea - di organico.
I militari dell'Esercito impiegati nell'Operazione "Strade Sicure" dal 2008 ad oggi hanno gestito l'apparato della Sicurezza di Expo 2015, del "Giubileo Straordinario della Misericordia", dei vari G7, dei terremoti che hanno colpito il Centro-Italia, del sito Tav di Chiomonte, dell'area denominata "Terra dei Fuochi" e - come non citarlo - del crollo del "Ponte Morandi" di Genova. Oltre, naturalmente, a tutti i siti sensibili quali ambasciate e consolati, grandi stazioni ferroviarie, luoghi di culto, siti UNESCO, ecc...
Nella sola Città di Napoli l'Esercito Italiano, mediante 35 siti di presidio permanente, ha tratto in arresto 1.500 persone, ne ha denunciate 4.700 e poste in stato di fermo 700; ha sequestrato 80.000 grammi di sostanze stupefacenti ed ha salvato vite umane impedendo stupri, omicidi, sedando risse, regolamenti di conti e sventando persino dei suicidi come quella volta in cui il Caporal Maggiore Capo Scelto Luigi Improda ha disarmato un soggetto che con un coltello si stava recidendo le vene dei polsi. Questi pochi ma significativi numeri forniti con orgoglio dal Capitano Gennaro Rosario Sepe sono solo la punta dell'enorme iceberg che l'Operazione "Strade Sicure" rappresenta.
Tra l'altro, va sottolineato, i militari impiegati sul territorio cercano sempre di non ricorrere alle armi in dotazione ma intervengono con particolari tecniche di difesa e lotta che vengono studiate appositamente per bloccare e disarmare i soggetti pericolosi così come ha spiegato in una conferenza stampa tenutasi a Napoli il Maresciallo Nicola Crispino.
Carissimi, ad oggi l'Esercito Italiano ha 7.100 uomini e donne impiegati sul territorio nazionale a difesa e salvaguardia della Pubblica Sicurezza e dell'incolumità dei Cittadini. Se, passeggiando per le località in cui avete deciso di trascorrere le ferie, incontrate una camionetta con il logo dell'Operazione "Strade Sicure" avvicinatevi, fate un sorriso ai militari che sono lì a presidio e ditegli con sincera riconoscenza: "Grazie per quello che state facendo, siete i nostri angeli custodi, siete un esempio di legalità, siete la personificazione del Tricolore!".
Viva l'Italia, viva l'Esercito, onore al Tricolore!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella