Carissimi amici dal "Cuore Alpino", a meno di una settimana dal 26 settembre, vengo a voi con questo post per ripercorrere una dolorosa vicenda che vede coinvolti me, la Vedova del CMCS Langella, Gigi, Luigi, Ida, gli iscritti alla Pagina Facebook "Noi che non dimentichiamo Giorgio Langella" e tutti quelli che hanno voluto bene a Giorgio. La vicenda in oggetto è la richiesta (lecita e legittima) di una via, piazza, corso, aula, sala, ... in memoria del Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella, Caduto in Missione di Pace a Kabul il 26 settembre 2006.
Come sapete, nonostante molteplici incontri avuti con il Sindaco Maurizio Paoletti ed i Comandanti del 2 Reggimento Alpini che si sono succeduti negli ultimi anni la nostra richiesta è stata gettata alle ortiche.
Tutto ebbe inizio con il Colonnello Fabrizio Recchi che, in modo deciso e risoluto, andò a Boves per parlare con il Sindaco ed esprimere il sostegno del Reggimento alla richiesta della Famiglia Langella. Recchi, però, purtroppo, poco dopo venne trasferito per un importante incarico al Ce.Si.Va. di Civitavecchia e gli subentrò il Colonnello Paolo Romanin che, seppur fra mille impegni, provò a portare avanti la trattativa iniziata dal suo predecessore. In due anni nulla di fatto; l'Amministrazione Comunale bovesana si è più volte palesata contraria alla richiesta adducendo una valanga di scuse e di giustificazioni a dir poco grottesche. Romanin ha lasciato il comando del 2 Reggimento Alpini al Tenente Colonnello Enrico Fontana che, seppur sensibile alla causa, non si è occupato della vicenda per via del suo impegno con il Reggimento in quel dell'Afghanistan. A lui è succeduto il Colonnello Marcello Orsi, attuale Comandante del Reggimento.
L'Amministrazione Comunale di Boves in questo 2019 ha deciso - dopo mille rinvii e numerose giustificazioni - di concedere la Cittadinanza Onoraria al 2 Reggimento Alpini di Cuneo e di "deporre alcune corone in memoria dei Caduti" ad una lapide posta su uno spartitraffico accanto a Chiesa Vecchia in cui sono ricordati tutti i Caduti del 2 Reggimento Alpini.
Quella mattina - turandomi in naso - ho partecipato, nonostante Francesca, vedova del Caduto Langella, abbia ritenuto opportuno non partecipare ad una deposizione quantomeno incoerente con quanto promesso nel corso degli incontri avuti in questi anni. Con me c'era il sig. Luigi Fabbiano, papà di Francesca e suocero di Giorgio. Ho partecipato nonostante non condivida assolutamente il 25 aprile e nonostante abbia ritenuto la cerimonia una sorta di "pulizia della coscienza" per metterci a tacere e dire di aver fatto quanto si poteva fare per la memoria del povero Giorgio. Per non dare il nostro "imprimatur" ad una simil commemorazione mi sono premurato di non rivolgere né il saluto né la parola tanto al Sindaco quanto al Comandante.
Il 2 Reggimento Alpini, visto il cammino fatto dai succitati colonnelli, avrebbe dovuto impegnarsi affinché Giorgio non si trovasse su una lapide con altri nomi ma avesse una intitolazione personale e peculiare. Oltretutto, e trovo giusto scriverlo, Francesca - in tutti gli incontri avuti - ha sempre detto che se il Comune di Boves avesse intitolato qualcosa si sarebbe sobbarcata l'intero ammontare della spesa. Noi che curiamo la Memoria Storica di Giorgio Langella non abbiamo mai voluto nulla da nessuno e abbiamo sempre fatto tutto in modo gratuito ed autofinanziato. Quindi la Giunta di Boves non ha neppure la scusa di non aver potuto far fronte alla cosa per motivi di carattere economico-finanziario.
Carissimi, vi ho voluto scrivere questo post a meno di 7 giorni dal 13esimo Anniversario della morte del CMCS Giorgio Langella perché sono deluso e addolorato dalla poca considerazione che le Autorità Civili e Militari hanno nei confronti di chi ha dato la vita per il servizio al Paese. Se girovagate nel web e scrivete "Caduti di Serie B" vedrete che ci sono altre persone e associazioni che lamentano più o meno le stesse cose. Il problema - e lo dico con estrema sincerità - è che quando si alza la voce per ottenere diritti e dignità Sindaci e Comandanti battono in ritirata come se venisse loro richiesta la luna.
Concludo questa mia pesante riflessione dicendovi che non ho nessuna intenzione di battere in ritirata perché sono nipote di un Ufficiale che ha servito la Patria, ha fatto la Guerra e non ha mai amato nulla più dell'Italia. Vivrò il resto della mia vita spendendomi affinché - in capo al mondo - conoscano la vita e la storia del Caporal Maggiore Capo Scelto Giorgio Langella. Volete impedirmelo? Uccidetemi!
Con affetto e profonda gratitudine per le oltre 200mila visualizzazioni che questo mio semplice Blog ha raggiunto grazie a voi vi saluto ma solo dopo avervi dato un sincero ed emozionato abbraccio.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella
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