Carissimi amici dal "Cuore Alpino", ho appreso dal TG1 che oggi, 17 maggio, è la Giornata Internazionale contro l'Omofobia.
Con mio grande stupore ho dovuto prender atto che le più alte cariche dello Stato si sono prodigate in messaggi, dichiarazioni, ecc... relative a questo tema. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la sua solita impassibilità ed inespressibilità, ha scritto: "La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana.
Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale.
È compito dello Stato garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive. Perché ciò sia possibile,tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé. La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone è strettamente connessa all’attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri.
Operare per una società libera e matura, basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle persone, significa non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale". (Dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella leggibile qui)
Di queste parole, come avrete notato, ho evidenziato in rosso una frase che mi ha lasciato molto perplesso: "E' compito dello Stato garantire la promozione dell'individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive". Ah sì? E dov'è lo Stato quando ad essere discriminate sono le Famiglie composte da papà, mamma e bambini?
Proprio oggi, girovagando su Facebook ho letto il post di una mamma che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi e che vi cito: "Non voglio far parte del gregge che discute e litiga per i soldi spesi per sta [Silvia Romano]... io penso solo agli italiani che vivono durante questa situazione di merda grazie a due panettoni e della pasta e con i figli in casa... 4 milioni in tasca ai terroristi invece che agli italiani".
Anche questa volta ho sottolineato una frase in rosso: "italiani che vivono durante questa situazione di merda grazie a due panettoni e della pasta e con i figli in casa". Ci sono papà e mamme che faticano a sfamare i propri figli. Ci sono papà e mamme che faticano a pagare le rette degli asili. Ci sono papà e mamme che si levano il cibo di bocca per darlo ai loro figli. Lo Stato che fa per questi papà e queste mamme? Ve lo dico io: niente!
Ma proseguiamo. Non poteva mancare il messaggio demagogico e scontato di Giuseppe Conte che ha scritto: "La Giornata internazionale contro l’omofobia non è una semplice ricorrenza, un’occasione celebrativa. Deve essere anche un momento di riflessione per tutti e, in particolare, per chi riveste ruoli istituzionali ad attivarsi per favorire l’inclusione e il rispetto delle persone.
Come ha ricordato oggi il Presidente Mattarella le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana. Queste discriminazioni sono contrarie alla Costituzione perché calpestano il valore fondamentale della dignità della persona e il principio di uguaglianza e si alimentano di pregiudizi che celano arretratezza culturale.
Per questo il mio invito a tutte le forze politiche perché possano convergere su una legge contro l’omofobia che punti anche a una robusta azione di formazione culturale: la violenza è un problema culturale e una responsabilità sociale". (Dichiarazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte leggibile qui)
Pure di questo messaggio ho voluto sottolineare una frase che trovo assolutamente fuori luogo: "il mio invito a tutte le forze politiche perché possano convergere su una legge contro l'omofobia che punti anche a una robusta azione di formazione culturale".
Conte, essendo un giurista, dovrebbe sapere che il Parlamento e i Gruppi Politici facenti parte l'emiciclo parlamentare devono poter essere liberi - e non vincolati - a fare qualsivoglia legge. All'interno del Parlamento, d'altronde, ci sono Parlamentari Cattolici, Evangelici ed Ortodossi che non sono molto concordi con le teorie del Gender tanto care a Mattarella e Conte.
Faccio presente, ad esempio, che il Pastore Protestante Eddie Calo, ieri, 16 maggio 2020, pubblicava sul suo Profilo Facebook: "Così DIO creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina. (Genesi 1:27)
Li creò maschio e Femmina, li benedisse e diede loro il nome di uomo, nel giorno in cui furono creati. (Genesi 5:2)
Pur di fare proselitismo molte religioni oggi acconsentono il rapporto omosessuale fino addirittura a permettere le nozze gay. Tutto questo non viene da Dio. Anzi il Signore riprova queste cose, ma la nuova cultura religione, il potere diabolico che governa la Terra, sta pervertendo tutto ciò che il Signore ha rivelato all'uomo ed ha ad egli comandato!
Non lasciamoci sedurre Dio non acconsente all'omosessualità e non permetterà loro l'accesso nel Regno dei Cieli per la salvezza eterna (1 Corinzi 6:9-10)". (Dichiarazione del Pastore Eddie Calo leggibile qui)
Ora qualcuno mi dirà che la frase che ho evidenziato in rosso è in netto contrasto con la laicità dello Stato ma dico subito che un Parlamentare Cristiano non può essere obbligato ad abiurare la propria Fede in virtù di una laicità imposta e non condivisa.
Ovviamente, per dovere di cronaca, non potevo non citare le parole della Parlamentare Monica Cirinnà, che - come tutti sappiamo - è nemica del Vangelo e della Famiglia che vede come un'istituzione medievale. Ecco le sue parole: "Oggi é la Giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia. Pochi giorni fa Ilga Europe ha diffuso la Rainbow Map per il 2020. Tristemente, l’Italia è scesa ulteriormente nella classifica dell’inclusione e del rispetto per le persone LGBT+: eravamo al 34*, siamo ora al 35* posto sui 49 stati membri del Consiglio d’Europa.
Episodi di intolleranza e violenza (fisica e verbale) sono ancora all’ordine del giorno, e anche a livello legislativo sono troppi i passi da fare sulla strada dell’eguaglianza. Certo, aumentano le denunce e cresce l’indignazione nella popolazione, segno che negli ultimi anni è cresciuta la conoscenza, e sono diminuiti i pregiudizi. Ma c’è molto di cui preoccuparsi, e l’emergenza sanitaria ha ulteriormente aggravato le disuguaglianze e le vulnerabilità sofferte da tante persone LGBT+, specie giovani, dalle persone trans e dalle famiglie arcobaleno. Per questo, è necessario fare uno scatto in avanti, con coraggio e verità, e questo vale anzitutto per il Partito democratico. Promuovere conoscenza e cultura del rispetto, certo, ma anche intervenire sulla legislazione. È necessario approvare in tempi rapidi la legge contro l’omotransfobia in discussione alla Camera: sono a fianco del relatore, Alessandro Zan, e di coloro che si stanno impegnando per questo. Possiamo e dobbiamo farlo. Così come dobbiamo aprire una discussione, nel Partito e nel Paese, su obiettivi più avanzati, dal matrimonio egualitario al riconoscimento pieno dell’omogenitorialità, dalla revisione della legge sulla rettificazione di genere ad un pieno adeguamento delle politiche sociali, della salute e del lavoro alle istanze della comunità LGBT+.
Come ogni anno, purtroppo, ci troviamo davanti a una lunga lista di responsabilità e compiti che ci attendono. Come ogni anno, rinnovo la mia attenzione, il mio abbraccio a chi soffre per le ferite dell’omotransfobia e il mio impegno a proseguire la battaglia. Non c’è ripresa, non c’è speranza di rinnovamento senza diritti e senza eguaglianza vera. #IDAHOBIT2020". (Dichiarazione dell'Onorevole Monica Cirinnà leggibile qui)
Ecco il "cavallo di Troia"! Dietro la scusa dell'omofobia si nasconde un vero tema: l'adozione dei bambini da parte di persone omosessuali! La signora Cirinnà non si smentisce mai; fa tutto e più di tutto pur di sminuire, picconare e distruggere l'istituzione divina della Famiglia.
Carissimi amici, ciascuno ora tragga le sue conclusioni. Una cosa è certa: se chiederanno agli Italiani di andare alle urne per esprimere la loro opinione su eventuali ulteriori aperture al mondo LGBT+ il sottoscritto voterà in modo assolutamente e fermamente contrario.
La Famiglia uomo+donna+bambini fondata sull'Istituto del Matrimonio non si tocca!
Andrea Elia Rovera
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