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lunedì 25 novembre 2019

Un'eccellenza chiamata N.O.R.M.

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", molti di voi mi hanno chiesto di parlare del Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri e del loro servizio h24 svolto in gazzella.
Il N.O.R.M. dell'Arma dei Carabinieri è l'insieme di militari che opera sul territorio a tutela e protezione del Cittadino.
Ogni gazzella del N.O.R.M. pattuglia una zona ben precisa e - in coordinamento con le altre gazzelle - svolge controlli sistematici di polizia atti a prevenire il crimine ed i reati. In una realtà come quella di Milano il N.O.R.M. svolge una media di 50 interventi a turno (6 ore) quindi si parla di circa 200 interventi ogni 24 ore.
Il N.O.R.M. è un reparto di pronto intervento. L'impiego delle gazzelle che vengono dispiegate quotidianamente è diretto a far fronte alle necessità del Cittadino che si rivolge al 112. In più il Radiomobile espleta un'azione di pattugliamento e prevenzione nell'ambito di un piano di controllo coordinato del territorio con le Questure (e le altre forze di polizia) atto ad impedire che i reati vengano commessi.
Giornalmente quindi viene garantita una sorveglianza pressoché totale dell'area che il N.O.R.M. ha in pertinenza. I militari vengono impiegati sulla strada per osservare il territorio, notare eventuali comportamenti illeciti e rendicontare al Comando Provinciale quelle che sono le zone di maggiori criticità e di maggior concentrazione delinquenziale.
Quando si vede una gazzella sostare in aree apparentemente tranquille e/o di bassa affluenza, in realtà, ci si trova dinanzi a due Carabinieri che controllano lo scorrere delle autovetture e monitorano il flusso in determinate ore ed in determinati giorni. Questo tipo di controlli avviene per pianificare in modo efficiente ed efficace ciò che conosciamo più comunemente come "controllo di polizia stradale".
Il Codice della Strada, infatti, è lungo, articolato e cavilloso. I Carabinieri, per farlo rispettare al meglio, cercano di individuare i luoghi più indicati per i controlli e le aree dove è più facile trovare contravventori e "furbetti" della strada.
Nelle piccole città è più facile vedere le gazzelle appostate nei pressi della stazione ferroviaria, di pompe di benzina su strade provinciali, di aree di sosta per camper e caravan, e di luoghi frequentati da autotrasportatori e mezzi pesanti.
Questo ha una spiegazione pressoché logica. Nelle adiacenze delle stazioni ferroviarie è più facile che ci siano incontri fugaci fra spacciatori ed assuntori. Sulle strade provinciali ad alta frequentazione è più facile che vi siano prostitute, auto ad alta velocità, ... Nelle aree di sosta per camper e caravan è più facile trovare soggetti interessati al furto sui mezzi e/o camperisti che svuotano le "acque nere" in modo non conforme alle normative vigenti. In piazzole dove sostano camion, pullman e altri mezzi costosi è altresì importante che i Carabinieri girino per far da deterrente a quanti - complice la notte - credono di poter rubare il carburante dai serbatoi mentre l'autotrasportatore dorme e così via.
Il servizio di pronto intervento quindi non risponde sempre alle chiamate che i cittadini fanno al 112. Molto spesso gli interventi di pattugliamento attenti e mirati dei Carabinieri del N.O.R.M. fanno sì che il cittadino non abbia bisogno di dover chiamare il 112. Sono moltissime le zone delle nostre città che sono diventate sicure grazie al lavoro metodico e costante delle gazzelle del Radiomobile che - con la loro sola presenza - hanno "disturbato" i malfattori convincendoli a desistere dalla condotta criminosa.
Ovviamente non è tutto semplice come ve lo sto descrivendo.  Non di rado capita di imbattersi - soprattutto in orario notturno - in soggetti in stato di forte ebbrezza che "danno di matto" prendendo la strada pubblica per una pista di rally. Quando i Carabinieri del Radiomobile li beccano alla guida procedono con il famoso "test del palloncino". Una volta accertata l'alta concentrazione di tasso alcolemico nel sangue - calmano il soggetto e - dopo qualche minuto - ripetono l'esame per vedere se il tasso rilevato in prima battuta si è attenuato, stabilizzato o affievolito. Spesso, troppo spesso, il soggetto in questione inveisce contro i militari e a volte li aggredisce anche fisicamente. Capite tutti che spesso questo avviene in aree cittadine extraurbane e quindi i cittadini non sono al corrente del controllo effettuato. Qui torno a dire quello che dico sempre. Il fatto che non vediamo i Carabinieri fare controlli di questo tipo non significa che non vengano fatti. I militari dell'Arma non mettono i manifesti per vantarsi di quello che fanno; lo fanno e basta.
I Carabinieri del N.O.R.M. sono soprattutto quegli angeli in uniforme che intervengono quando qualche uomo (indegno di esser definito tale) picchia, maltratta ed aggredisce una donna. I militari del Radiomobile sono quegli eroi silenziosi che entrano nelle case delle donne maltrattate per prestare loro un primo soccorso ed avviare l'iter di protezione della donna in stato di difficoltà psico-fisica.
I Carabinieri del N.O.R.M., in coordinamento con i loro colleghi delle Stazioni, sono quegli angeli custodi che entrano in punta di piedi nella vita di queste donne per convincerle a riprendersi in mano la libertà e la serenità di cui ogni essere umano non può essere privato.
Le donne vittime di violenza soccorse dai Carabinieri hanno tutte ben impressa nella memoria la domanda che il militare in turno ha fatto loro: "Signora, da quanto tempo succede? Da quanto tempo?". Ricordano che - un po' per paura e un po' per amore - la loro risposta è stata evasiva e quasi giustificativa del loro carnefice. Ma ricordano le parole amorevoli e rassicuranti del Carabiniere: "Ricordi che l'amore non è violenza. Non deve permettere a nessuno di alzarle le mani. L'amore non si dimostra con le botte. Lo denunci. Ci permetta di aiutarla e di assicurare il suo aguzzino alla giustizia".
Bene, nella giornata dedicata alle Donne Vittime di Violenza, ho voluto fare il mio piccolo ma sincero encomio ai Carabinieri del Nucleo Operativo Radio Mobile che ho più volte visto in televisione a seguito di testimonianze di donne che - dopo essersi rivolte a loro - hanno riottenuto una vita serena e spensierata.
A quegli angeli dal cappello fiammante, a quegli eroi dalle braghe rigate di rosso, a quegli uomini con gli stivaloni va il mio più devoto ed accorato GRAZIE per ciò che fanno a tutela dei cittadini, dei deboli e dei senza voce.
L'Italia è una grande Nazione e lo è per la presenza di questi Angeli chiamati Carabinieri!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

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