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sabato 29 ottobre 2016

Desideri indossare una divisa? Rivolgiti al Centro Unico di Formazione

Carissimi, vengo a voi con questa mia per presentarvi una realtà bellissima che nasce con lo scopo ed il desiderio di aiutare i giovani che sognano e bramano di indossare una divisa.
Con questa lettera desidero parlarvi del Centro Unico di Formazione (C.U.F.) che è un luogo atto a riunire in una sola ed unica sede ogni tappa che serve per preparare i Concorsi per entrare nelle Forze Armate e nelle Forze dell'Ordine.
Presso il C.U.F. potrete trovare persone preparate, qualificate e competenti che vi accompagneranno in un percorso fatto di incontri formativi personalizzati, simulazioni di "test d'ingresso" per valutare le competenze, simulazioni di quiz, temi e colloqui orali.
All'interno della struttura formativa del C.U.F. verrete resi in grado di consolidare le vostre conoscenze, rafforzare le vostre lacune ed apprendere le cose che ancora non sapete.
Oltretutto, e questa è una cosa molto importante, verrete aiutati a comprendere le dinamiche delle prove psico-attitudinali, delle prove fisico-atletiche e verrete sostenuti nell'acquisizione di certificazioni di conformità ai parametri antropometrici previsti dai bandi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.
Fare tutto questo da soli non è facile perché ci sono una marea di tecnicismi e di adempimenti burocratici che fanno girare la testa ma il Centro Unico di Formazione rende tutto questo più semplice e decisamente possibile. Volete sapere come? Chiamate lo 800 19 17 75.
Vi risponderà la Sede di Casapulla sita in Via Nazionale Appia numero 5.
Carissimi, nella speranza di avervi dato informazioni utili per il vostro futuro vi auguro ogni bene e vi mando un affettuoso abbraccio.
Elia

martedì 11 ottobre 2016

Progetto di Solidarietà per il Santo Natale 2016

Carissimi, questo pomeriggio mi sono messo a contare e dividere le offerte che mi sono state consegnate in questo ultimo periodo per portare avanti le opere di carità in memoria del nostro amato Giorgio.
Con grande stupore ho potuto vedere che dal 20 maggio 2016 (giorno nel quale i Frati Cappuccini del Corno d'Africa hanno ricevuto i nostri €uro 120,00) ad oggi abbiamo raccolto €uro 118,85 per continuare a dare un futuro ai bimbi che la Provvidenza ha voluto affidare alle cure dei figli di san Francesco.
Tra un paio di mesi sarà Natale e, anche quest'anno, come è ormai consuetudine per "Noi che non dimentichiamo Giorgio Langella", intendo fare un versamento ai bimbi dell'Africa per far sì che l'amore di Giorgio continui a vivere per sempre con azioni concrete che possano dare un sorriso ai bambini che egli tanto amava.
Purtroppo, come tutti sappiamo, nel 2006 i terroristi islamici hanno precluso al nostro Giorgio la possibilità di fare un figlio con sua moglie Francesca. Eppure Giorgio avrebbe tanto voluto farsi una famiglia per poter spendere il tanto amore che il Signore aveva messo nel suo cuore.
Giorgio purtroppo è volato in Cielo troppo presto e non ha potuto realizzare il suo sogno. Sua moglie Francesca, però, non ha mai smesso di farlo vivere in atti di concreta generosità rivolti in special modo ai bambini.
Questo a qualcuno potrebbe sembrare retorico ma come si fa a dire che "la vita non è tolta ma trasformata" se dopo la dipartita di una persona ci si dimentica di lei e si mette fine a ciò in cui credeva?
Gesù prima di lasciare questo mondo e ricongiungersi al Padre ci ha chiesto una cosa sola: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi". (Cfr. Giovanni 15, 12) A questo comandamento io credo fermamente ed intendo onorarlo portando nel mondo il cuore di Giorgio che - da buon Alpino - metteva gli interessi dei più deboli dinanzi ai suoi.
Carissimi, i Cappuccini riferiscono che in Benin uno dei problemi più gravi è la massiccia presenza della malaria che colpisce tutti ma soprattutto i bambini a causa della malnutrizione e dunque della debolezza del loro fisico. Purtroppo di malaria si muore ancora perché, pur essendo curabile, non tutti hanno i mezzi economici necessari per poterlo fare.
Per questo motivo, il prossimo Natale 2016, in memoria di Giorgio, io e Francesca abbiamo deciso di sostenere il Progetto “Kit malaria” mediante il quale con l’offerta di €30,00 potremo contribuire ad acquistare tutto ciò che occorre per curare gli effetti della malaria.
Se qualcuno di voi desidera contribuire a dare una mano ai bambini del Benin mi mandi una mail al seguente indirizzo: ocnss.cn@gmail.com.
Nel ringraziarvi per il tempo dedicato alla lettura di questa lettera vi auguro ogni bene e vi garantisco il personale ricordo nella preghiera.
Elia

lunedì 3 ottobre 2016

Nuovo dispetto alla Tomba del Caduto Langella

Carissimi, purtroppo nella giornata di venerdì la suocera del Caduto Langella  mi ha comunicato un fatto spiacevole - e consentitemi vile e spregevole - perpetrato alla Tomba del Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella, Caduto il 26 settembre 2006 a Kabul durante una Missione di Pace.
Di seguito condivido con voi la lettera che ho inviato sabato al Sindaco del Comune di Boves per renderLo edotto della questione.
Egregio Avvocato Paoletti, vengo a Lei con questo mio in primo luogo per ringraziarla della sua presenza alle Celebrazioni in memoria del Caduto Langella. 
La presenza reale e silenziosa dell'Amministrazione Comunale è stata per noi una boccata di ossigeno in una Nazione che troppo spesso tende a dimenticare chi ha fatto il suo dovere ed è morto nell'adempimento di esso.
In secondo luogo, purtroppo, le devo dire che ieri la Signora Ida, suocera del Caduto Langella, mi ha comunicato l'ennesimo atto di vilipendio perpetrato alla tomba del suddetto Caduto dell'Esercito.
In data 26 settembre - come Lei ben ricorderà - il 2 Reggimento Alpini ha deposto un bel mazzo di fiori sulla tomba del Caduto per dimostrare e testimoniare l'affetto di tutta la Caserma.
In data 27 settembre, al mattino, la signora Ida (come ogni giorno) è andata al cimitero per pulire la tomba e curare i fiori. Al suo arrivo ha trovato l'involucro dei fiori tutto ciancicato e i fiori buttati e sparpagliati sul retro della tomba. 
Come ben ricorderà nel 2014 (durante le festività natalizie) qualcuno aveva già bruciato il cordolo della targa apposto sulla tomba e aveva già asportato (o meglio dire rubato) un angioletto di ceramica che la vedova di Giorgio aveva apposto sulla tomba del suo amato marito.
Questi atti iniziano a destare il sospetto che qualcuno si diverta a vilipendere la tomba del Caduto Langella perché una volta può essere una casualità ma la seconda volta diventa perseverazione volontaria. 
Ho voluto comunicarLe questa cosa in quanto sono certo che Lei provvederà a compiere i dovuti passi istituzionali per mettere fine a questo disgustoso comportamento lesivo della dignità di un defunto e - mi consenta - dell'Esercito Italiano.
In attesa di suo cortese riscontro porgo ossequiosi saluti.
Andrea Elia Rovera 
Responsabile della Memoria Storica 
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella
In data odierna, lunedì 03 ottobre 2016, il Sindaco di Boves mi ha risposto:
Egregio Signor Rovera, inoltro la Sua segnalazione al nostro Corpo di Polizia Locale.
Non ho dubbi che si tratti di atti di vilipendio finalizzati alla persona; ne sono avvenuti anche per altri due giovani deceduti, con il furto di piccoli ricordi che i famigliari avevano apposto. Ho chiesto ai famigliari di sporgere le relative denunce per far si che vi sia una traccia di ciò che avvenuto. 
Si tratta di comportamenti inqualificabili e che offendono e feriscono tutti. 
Ho già chiesto ai nostri Agenti di intensificare i controlli ma non è semplice acciuffare questi disgraziati e delinquenti che ovviamente agiscono quando sono certi di non essere visti. 
Sappia che faremo il possibile per stroncare questo comportamento vergognoso. 
Cordialità.
Maurizio Paoletti
Sindaco di Boves
Carissimi, spero vivamente che questi "disgraziati" e "delinquenti" vengano presi e puniti come meritano perché chi non rispetta i morti non merita né tolleranza né clemenza.
In attesa di potervi dare notizie più liete vi saluto e vi ringrazio.
Un abbraccio, Andrea Elia Rovera.