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mercoledì 28 febbraio 2018

La Capitaneria di Porto a tutela della salute pubblica

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", sono ormai molti anni che in Italia si parla di eternit e di gravi conseguenze per la salute pubblica da esso derivate. Purtroppo, nonostante ciò, ci sono moltissimi delinquenti che continuano a "smaltirlo" e stoccarlo in modo improprio e pericoloso per la pubblica incolumità.
Per fortuna, però, in Italia abbiamo degli "angeli custodi" operativi quanto invisibili; sto parlando degli uomini delle Forze Armate e delle Forze dell'Ordine che, in collaborazione con le Procure della Repubblica, svolgono quotidiana attività d'indagine, monitoraggio e verifica affinché si arrivi alla totale e completa eliminazione dei reati di matrice ambientale.
Una di queste indagini ha trovato compimento in quel di Bagnara Calabra (Reggio Calabria) dove i militari della Capitaneria di Porto, assieme al Direttore dell'Ufficio Marittimo di Bagnara Calabra hanno scovato e posto sotto sequestro un'abusiva discarica di quasi 4.000mq piena zeppa di elettrodomestici esausti, rifiuti e scarti di edilizia, rifiuti chimici utilizzati per le attività di costruzione e svariate lastre di eternit lesionate (quindi altamente pericolose per la possibilità dell'aerodispersione delle fibre di amianto in esse contenute).
Proprio per scongiurare la propagazione dell'amianto i militari della Capitaneria di Porto hanno sigillato l'intera area ponendola sotto sequestro ai sensi del Testo Unico Ambientale che tratta tutte quelle norme che riguardano il modo di gestire i rifiuti, bonificare i siti inquinati e stoccare gli scarti di lavorazione. Custode dell'area sequestrata è il Dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Bagnara Calabra che dovrà anche pianificare e sovrintendere le attività di bonifica.
Questa importantissima attività di repressione dei crimini ambientali è stata convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria con al collaborazione della locale Procura della Repubblica.
Carissimi, questa notizia i telegiornali non l'hanno data perché non fa audience ma è dovere di ogni singolo italiano - e in special modo del sottoscritto - far da megafono al lavoro, all'impegno ed ai grandi risultati che quotidianamente vengono compiuti dagli uomini che servono la nostra Patria come militari, poliziotti, soccorritori, ecc...
Il poeta diceva che "l'Italia è un popolo di santi, artisti e navigatori". Io, dal basso della mia ignoranza, mi permetto di parafrasarlo dicendo che l'Italia è un popolo di santi, artisti, navigatori e angeli in divisa che mettono a repentaglio la loro vita per garantire l'incolumità della nostra.
Viva l'Italia, viva la Marina Militare, onore alla Capitaneria di Porto!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

domenica 25 febbraio 2018

Un giovane Cuneese vince il Campionato Nazionale Sci di Fondo dell'ANA

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", come molti di voi sapranno nel weekend del 17 e 18 febbraio si è svolto il Campionato Nazionale di Sci di Fondo dell'Associazione Nazionale Alpini presso Località Pragelato in Provincia di Torino.
A questo più che importante avvenimento sportivo/agonistico hanno preso parte ben 360 penne nere provenienti da tutto lo stivale. La sfida si è dipanata fra tecnicismi, cronometrature, resistenza, sudore, fatica, orgoglio e voglia di far trionfare lo sport. Due i tracciati che hanno visto tutto questo: uno da 5 kilometri e uno da 10.
Con orgoglio e altrettanto campanilismo posso dire che il nuovo campione nazionale ANA per la disciplina Sci di Fondo è il Cuneese Simone Canavese, classe 1987 (come il sottoscritto), che con umiltà e determinazione si è aggiudicato la medaglia d'oro ed il posto più alto sul podio. Con altrettanta soddisfazione vi comunico che anche la medaglia d'argento è andata ad Cuneese: Fabrizio Faggio. Entrambi i trionfanti provengono dal Gruppo ANA di Chiusa di Pesio, ridente comune montano alle pendici della Bisalta, montagna tanto cara ai Cuneesi.
Questo tipo di manifestazioni sportive ci ricordano che lo sport e l'alpinità possono essere d'esempio per i giovani d'oggi e aggregativi per gli Alpini di un tempo. L'Associazione Nazionale Alpini, infatti, si propone di aggregare tutti quegli italiani che hanno svolto il servizio militare presso le Truppe Alpine e, al contempo, vorrebbe aggregare tra le sue fila tutti quei Volontari in Ferma Prefissata che stanno servendo oggi la Patria nei vari Reggimenti Alpini.
Proprio a questi ultimi dedico il tempo e la dedizione di "Cuore Alpino" perché credo che nel 2018 un giovane che sceglie di fare l'Alpino va stimato ed apprezzato per il senso del dovere e l'amor di Patria che dimostra di avere.
Molti giovani soldati che hanno svolto il servizio in ferma prefissata - dopo essersi congedati - hanno scelto di non effettuare l'iscrizione all'ANA perché la vedono molto folcloristica e poco associazione d'arma. Sicuramente molti Gruppi e alcune Sezioni hanno questo "difetto" ma all'interno dell'ANA ci sono anche molti ex-alpini che danno l'anima e il sentimento per la commemorazione dei caduti, la valorizzazione della storia delle Truppe Alpine, il volontariato in favore dei meno fortunati e molto altro.
Carissimi amici che avete prestato servizio presso le Truppe Alpine, quest'oggi concludo la mia riflessione rivolgendomi a voi. Continuate a credere nei valori dell'alpinità, del cameratismo e della fratellanza militare. Fate della vostra vita un capolavoro di carità, d'impegno e di solidarietà. Non lasciatevi scoraggiare dalle realtà associative che non funzionano o che sono lontane da ciò che avete vissuto durante il tempo del servizio militare. Iscriversi all'ANA non è obbligatorio e neppure fondamentale ma può essere una buona occasione per ritrovare compagni d'arma, conoscerne di nuovi e fare esperienze degne di essere vissute.
Vi abbraccio e vi incoraggio a ricordare e far sempre ricordare i Caduti delle Missioni Internazionali di Pace che, ahimé, troppo spesso, sono dimenticati e lasciati da parte.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

martedì 20 febbraio 2018

I Carabinieri Forestali salvano i cittadini da inquinamento ambientale

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", il mese di febbraio è iniziato con un'importante operazione dei Carabinieri Forestali di Spilinga e Vibo Valentia (Calabria) che li ha portati all'identificazione ed alla conseguente denuncia di un soggetto reo di aver volontariamente smaltito in modo illecito e pericoloso rifiuti di origine zootecnica consistenti in deiezioni di bovini e liquami ivi derivati.
I militari sono riusciti a fermare questo ignominioso reato grazie alla collaborazione dei cittadini del territorio che, grazie alla fiducia nell'Arma dei Carabinieri, hanno segnalato sospetti inquinamenti nei loro terreni che, se trascurati, avrebbero potuto causare seri danni alla salute pubblica.
Quando i Carabinieri Forestali si sono recati a Poro di Spilinga per verificare la veridicità delle segnalazioni ricevute si sono trovati dinanzi ad un'azienda agricola che stoccava i liquami in una vasca impermeabile a norma di legge ma non la svuotava da molto tempo ed infatti la stessa tracimava riversando i liquami sui terreni circostanti e, conseguentemente, nelle falde acquifere.
A seguito del controllo è scattato il sequestro della vasca incriminata e del pozzetto ad essa collegato. I Carabinieri Forestali, inoltre, hanno inoltrato apposita segnalazione scritta alla locale Procura della Repubblica nella quale rendevano edotta la magistratura del fatto che l'allevatore in questione ha smaltito in modo illecito sul suolo, nel sottosuolo e nelle acque pubbliche, rifiuti speciali nonché pericolosi consistenti in reflui zootecnici palabili e non palabili.
Carissimi, molto spesso si sente dire che l'Italia è un paese dove ognuno può fare ciò che vuole e che chi delinque vive tranquillo ed impunito. Bene, questo non è vero! I Carabinieri sono sempre vigili e attenti ai bisogni della popolazione. Certo - e mi pare normale - essi non possono sapere sempre tutto; sono in pochi e hanno molti territori da controllare e presidiare.
I Cittadini, seguendo l'esempio di quelli di cui vi ho appena parlato, hanno il diritto/dovere di segnalare eventuali reati di cui sono a conoscenza. L'Arma dei Carabinieri, quando riceve un'informativa, non esita a mettere in moto la macchina inquirente al fine di tutelare e proteggere la cittadinanza.
Ancora una volta mi trovo nella condizione di dover ringraziare l'Arma dei Carabinieri per l'ennesimo prezioso e proficuo intervento.
Viva l'Italia, viva l'Arma dei Carabinieri!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

sabato 17 febbraio 2018

La Guardia di Finanza sequestra 900kg di eternit salvando molteplici vite

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", questa mattina - dopo aver smontato dal lavoro - sono venuto a conoscenza del fatto che la Guardia di Finanza ha compiuto un importante sequestro di eternit in quel di Torre del Greco (Napoli). Il tutto è avvenuto dopo una meticolosa indagine volta a reprimere i reati ambientali in una zona già molto provata dalla "terra dei fuochi".
I Finanzieri in forza presso il Comando Provinciale di Napoli, durante una delle tante ronde di controllo del territorio, hanno sequestrato 25 metri quadri di terreno nel quale erano stoccati illecitamente 900 kg di rifiuti speciali pericolosi per la salute pubblica.
Per arrivare ad una così importante requisitoria i militari della Guardia di Finanza hanno portato avanti una lunga attività di investigazione che li ha portati a scoprire un edificio abbandonato al cui interno vi erano 900kg di lastre in eternit.
Com'è facile immaginare, il materiale posto sotto sequestro è stato classificato altamente nocivo e causa di molteplici patologie tumorali per gli abitanti del piccolo comune campano. Oltretutto, cosa davvero disdicevole, l'area interessata si trova vicina alle scuole del paese e tra molti condomini di ignari ed onesti cittadini.
I militari della GdF sono da sempre impegnati nella repressione dei crimini che riguardano l'ambiente e la salute pubblica. Purtroppo nel nostro Paese ci sono molti "furbi" che pensano di fare palate di soldi smaltendo in modo illecito i rifiuti; questi soggetti, però, non hanno ancora capito che la loro bramosia di denaro è causa di molti malati ed altrettanti morti.
Le televisioni e i giornali da anni si occupano di informare e sensibilizzare sul tema dello smaltimento dei rifiuti e del riciclaggio ma purtroppo tutto questo non basta. Anche se brutto è ancora necessario che le Forze dell'Ordine intervengano in modo coercitivo per far rispettare le elementari norme di buon senso civico e di responsabilità verso la collettività.
Carissimi, vorrei concludere questa mia lettera dicendo che ogni mattina in Italia ci sono uomini a cui suona la sveglia. Questi uomini si alzano dal letto, si lavano la faccia, aprono l'armadio e prendono l'uniforme della Guardia di Finanza per andare in caserma e fare il proprio dovere.
Noi Italiani spesso ci dimentichiamo che dentro le uniformi ci sono uomini in carne ed ossa, padri di famiglia, mariti, ... che mettono a repentaglio la loro vita per salvaguardare la nostra.
"Cuore Alpino" è nato ed esiste per questo: ricordare i Caduti nell'adempimento del proprio dovere e dare lustro a chi serve quotidianamente la Patria ed i suoi Cittadini.
Nec recisa recedit!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

venerdì 16 febbraio 2018

A Monza nasce il Nucleo Operativo Sicurezza Tattica della Polizia Locale

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", quest'oggi sono venuto a conoscenza del fatto che il Comando di Polizia Locale di Monza ha deciso di dar vita al Nucleo Operativo Sicurezza Tattica (NOST) che si occuperà di sicurezza urbana, lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, contrasto al degrado della città e salvaguardia delle fasce più deboli della popolazione.
Il novello nucleo monzese avrà un iniziale organico di quattordici unità divise equamente tra agenti di sesso maschile e femminile ed avranno al loro fianco specialisti delle Unità Cinofile di Milano.
Gli agenti inseriti in questo nucleo sono stati debitamente formati sotto il profilo giuridico, operativo, tecnico-scientifico e preventivo e - nel corso del servizio - verranno messi in grado di utilizzare dispositivi per la connessione rapida e diretta con la centrale operativa, i database ministeriali e tutte le banche dati utili all'identificazione dei soggetti e dei mezzi controllati.
Inoltre, dopo apposita modifica del Regolamento Comunale di Pubblica Sicurezza, i membri del NOST verranno dotati di spray al peperoncino e manganello estensibile per rendere inoffensivo il soggetto pericoloso.
La Prefettura di Monza, dopo complessa valutazione, ha deciso di inserire il Nost all'interno del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica voluto dal Ministero dell'Interno per ogni singola provincia italiana.
Il dottor Federico Arena, Assessore alla Sicurezza del Comune di Monza, alla cerimonia di presentazione del novello Nost ha detto che "la riorganizzazione è avvenuta per contrastare tutti quei fenomeni sentiti in città" ed garantito che "le zone maggiornente controllate saranno la stazione, i boschetti reali e le zone periferiche". Alle perplessità degli scettici, inoltre, ha fatto presente che "dal primo gennaio ad oggi, durante la fase sperimentale, sono state già denunciate sette persone ed è stato compiuto un arresto".
Piero Romualdo Vergante, Comandante della Polizia Locale di Monza, durante la conferenza stampa d'inaugurazione del Nost ha tenuto a precisare che - grazie ad un'attenta ed accurata analisi investigativa - in meno di dieci giorni sono stati effettuati sei sequestri di ingenti quantità di droga e sono stati allontanati ventuno soggetti di nazionalità straniera non in possesso della regolare documentazione.
Questa probabilmente è la prima volta in cui parlo della Polizia Locale su "Cuore Alpino" ma non potevo non farlo. Uomini come il Comandante Vergante sono l'eccellenza del nostro comparto di difesa e sicurezza. Per chi non lo conoscesse vi dico solo che è nato a Novi Ligure, ha 60 anni, una Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Torino, molti encomi ed onoreficenze. Durante la sua lunga e valorosa carriera ha ricoperto l'incarico di Dirigente presso il Corpo di Polizia Municipale di Torino, Direttore della VI Area "Vigilanza e Viabilità" del Comune di Albenga (Savona), Comandante del Corpo di Polizia Municipale, Direttore della Scuola di Polizia Municipale di Albenga, Dirigente del VII Settore “Polizia Locale – Protezione Civile – Viabilità” del Comune di Novi Ligure (Alessandria) e Comandante del Corpo Polizia Municipale Responsabile del Centro Operativo Misto di Novi Ligure e Direttore del Gruppo Comunale. Nel Comune di Buccinasco Comandante del Corpo Polizia Municipale, Comandante del Corpo Polizia Municipale del Comune di Camogli (Genova) ed infine Ispettore di Polizia Municipale con incarico di Coordinatore responsabile della Sezione Antinquinamento del Corpo Polizia Municipale presso il Comune di Trento.
Carissimi, Vergante è un uomo nato con la divisa che non ha paura di "sporcarsi le mani" e di stare in "prima linea" a fianco dei suoi uomini ma, anzi, è sempre pronto a mettere in gioco le sue competenze e la sua professionalità per garantire ai Cittadini la sicurezza e la tranquillità che meritano.
Al Comandante Vergante ed al Nucleo Operativo Sicurezza Tattica di Monza il mio personale augurio di buon lavoro e di proficui successi professionali.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

domenica 11 febbraio 2018

Rapallo ricorda le Vittime delle Foibe

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", ieri sera ho incontrato un amico che in giornata è stato a Rapallo (Genova) per la celebrazione della Giornata del Ricordo dedicata alle Vittime delle Foibe.
Quando gli ho domandato perché fosse andato sino a Rapallo per celebrare questo importante momento di commemorazione mi sono sentito rispondere: "Sono andato a Rapallo perché da quando faccio l'università a Genova ho avuto modo di vedere come i liguri siano attenti alla memoria storica e al ricordo di chi non c'è più".
Non vi nego che queste parole mi hanno commosso ma anche un po' amareggiato. Vi pare possibile che la memoria storica cambi da regione a regione? Come mai Rapallo ricorda le Vittime delle Foibe e una città come Cuneo, invece, le ignora a pie' pari? (Clicca qui)
A Rapallo la cittadinanza si è riunita attorno all'Eucarestia nella Chiesa Parrocchiale di San Pietro per poi marciare in corteo sino al Cippo per le Vittime delle Foibe ove è stata deposta la corona di rito. Dopo un breve momento di silenzio e mestizia gli astanti hanno potuto approfondire il tema delle Foibe grazie ad un breve - ma preciso e puntuale - intervento di Mentore Campodonico, Presidente del Consiglio Comunale.
Ad impreziosire e solennizzare la commemorazione vi erano alcuni esponenti della Comunità Giuliano-Dalmata, una delegazione di studenti dell'Istituto Giannelli, un picchetto della Polizia Locale di Rapallo, una rappresentanza dell'Arma dei Carabinieri, dell'Esercito Italiano, della Marina Militare e delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma del territorio.
Carissimi amici, dopo aver speso già molti anni della mia vita ad occuparmi di memoria storica e di commemorazione dei defunti, posso dire con convinzione che è bello vedere militari, civili e politici assieme per ricordare chi non c'è più a causa di guerre, terrorismo o chissà che altra bestialità.
La "mission" di questo blog resta e rimane questa: portare ai giovani di oggi ed a quelli di domani la storia degli Italiani per bene ai quali è mancata la fortuna ma non il valore.
L'Italia è una Nazione gloriosa non per le sue bellezze artistiche e paesaggistiche ma bensì per i suoi Cittadini onesti che - ciascuno nel proprio stato di vita - hanno dato lustro e prestigio al Tricolore.
Viva l'Italia, viva gli Italiani, onore alle Vittime delle Foibe!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

martedì 6 febbraio 2018

Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza dimostra la sua alta professionalità

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", in data odierna la Stazione Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Riva Valdobbia (Vercelli) è stata impegnata in un'esercitazione simulativa di valanga a cui han partecipato anche il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico del Piemonte ed i Carabinieri di Alagna.
La cosa straordinaria sta nel fatto che - per la prima volta - i suddetti specialisti del soccorso sono stati chiamati ad intervenire come se l'emergenza ci fosse davvero. Nessuno dei soccorritori in oggetto sapeva si trattasse di una simulazione!
Il tutto ha avuto inizio alle 9 di questa mattina nello scenario impervio quanto magnifico della Val Vogna ove ad attenderli vi era un interprete che diceva di aver visto un gruppo di escursionisti travolti da una valanga di neve staccatasi dalla roccia.
Per rendere il tutto più credibile e realistico, nei giorni scorsi, erano stati posizionati dei manichini e questa mattina sono stati sepolti tre soggetti in carne ed ossa per testare i Finanzieri nell'uso dell'Apparecchio per la Ricerca del Travolto dalla Valanga e le Unità Cinofile nella ricerca sopravvissuti mediante fiuto.
Gli "attori", appositamente posizionati, hanno finto di esser vittime di infortuni tipici di chi è stato davvero travolto da cumuli di neve mentre i manichini hanno "impersonificato" le salme dei non sopravvissuti. La situazione ha richiesto una sincera, leale e fattiva collaborazione fra Finanza, Carabinieri e Soccorso Alpino. Tutto è andato per il meglio dando così alta testimonianza del fatto che - quando le Forze dell'Ordine collaborano - nulla può mettere in pericolo il Cittadino!
Fabio Loss, capostazione del Soccorso Alpino e Speleologico di Alagna, intervistato ha detto che "Si è trattato di un test molto utile perché ci ha consentito di misurare la reattività dei nostri operatori in una situazione più reale possibile. A differenza delle esercitazioni classiche, abbiamo valutato la rapidità dei tecnici nel presentarsi in condizioni di operatività sul luogo dell’incidente. L’aspetto più positivo è legato alle piccole complicazioni emerse a livello di coordinamento tra corpi e di comunicazione sul terreno perché offrono nuove sfide operative su cui lavorare per rendere il nostro servizio più efficiente".
Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza è poco conosciuto ma è una delle eccellenze del nostro Paese. Da decenni gli uomini e le donne della GdF sono impegnati sulle piste da sci, nei crepacci rocciosi e ovunque ci siano dei cittadini italiani bisognosi di soccorso dopo un incidente o un infortunio in territorio montano.
Compito di questo mio povero, misero e semplice blog è quello di raccontare ciò che gli uomini e le donne in divisa compiono ogni giorno per noi e per la nostra salvezza. Non so se ci riesco sempre ma l'intento è questo.
Prima di congedarmi vi dico il mio più sincero ed accorato grazie per il seguito che date ad ogni mio singolo post. Il vostro contributo è l'anima di questa mia missione e, lo dico senza retorica, senza di voi "Cuore Alpino" non avrebbe né senso né significato. Grazie, grazie, grazie!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella