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domenica 29 novembre 2015

Rosario per i Caduti del Doi in Terra Afghana

Carissimi, in questa prima domenica di Avvento - che cade nel mese tradizionalmente dedicato ai defunti - ho voluto organizzare un momento di preghiera al Camposanto, luogo del riposo dei fratelli che sono andati avanti, per rinnovare la fede nel Cristo, morto, sepolto e risorto per la nostra salvezza.
Anche i corpi mortali si risveglieranno nell'ultimo giorno e coloro che si sono addormentati nel Signore saranno associati a lui nel trionfo sulla morte.
Ringrazio tutti quelli che hanno voluto partecipare.

In modo particolare mi sia concesso un saluto ed un ringraziamento
al Colonnello Paolo Romanin, Comandante del 2 Reggimento Alpini,
al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Boves,
al Gran Priore dei Cavalieri Templari di San Gabriele Arcangelo,
a Massimiliano del Gruppo Cvm Cuneo,
alle Associazioni Combattentistiche e d'Arma.

Con la certezza che la morte non è la fine di tutto ma solo l'inizio eleviamo al Padre la nostra preghiera unanime di suffragio e di benedizione.



Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Nel PRIMO MISTERO contempliamo
GESU' che AGONIZZA NEL GETSEMANI
Vangelo secondo Matteo (26, 36-39)
Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: "Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare". E, prese con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. Disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me". E, avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!".

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua, riposino in pace. Amen.

Preghiamo: Dio, Padre misericordioso, tu ci doni la certezza che nei fedeli defunti si compie il mistero del tuo Figlio morto e risorto; per questa fede che noi professiamo concedi al Capitano Manuel Fiorito che è addormentato in Cristo di risvegliarsi con lui nella gioia della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore. Amen.


Nel SECONDO MISTERO contempliamo
GESU' che MUORE IN CROCE

Vangelo secondo Luca (23,44-46)
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua, riposino in pace. Amen.

Preghiamo: O Dio, tu sei l’amore che perdona: accogli nella tua casa il Maresciallo Capo Luca Polsinelli e il Caporal Maggiore Giuseppe Orlando che sono passati a te da questo mondo; e poiché in te hanno sperato e creduto, dona loro la felicità senza fine.
Per Cristo nostro Signore. Amen.


Nel TERZO MISTERO contempliamo
GESU' che VIENE SEPOLTO

Vangelo secondo Matteo (27,59-61)
Giuseppe di Arimatea, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Maria.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua, riposino in pace. Amen.

Preghiamo; Accogli, o Padre di misericordia, il Caporal Maggiore Capo Scelto Giorgio Langella che non è più visibilmente tra noi; lui che ha ascoltato con cuore vigile la chiamata del Salvatore, possa entrare preparato all’eterno convito di Cristo, tuo Figlio, nostro Signore che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Nel QUARTO MISTERO contempliamo
GESU' che RISORGE DA MORTE

Vangelo secondo Matteo (28, 5-8)
L'angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto». Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua, riposino in pace. Amen.

Preghiamo: Padre, che ci hai resi participi del mistero del Cristo crocifisso e risorto per la nostra salvezza, fa che il Caporal Maggiore Vincenzo Cardella, liberato dai vincoli della morte, sia unito alla comunità dei santi nella pasqua eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen.


Nel QUINTO MISTERO contempliamo
GESU' che ASCENDE AL CIELO

Vangelo secondo Giovanni (14, 1-5)
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua, riposino in pace. Amen.

Preghiamo: O Dio, eterno Padre di ogni consolazione e di ogni speranza, concedi al Caporal Maggiore Tiziano Chierotti di ascoltare con gioia nell’ultimo giorno una parola di liberazione e di pace e di avere un posto e un premio tra le creature eternamente felici.
Per Cristo nostro Signore. Amen.


A conclusione di questo Santo Rosario anziché recitare la consueta Salve Regina abbiamo recitato la Preghiera dell'Alpino ricordando con affetto e con rispetto i nostri fratelli del 2 Reggimento che hanno perso la vita durate le Missioni Internazionali di Pace in Terra Afghana.

PREGHIERA DELL'ALPINO

Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai,
su ogni balza delle Alpi ove la provvidenza
ci ha posto a baluardo fedele delle nostre
contrade, noi, purificati dal dovere
pericolosamente compiuto,
eleviamo l'animo a Te, o Signore, che proteggi
le nostre mamme, le nostre spose,
i nostri figli e fratelli lontani, e
ci aiuti ad essere degni delle glorie
dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,
salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della
tormenta, dall'impeto della valanga,
fa che il nostro piede posi sicuro
sulle creste vertiginose, su le diritte pareti,
oltre i crepacci insidiosi,
rendi forti le nostre armi contro chiunque
minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera,
la nostra millenaria civiltà cristiana.
E Tu, Madre di Dio, candida più della neve,
Tu che hai conosciuto e raccolto
ogni sofferenza e ogni sacrificio
di tutti gli Alpini caduti,
tu che conosci e raccogli ogni anelito
e ogni speranza
di tutti gli Alpini vivi ed in armi.
Tu benedici e sorridi ai nostri Battaglioni
e ai nostri Gruppi.
Così sia.

Carissimi, ho voluto condividere sul Blog la traccia del Rosario che abbiamo recitato oggi cosicché anche voi possiate recitarlo nelle vostre case.
Un abbraccio.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

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