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domenica 25 marzo 2018

144 euro per salvare 17 bambini dalla malaria

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", da anni "Noi che non dimentichiamo Giorgio Langella", Caporal Maggiore Capo Scelto della Brigata Alpina Taurinense, Caduto durante una Missione Internazionale di Pace nel 2006 a Kabul (Afghanistan), portiamo avanti progetti missionari in favore dei bambini dell'Africa.
Giorgio era conosciuto dalle persone a lui vicine come "L'Angelo dei Bambini".
Sua moglie Francesca desidera ardentemente che questo appellativo arrivi sino ai confini del mondo.
L'amore non muore sinché qualcuno lo porta avanti e lo diffonde come sabbia nel vento.
Con questa specifica raccolta noi che abbiamo il "Cuore Alpino" desideriamo aiutare i Frati Minori Cappuccini che operano nel Corno d'Africa a curare 17 bambini dalla malaria.
In Benin la malaria è uno dei problemi più gravi che colpisce tutti, soprattutto i bambini, a causa della malnutrizione, e dunque della debolezza del loro fisico.
Di malaria si muore ancora, perché, pur essendo curabile, non tutti hanno i mezzi economici necessari per poterlo fare.
Con l'offerta di €uro 30,00 si potrà contribuire ad acquistare tutto ciò che occorre per curarne gli effetti.
In memoria di Giorgio nel gennaio 2016 abbiamo già potuto comprare, al costo di €uro 90,00, 3 di questi kit permettendo la cura di altrettanti bambini.
Nel maggio 2016 abbiamo inviato ai Frati Cappuccini €uro 120,00 comprando 2 kit per la cura della malaria e 2 kit di materiale scolastico permettendo ai bambini guariti di poter anche andare a scuola.
Dopo queste piccole ma importanti briciole di solidarietà Fra Francesco Pettinelli, Segretario del Servizio Missioni dei Padri Cappuccini Piceni, ci ha scritto: "Carissimi, il Signore ricompensi come Lui solo sa fare il vostro impegno missionario e la vostra generosità in favore dei suoi poveri. Da parte nostra vogliamo garantirvi la vicinanza nella preghiera in particolare per il Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella, Pace e Bene".
Oggi, l'obiettivo che mi sono posto e che desidero condividere con voi, è quello di comprare 17 kit per la cura della malaria permettendo a questi piccoli figli di Dio di poter avere una vita lunga e piena di speranze.
La spesa complessiva è di €uro 510,00 ma vi dico già subito che €uro 366,00 li abbiamo già per cui bisogna "solo" più raccoglierne 144,00.
Ciascuno potrà donare ciò che meglio crede e ciò che più riterrà opportuno. Un amico, quando gli ho confidato di aver questo progetto nel cuore, mi ha suggerito di proporre ai donatori una semplice formula matematica: numero anni x 0,10 €uro
Io che ho 30 anni, ad esempio, dovrò fare 30 x 0,10 = 3,00 €uro
La raccolta inizia oggi, Domenica delle Palme, e terminerà il 06 giugno 2018 in concomitanza della Festa del 2 Reggimento Alpini di Cuneo, anniversario dei Combattimenti di Monte Fior e Castelgomberto (1916) dove il Doi si è guadagnata la Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Ho scelto questa data perché Giorgio era un militare, è morto da militare e viveva la sua vita privata con rigore e valore militare! Giorgio era un Alpino del Doi e, ovunque avrò occasione di parlare di lui, ribadirò questo suo essere Servitore della Patria e Italiano per bene.
Carissimi, se vorrete prender parte alla raccolta, scrivetemi una mail a ocnss.cn@gmail.com o - per chi ha il mio numero - scrivetemi su WhatsApp.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

martedì 20 marzo 2018

La Polizia Locale contro l'immigrazione clandestina

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", questa mattina leggendo la solita carrellata di notizie riguardanti le Forze Armate e le Forze dell'Ordine mi sono trovato particolarmente colpito da una brillante operazione di polizia giudiziaria compiuta dalla Polizia Locale del Comune di Vicenza.
Ve la racconto brevemente perché credo sia importante conoscere ciò che i nostri angeli in divisa fanno quotidianamente per mantenere l'ordine pubblico e la sicurezza nazionale.
Ieri pomeriggio, durante uno dei consueti pattugliamenti cittadini, gli agenti di polizia locale del Reparto Antidegrado hanno identificato un cittadino extracomunitario che consumava una bevanda alcolica su suolo pubblico.
Il soggetto in questione è risultato essere un cittadino di nazionalità nigeriana, senza fissa dimora, non in possesso di regolari documenti. Per prassi i due agenti hanno provveduto a fotosegnalarlo e a sanzionarlo con un'ammenda pecuniaria di €uro 50,00 in ottemperanza all'articolo 6 del Regolamento di Polizia Urbana.
Poco meno di un'ora dopo la stessa pattuglia si è trovata a dover fermare e controllare quattro extracomunitari che "soggiornavano" da giorni nel Park Cattaneo nei pressi del lato d'ingresso degli abbonati.
Non appena i sospetti hanno avvistato le auto di servizio della Polizia Locale hanno tentato una rocambolesca fuga che, però, a poco gli è servita visto che gli agenti li hanno fermati e identificati tutti e quattro.
Dal meticoloso controllo di polizia è emerso che i quattro cittadini di nazionalità nigeriana avevano un'età compresa fra i 27 e i 35 anni, nessuno con una fissa dimora, tre di loro in possesso di permesso di soggiorno e uno sprovvisto di qualsivoglia documento.
Per quest'ultimo gli agenti hanno provveduto immediatamente al fotosegnalamento, per due degli altri tre hanno preparato un bel verbale corredato di sanzione amministrativa di €uro 50,00 per consumo e detenzione di bevanda alcolica, e per l'ultimo - dato lo strano comportamento - hanno proceduto a perquisizione rinvenendo una decina di grammi di marijuana. Come vuole la prassi, perciò, hanno notificato il tutto all'Autorità Giudiziaria deferendo l'extracomunitario per detenzione di sostanza stupefacente a scopo di uso personale.
Molto spesso si sente dire che i Vigili Urbani non fanno bene il loro lavoro. Molto spesso mi trovo concorde con questa affermazione ma stavolta debbo ammettere che non c'è nulla che dire. La Polizia Locale di Vicenza ha svolto un servizio ottimo ed efficiente per la salvaguardia della pubblica sicurezza, del decoro urbano e del rispetto delle norme sull'immigrazione.
Carissimi, questa è la polizia che funziona, questo è quel che si intende per sicurezza, questa è la vera lotta all'immigrazione clandestina che riempie le nostre strade di personaggi senza arte né parte che passano il loro tempo a bere e fumare nelle nostre città.
Viva l'Italia, viva gli Italiani!
Andrea Elia Rovera
Responsabile per la Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

giovedì 15 marzo 2018

Cuore Alpino contro la Violenza sulle Donne. Il Parlamento si svegli!

Carissimi amici al "Cuore Alpino", questa sera ho deciso di trattare un tema scottante quanto disgustoso: la violenza sulle donne.
Da anni, quotidianamente, sentiamo che ci sono donne picchiate, vessate, stalkerate fino ad essere addirittura uccise.
L'Istituto Nazionale di Statistica è arrivato a dire che tra il 2000 e il 2016 le sentenze definitive contenenti almeno un reato di violenza sessuale ai danni delle donne sono passate da 1124 a 1419 e ci dice anche che a commettere tali reati per il 41,6% sono cittadini stranieri.
I reati di violenza maggiormente commessi sono lesioni personali, maltrattamenti fisici e psicologici, violenza privata, atti libidinosi violenti, atti osceni, sequestro di persona e anche, purtroppo, violenza su minorenni.
Il dato allarmante che ha colpito in modo indelebile la mia attenzione è che dal momento in cui la donna sporge querela al momento in cui il magistrato emette la sentenza di condanna passano in media dai 23 ai 29 mesi (più di 2 anni!).
Nonostante tutto quanto appena scritto in Italia negli ultimi 10 anni sono state uccise 1740 donne. Nel solo 2016 i casi di femminicidio hanno raggiunto le 130 unità. Una donna su tre, nel 2014, ha dichiarato di aver temuto per la propria vita. Nel solo 2010 le donne ferite e refertate presso i pronto soccorso sono state il 40,2% delle coinvolte nei sopracitati reati.
Nella sola regione Toscana negli ultimi 10 anni sono state uccise 99 donne e altre 16000 hanno chiesto aiuto ai Centri Anti-Violenza.
Lo Stato Italiano potrebbe e dovrebbe fare qualcosa di concreto per impedire queste cose. Innanzitutto dovrebbe mettere in atto veri sistemi di prevenzione quali il monitoraggio dei soggetti violenti che le donne hanno già segnalato agli organi di polizia e poi magari accelerare (di molto) i tempi di condanna in modo che i malmenatori possano marcire nelle patrie galere.
Gli strumenti per monitorare i violenti e i probabili assassini ci sono. Dal 2013 il Codice di Procedura Penale consente di controllare a distanza con dispositivi elettronici stalker e violenti. Dal 2015 lo stato è in possesso di questi braccialetti elettronici e ne paga l'affitto alle aziende fornitrici ma non li usa! Come mai?
Al di la dello sperpero di denaro pubblico c'è il principio morale secondo cui lo Stato potrebbe far qualcosa per impedire i femminicidi ma non lo fa. Il problema, poi, diventa ancora più grande quando in Parlamento i signori politici parlano di violenza sulle donne urlando allo scandalo e stracciandosi le vesti. Ma con quale faccia fanno ciò?
Quando gli Italiani e le Italiane vanno alle urne per scegliere i propri rappresentanti nei palazzi delle istituzioni lo fanno per ricevere protezione e tutela. Come può chi siede in Parlamento affittare dei braccialetti che potrebbero impedire omicidi e non usarli?
Personalmente sono schifato e disgustato da questa manica di politicanti senza morale che siede su scranni dorati e gioca a rimpiattino con la vita dei Cittadini Italiani.
La violenza sulle donne urla vendetta al cospetto di Dio! Diamo una sveglia a Onorevoli (di nome ma non di fatto) e Senatori. Firmiamo la petizione lanciata da "Il Tirreno" qui!
Mai più violenza sulle donne. Mai più femminicidi.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

venerdì 2 marzo 2018

Il 4 marzo vota chi vuoi ma difendi la vita!

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", come chi mi segue da tempo sa, questo Blog si propone in primo luogo di far memoria storica del Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella, Caduto per la Pace a Kabul il 26 settembre 2006, ed in secondo luogo di far trionfare la cultura della vita mediante la difesa dei valori intrinsechi alla nostra storia repubblicana.
Oggi, 02 marzo 2018, intendo scrivere una riflessione assolutamente diversa dal solito che - proprio per l'importanza del tema trattato - sono certo mi arrecherà una valanga di critiche e giudizi negativi. Il tema che intendo trattare è quello dell'Interruzione Volontaria di Gravidanza.
Tra meno di 48ore gli Italiani saranno chiamati a recarsi alle urne per scegliere i membri del nuovo Parlamento e il nuovo esecutivo di Governo. In queste settimane ne ho lette e sentite di tutti i colori premettendo che, per quel che mi riguarda, ognuno può e deve votare ciò che ritiene più opportuno. La cosa che però ritengo fondamentale è che quando uno fa un'affermazione la faccia essendo in possesso di prove e documentazioni storiche incontrovertibili.
Durante questa campagna elettorale ho sentito parlare di lavoro, disoccupazione, precariato, immigrazione, pensioni, welfare ma pochissimo - per non dire niente - di vita umana, nascite e tutela dell'infanzia. Questo mi ha contrariato oltreché convinto del fatto che ormai l'Italia è diventata la brutta copia dell'Olanda dove - e non è una battuta - chi abortisce è quasi un modello da imitare.
Da anni leggo, mi informo, partecipo ad incontri e chiacchierate sul tema dell'aborto e sulla necessità di abrogare la famigerata Legge 194 del 1978 che regolamenta l'Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) e, nel 2016, sono stato insignito del titolo di "Sostenitore per la vita" dall'"Associazione per la difesa dei Valori Cristiani" nell'ambito della Campagna "Generazione Voglio Vivere".
In virtù ed in ossequio di questo importante riconoscimento ho deciso che da allora in poi (ma in realtà l'ho sempre fatto) avrei sempre votato un partito che si fosse apertamente battuto per la difesa della vita, della famiglia e della crescita demografica per la maggior gloria della Patria. Un'ulteriore spinta a perseverare in questo proposito me l'hanno data le parole di san Giovanni Paolo II che, rivolgendosi ai Cattolici di tutto il mondo, scrisse: "Con l'autorità che Cristo ha conferito a Pietro e ai suoi Successori, in comunione con i Vescovi, dichiaro che l'aborto diretto, cioè voluto come fine o come mezzo, costituisce sempre un disordine morale grave, in quanto uccisione deliberata di un essere umano innocente. Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta, è trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale. Nessuna circostanza, nessuna finalità, nessuna legge al mondo potrà mai rendere lecito un atto che è intrinsecamente illecito, perché contrario alla Legge di Dio, scritta nel cuore di ogni uomo, riconoscibile dalla ragione stessa, e proclamata dalla Chiesa". (Papa Giovanni Paolo II, Enciclica "Evangelium vitae")
Partendo da queste parole ho iniziato a leggere i programmi dei vari schieramenti politici che stanno correndo per accaparrarsi "la cadrega" di Palazzo Chigi e mi sono imbattuto in mille elucubrazioni, in mille teorie ma della difesa della vita manco l'ombra. L'unico programma pro-Vita, pro-Famiglia, pro-Cristianesimo e pro-Patria che ho trovato è stato quello di "Forza Nuova" che a queste elezioni si presenterà in una lista congiunta con "Fiamma Tricolore" denominata "Italia agli Italiani".
Roberto Fiore, Candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, durante uno dei suoi tanti comunicati di questo periodo ha detto che "la lotta contro il genocidio imposto al nostro popolo continua senza sosta e deve passare in primis per la difesa della vita e il sostegno alla natalità. La resistenza alla sostituzione etnica va combattuta chiudendo i confini, espellendo tutti i clandestini, con il rimpatrio degli immigrati, ma anche con la cancellazione totale della Legge 194/1978 sull'aborto e con la difesa dello Stato sociale. Contro chi ci sta uccidendo il nostro popolo, contro chi ci sta rimbambendo con i diritti civili, calpestando quelli naturali e sociali, la risposta deve essere netta e radicale: no alla 194, no allo Ius Soli, no all'invasione, sostenere le famiglia e figli, difendere la vita. Il resto sono chiacchiere. Italia agli italiani è il grido di battaglia".
Mai parole furono più ben proclamate!
A far seguito al pensiero di Fiore c'è anche Giuseppe Vassallo che, con magnifica precisione, scrive: "le statistiche rammentano che, nel 1900, nacquero un milione di italiani, nel 2012 soltanto cinquecentomila. Il guru denatalista Georges Soros e Bill Gates gongolano. Il vespasiano sodomitico si illumina. I nichilisti contemplano i celesti orizzonti di un mondo senza più prolifici conigli. Tuttavia le attuali cinquecentomila nascite – 8,4 per mille, contro il 23 per mille del 1946, secondo le statistiche ufficiali – rivelano che la popolazione italiana si è stabilita sotto la cosiddetta “soglia di sostituzione”, formula che significa l’avviamento di un vero e proprio auto-genocidio.
Il triste futuro degli italiani si comincia a intravedere nelle allarmanti statistiche: cinquantaquattro milioni di italiani a bassa fecondità e a rapido invecchiamento e 4.387.334 (dati ISTAT) immigrati in maggioranza giovani, prolifici e agguerriti.
L’Italia inebetita e disarmata galoppa nella triste direzione di una estinzione spartana e/o bizantina. Infettati dalla retorica onusiana, il potere spirituale e quello politico stanno trasformando gli italiani in disarmati e castrati conigli. I poteri nazionali non sono lontani dalla stupidità squillante sulla bocca larga della famosa e chiacchierata attrice americana, la quale sostiene che l’uomo è il cancro della natura a lui superiore. Se non cambia l’indirizzo autolesionistico della politica e della “cultura” di riferimento, nel giro di cinquanta/sessanta anni l’Italia diventerà una colonia islamica". (Fonte: Democrazia Erodiana)
Da Cattolico e da Italiano non posso che collimare in toto con queste teorie e dichiarazioni. Certamente non voterò un personaggio come

  • Emma Bonino che ottenne la Legge 194/1978, 
  • Paolo Gentiloni che ha portato avanti la Legge sul Testamento Biologico,
  • Matteo Renzi che ha fatto la Legge sulle Unioni Civili,
  • Silvio Berlusconi che ha portato avanti tutte le questioni relative al Gender assieme a Cecchi Paone & Co.
Carissimi, scusate se mi sono permesso di dire la mia e di valutare queste elezioni dal punto di vista cattolico e pro-Vita ma non posso proprio far finta di nulla. La vita umana è la base della società, la base di una nazione la base di ogni cultura. Non possiamo indignarci ogni anno per la Shoah ma poi permettere che ogni giorno negli ospedali di tutta Italia vengano uccisi migliaia di bambini incapaci di difendersi e di urlare la loro voglia di venire al mondo.
Ognuno voti ciò che ritiene più opportuno ma ricordiamoci tutti che il Tricolore sventola per ogni singolo italiano. Per il Tricolore non esistono bambini col diritto di nascere e bambini degni di essere sacrificati. Per il Tricolore tutti noi siamo uguali e preziosi.
Andrea Elia Rovera

giovedì 1 marzo 2018

132 anni di Associazione Nazionale Carabinieri

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", questa sera vi scrivo per raccontarvi di un sodalizio meraviglioso che esiste nel nostro Paese sin dal 1886: l'Associazione Nazionale Carabinieri.
132 anni fa, precisamente il 01 marzo 1886, a Milano nasce l'Associazione di Mutuo Soccorso fra congedati e pensionati dei Carabinieri. Da questa associazione nasceranno altre realtà simili - per non dire eguali - in tutto il territorio peninsulare.
Il sodalizio milanese ha subito un notevole successo perché permette l'iscrizione sia ai carabinieri in congedo che a quelli ancora in servizio. Questo ha creato un clima di fiducia, fratellanza e solidarietà tra i militari in servizio e quelli che - pur a malincuore - si sono congedati spingendoli a sostenere i soci ammalati, trovare un lavoro ai soci disoccupati, accompagnare il feretro dei soci defunti e presenziare a tutte le cerimonie o commemorazioni in cui siano presenti le istituzioni repubblicane.
Lo Statuto dell'Associazione di Mutuo Soccorso, per ribadire questi principi solidali, ha da subito sancito che "gli associati devono mantenere saldo lo spirito di Corpo e la fratellanza con i militari dell'Arma tuttora in servizio" e che una volta appresa la morte di un militare dell'Arma in servizio attivo, caduto vittima comunque del proprio dovere, "il Presidente disporrà affinché la rappresentanza dell'Associazione intervenga ai funerali con il vessillo sociale a lutto".
Nel 1905 le associazioni che riuniscono i Carabinieri in servizio ed in congedo sono presenti in tutte le regioni ed in tutte le provincie d'Italia. La moltitudine delle divise, dei segni distintivi, dei labari, ecc... stava creando non poca confusione e, così, i presidenti delle varie associazioni si sono messi attorno ad un tavolo ed hanno deliberato - nel 1926 - la nascita di un'unica Associazione d'Arma a carattere nazionale che - prima di chiamarsi Associazione Nazionale Carabinieri - si è chiamata "Federazione Nazionale del Carabiniere Reale", "Federazione Nazionale del Carabiniere Reale in Congedo", "Associazione Nazionale del Carabiniere Reale in congedo", "Cassa di Previdenza fra gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri in pensione e in congedo", "Associazione Nazionale Ufficial dell'Arma dei Carabinieri Reali in congedo".
L'Associazione Nazionale Carabinieri oggi è un sodalizio composto da circa 1700 sezioni di cui circa 1600 in Italia e le altre all'estero. Nelle sue fila annovera la bellezza di quasi 200mila iscritti e 350 organizzazioni di volontariato. Da molti anni l'A.N.C. stampa un proprio organo di informazione denominato "Fiamme d'Argento" che esce ogni tre mesi e si occupa dell'organizzazione del Raduno Nazionale che si tiene in genere ogni due anni in una località diversa del Paese.
L'attuale Presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri è il Generale di Corpo d'Armata Libero Lo Sardo, democraticamente eletto il 20 dicembre del 2008.
Carissimi, ho voluto dedicare queste righe all'Associazione Nazionale Carabinieri perché da quando mi occupo della memoria di Giorgio li incontro spesso a cerimonie e commemorazioni. Devo dire che ogni volta è un piacere vedere con quale compostezza e quale sincera commozione sostano dinanzi ad un monumento per i Caduti o ai piedi del Tricolore durante l'Alzabandiera. Poche associazioni hanno la sincera devozione dell'ANC e dei suoi sodali perciò, come già detto, ho desiderato spendere qualche riga del mio blog per permettere a tutti i miei giovani lettori di conoscere una realtà davvero degna di essere conosciuta.
Viva l'Italia, viva la Benemerita, onore all'Associazione Nazionale Carabinieri!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella