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domenica 15 novembre 2020

Antimilitaristi "prendono in giro" la Folgore ed El-Alamein

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", quest'oggi mi è stato segnalato un articolo dal sapore assolutamente vergognoso pubblicato da un sito web chiamato "Umanità Nova".

L'autore dell'articolo ha intervistato un "compagno" della Federazione Anarchica Livornese che - bello orgoglioso - ha detto: "In città è presente l’Accademia Navale e, in generale, la presenza della Marina Militare è molto forte; abbiamo il comando della Brigata “Folgore” dei paracadutisti utilizzata in gran parte dei teatri di guerra in cui è coinvolto lo Stato Italiano, dunque ha un’importanza centrale nelle politiche di guerra e neocoloniali del Governo Italiano oltre ad essere notoriamente caratterizzata da uno spirito identitario fascista e nostalgico, il che ha un’incidenza particolare nel contesto cittadino ed ha dato origine a più riprese a conflitti, scontri con la popolazione ed a molti episodi di contestazione; abbiamo poi nel territorio tra Pisa e Livorno la Base Militare di Camp Darby che è tra le più grandi strutture militari USA presenti in Europa, una base utilizzata tuttora come centro logistico per inviare materiale bellico nei vari teatri di guerra, particolarmente nell’area del Mediterraneo e del Medio Oriente, soprattutto tramite l’utilizzo del Porto di Livorno

La Brigata “Folgore” aveva dato vita ad una serie di manifestazioni pubbliche di commemorazione della Battaglia di El-Alamein. Mi spiego meglio: la commemorazione della battaglia di El-Alamein è, in generale, un momento identitario per la Brigata “Folgore”: una battaglia combattuta dalla Brigata a fianco dei nazisti – tra l’altro persa – e che la Brigata celebrava in forma più o meno privata, con la presenza più o meno fissa di reduci – cosa questa che, per ovvi motivi anagrafici, si sta riducendo di anno in anno. Poi, ad un certo punto, ha cominciato a spostarla all’interno della città".

A questo punto il baldo intervistatore - credendosi simpatico - dice: "Evidentemente non sono superstiziosi, visto che celebrano una sconfitta...". Ed il "compagno" anarchico fa eco: "Infatti li abbiamo presi un po’ in giro anche per questo, con un po’ di slogan e striscioni ironici sul tema… in realtà però quello che celebrano è la collaborazione con il nazismo, l’identità fascista e nostalgica di cui si diceva prima. In questo contesto siamo riusciti a sollecitare tra il 2010 ed il 2013 l’organizzazione di numerose iniziative di opposizione, che hanno visto insieme numerose realtà e sono state partecipate da migliaia di persone, i cui punti nodali era sicuramente l’antifascismo, l’opposizione a questa celebrazione nostalgica, ma più in generale l’antimilitarismo, dal momento che, come si diceva prima, la “Folgore” rappresenta l’emblema delle missioni militari italiane all’estero, quindi contro le spese militari che fagocitano parassitariamente risorse che potrebbero avere destinazioni decisamente migliori a favore della maggioranza della popolazione. Manifestazioni non anarchiche specificatamente ma, come dicevamo, di ampio respiro e che noi abbiamo spinto il più possibile; iniziative che, alla fine, hanno costretto a tutt’oggi la “Folgore” a ripiegare nel chiuso delle caserme il loro momento di autocelebrazione identitaria". (Intervista completa qui)

Vi garantisco che a leggere queste cose mi sono venuti i conati di vomito. Innanzitutto mi chiedo come sia possibile  anche solo pensare di prendere in giro i Reduci di una Battaglia che ha visto morti e feriti. A che titolo questi signori possono permettersi di mancare di rispetto alla Brigata Paracadutisti "Folgore"? Quali titoli e meriti hanno per ritenersi migliori e/o superiori dei Parà?

Ma, la cosa che mi ha maggiormente innervosito e contrariato è stata l'affermazione secondo cui la "Folgore" si sarebbe sentita costretta a ripiegare nel chiuso delle caserme a seguito delle manifestazioni degli antimilitaristi. Stiamo scherzando?

La "Folgore" non ha mai indietreggiato dinanzi a nessuno e, proprio parlando di El-Alamein, bisogna ricordare che "il Primo Ministro inglese; Winston Churchill, al termine della battaglia, nell'annunciarne la fine alla Camera dei Comuni, disse: Bisogna davvero inchinarsi dinanzi ai resti di quelli che furono i Leoni della Folgore". (Santo Pelliccia, 70 anniversario della Battaglia di El Alamein, 09 ottobre 2012, Maddaloni, Caserta)

Chi parla in questo modo della "Folgore" non solo non ha capito di cosa sta parlando ma dimostra di essere in malafede perché, come dice il Generale di Brigata Rodolfo Sganga: "quando si vede la Folgore in azione - seppur con i suoi limiti - si rimane ammirati dalla qualità degli uomini e delle donne che servono la nostra amata Patria".

Questo modo di vilipendere e dileggiare chi non collima appieno con il nostro modo di pensare non è solo maleducato ma anche vergognoso. Quando si parla della Brigata più organizzata, operativa ed autonoma della Forza Armata bisogna avere rispetto. Non vi nascondo - e chi di voi mi conosce lo sa - che quando scrivo dei Parà lo faccio sempre in punta di piedi e mi inoltro nelle argomentazioni con tutto il tatto ed il garbo possibili. Ho sempre paura di sbagliare, sminuire o dire inesattezze e mi documento parecchio prima di postare qualcosa. Vedere che, invece, ci sono persone che parlano di El-Alamein e della Folgore con questa leggerezza e maleducazione mi fa salire il sangue al cervello.

Carissimi, scusate per questo Post molto atipico per questo Blog ma non potevo far passare la cosa sotto traccia e non potevo assolutamente tacere dinanzi all'ignoranza.

"Mancò la fortuna ma non il valore!".

Andrea Elia Rovera

Responsabile della Memoria Storica del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

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