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lunedì 4 maggio 2020

Covid-19: Discorso del Generale Salvatore Farina per i 159 anni dell'Esercito e Solidarietà dei Parà

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", quest'anno purtroppo non abbiamo potuto prender parte alle cerimonie e alle parate del 4 maggio; in questa giornata, infatti, ogni anno ci troviamo nelle caserme della nostra Penisola per ricordare la Fondazione dell'Esercito avvenuta il 04 maggio 1861.
Da 159 anni l'Esercito Italiano rende grande la nostra Nazione e le dà quella porzione di dignità di cui ha bisogno.
Per via della pandemia da Covid-19, però, quest'anno non ci siamo potuti ammassare per rendere onore alle Divisioni, alle Brigate, ai Reggimenti, ai Battaglioni, alle Compagnie, ai Plotoni e a tutte le realtà che compongono con spirito di servizio ed abnegazione la nostra preziosa Forza Armata.
Per via del virus non abbiamo potuto veder sfilare le Bandiere di Guerra, i Vessilli, i Gonfaloni e tutte quelle Medaglie conquistate sul campo da uomini e donne animati dal solo Amor di Patria.
Non abbiamo potuto onorare con il silenzio e la deferenza necessarie i nomi dei Caduti della Forza Armata primo fra tutti - per quel che mi riguarda - il Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella, Caduto in una Missione I.S.A.F. a Kabul nel 2006.
Il Covid-19 ci ha impedito di ammassarci ma non di stringerci con il cuore e con la mente agli uomini e alle donne del Comparto Difesa che oggi festeggiano - seppur sommessamente - il 159 compleanno dell'Istituzione Militare alla quale appartengono in virtù del Giuramento fatto.
Quest'anno le cose sono un po' diverse nell'aspetto logistico ma nell'ideale e nell'impegno nulla è cambiato. L'Esercito Italiano continua ad esserci, operare ed agire proprio come nel 1861. Anzi, spero nessuno se ne voglia, meglio di allora perché nel frattempo la Forza Armata si è arricchita di maggiori competenze, capacità tecniche, conoscenze specifiche e si è dotata di tutti i ritrovati tecnologici utili a garantire un intervento sempre pulito, preciso ed efficace.
Il Generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, "papà" di tutti i soldati in servizio, ha voluto raggiungere i "suoi ragazzi" con un video-messaggio, nel quale questa mattina, ha detto:
"Il 159esimo Anniversario dell'Esercito Italiano ricade quest'anno, in un periodo di drammatica emergenza e di profonde difficoltà per la Comunità Internazionale, per il nostro Paese e per ciascuno di noi. Onoreremo questa giornata nel modo più giusto e più consono, cioè, compiendo al meglio il nostro dovere come sempre abbiamo fatto. In questo frangente di estrema necessità operiamo al fianco delle altre Istituzioni dello Stato, delle Forze Armate, di Polizia, della Protezione Civile, in piena sinergia ed unità d'intenti. Siamo presenti in tutte le Regioni del Paese a contribuire nei settori della sicurezza, della sanità e dei settori logistici. E' un grande sforzo che è frutto dell'impegno dei soldati di oggi ma anche dell'eredità trasmessaci dai soldati di ieri che - con il sudore ed il sangue - hanno contribuito a difendere e rendere più sicura la nostra Patria. Ai Caduti di ogni epoca e luogo va il nostro più commosso saluto; essi ci hanno trasmesso i più alti valori di Altruismo, Responsabilità, Amor di Patria, Sacrificio e Responsabilità che sono poi racchiusi nei colori della nostra Bandiera di Guerra. E' noto come le nostre Missioni richiedano sacrifici e rinunce; a questo oggi si aggiunge anche l'umana sofferenza per la perdita di tante vite umane che affligge il nostro Paese. A tutti coloro che non ce l'hanno fatta va il nostro commosso pensiero; ai loro famigliari il nostro affettuoso abbraccio. Infine rivolgo un caloroso saluto a tutti gli Italiani: a loro dico che noi soldati, uomini e donne dell'Esercito, siamo veramente orgogliosi di servire il nostro Paese. L'Esercito c'è oggi, c'è stato in passato, e ci sarà sempre, per voi e insieme a voi. Viva l'Esercito Italiano, viva l'Italia!". (Per il discorso integrale cliccare qui)
Parole belle, sentite e commoventi. Parole di un Comandante che non ha bisogno di presentazioni e che ama davvero tutti i suoi soldati. Parole di un Generale che, nell'adempimento del dovere, è stato  positivizzato al Covid-19 e ha combattuto - come tutti - la sua battaglia per la vita.
Ma, prima di concludere, voglio parlarvi di quello che hanno fatto la Brigata Paracadutisti "Folgore" e l'Accademia Militare di Modena per aiutare in modo concreto e altruistico il Popolo Italiano che è in lotta contro un virus invisibile e letale.

  • La Brigata Paracadutisti "Folgore", di cui il Generale di Brigata Beniamino Vergori è il Comandante, il 30 aprile scorso, ha donato circa 10mila euro all'Ospedale di Livorno. L'imponente cifra è frutto di una raccolta volontaria e spontanea che il Comando Brigata, il 187 Reggimento Paracadutisti e il Reparto Comando e Supporti Tattici (unitamente alle loro famiglie) ha voluto fare per aiutare l'ospedale della città nella quale opera, si addestra e vive. Alla donazione il Generale Vergori ha voluto allegare un suo personale messaggio che - in pieno stile "Folgore" - recitava così: “La Brigata Paracadutisti Folgore è orgogliosa e felice di poter dimostrare, con un piccolo gesto, la sua vicinanza all’azienda sanitaria della città che la ospita. Questa donazione è espressione, volontaria e sentita, di tutti i paracadutisti e delle loro famiglie, a sostegno del personale sanitario impegnato a fronteggiare l’emergenza”. (Per la notizia completa cliccare qui)
  • L'Accademia Militare di Modena, nella persona del suo Comandante, Generale di Brigata Rodolfo Sganga, ha lanciato una Raccolta Fondi per aiutare il Policlinico Universitario di Modena, città che ospita la celebre e storica Scuola Ufficiali dell'Esercito. Il 20 marzo scorso, il Generale Sganga, ha dato origine ad una "Challenge di solidarietà" con un semplice ed essenziale post, in pieno stile Folgore: "Buongiorno a tutti. Questo periodo di emergenza ci offre la possibilità di renderci utili, supportando come possiamo chi adesso è in prima linea. Noi in Accademia Militare ci siamo mobilitati a favore del Policlinico di Modena che sta affrontando con grande professionalità e impegno assoluto una situazione difficilissima. Se vuoi essere dei nostri sei il benvenuto!".
Carissimi amici e lettori, ancora una volta possiamo constatare come il mondo militare - ed in particolar modo il mondo dei Parà - sia sempre in prima linea quando c'è da aiutare qualcuno. I nostri soldati sono sempre pronti a rimboccarsi le maniche e a "farsi in quattro" quando c'è bisogno di immolarsi per la Patria e la Popolazione.
Questo è, deve essere, e sarà il 4 maggio. L'Esercito Italiano è - prima di tutto - a servizio dei Cittadini: mai dimenticarcelo!
Colgo l'occasione per ringraziare uno ad uno tutti i nostri militari e far loro i miei più accorati auguri in questa importante ricorrenza.
Viva l'Esercito, viva l'Italia, onore ai Caduti!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

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