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mercoledì 26 settembre 2018

12esimo anniversario della morte di Giorgio Langella

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", come vi ho promesso nei giorni scorsi, vi riporto di seguito il breve "discorso" che ho tenuto al Cimitero Urbano di Boves (Cuneo) sulla tomba del Caduto per la Pace Giorgio Langella nel 12esimo anniversario dell'attentato che ce lo ha portato via.
A nome e per conto della Famiglia Langella porgo il mio più sincero saluto a tutti voi che, per la dodicesima volta, avete voluto essere presenti nel giorno anniversario della morte di Giorgio Langella.
Un affettuoso e rispettoso saluto lo porgo ai cari Alpini qui presenti che, nonostante l'esiguo numero di militari in caserma per via dell'Operazione "Strade Sicure", hanno voluto essere qui per onorare Giorgio e la sua memoria.
Al neo-arrivato Comandante del Doi voglio augurare tutto il meglio per ciò che sarà chiamato a svolgere in questo celebre e glorioso Reggimento che è senza dubbio custode della storia alpina.
Agli Ufficiali, sottufficiali, soldati di truppa e graduati voglio assicurare il mio ricordo nella preghiera, la mia personale vicinanza e l'affetto di tutta la popolazione civile che segue le iniziative e gli scritti del Gruppo "Cuore Alpino" da me fondato.
Dal 26 settembre del 2006 sono passati 12 anni.
12 anni di sofferenza per la mamma Giuliana e per la vedova Francesca.
12 anni di sofferenza per i colleghi, gli amici e i conoscenti.
12 anni che hanno stravolto le vite di Ida, Luigi, Gigi e quanti hanno avuto l'onore ed il privilegio di conoscere Giorgio.
In questi ultimi anni ho iniziato a portare personalmente la storia di Giorgio negli ambienti giovanili e in giro per l'Italia. Sono stato invitato a parlare di lui in molti luoghi e ho messo on-line un Blog per farlo conoscere, amare ed apprezzare.
Di Giorgio si parla nel mondo alpino ma anche e soprattutto in quello dell'Arma dei Carabinieri che, da quando ho iniziato la mia missione, mi è stata vicina e ha collaborato.
Di Giorgio si parla alla Scuola Allievi Carabinieri "Cernaia" di Torino, al 7 Reggimento Carabinieri Trentino Alto Adige "Laives" e negli Stormi dell'Av.Es. ove numerosi amici prestano servizio.
La maggior parte delle persone che parla di Giorgio o che viene devotamente sulla sua tomba non lo ha conosciuto ma sente la necessità di onorare un Caduto che ha avuto una sola colpa: mettere il Tricolore e l'Esercito Italiano in cima alle sue priorità di vita.
Di Giorgio si parla in Repubblica Centrafricana dove noi di "Cuore Alpino" abbiamo donato decine di alberi da frutta ai bambini di Bozoum che sono privi del necessario.
Di Giorgio si parla in Benin, Etiopia, Somalia ed Eritrea dove, grazie ai Frati Minori Cappuccini, noi di "Cuore Alpino" riusciamo a curare i bimbi affetti da malaria.
Di Giorgio si parla all'Ospedale "Bambin Gesù" di Roma dove, grazie alla generosità di Francesca, c'è una macchina salvavita per i bimbi pediatrici colpiti da tumore.
Un motto dice che "nessuno muore davvero fino a quando ci sarà anche una sola persona che lo porta nel cuore". Questo significa che Giorgio è vivo qui, in mezzo a noi, perché nel nostro cuore un posto per lui c'è e ci sarà sempre.
Sono 12 anni che portiamo avanti iniziative in onore di Giorgio. Molti ci hanno criticato per questo. Qualcuno ha rubato le statuette dalla tomba. A Natale di qualche anno fa qualcuno si è preso il piacere di bruciargli la tomba. L'anno scorso qualche solerte bovesano si è rivolto alla stampa locale per far rimuovere l'alberello di Natale fatto allestire con amore dalla moglie ma noi che abbiamo il "Cuore Alpino" non ci rassegniamo.
Concludo con un pensiero affettuoso rivolto a chi in questi anni ha sostenuto la nostra causa e le nostre battaglie.
Un particolare ricordo va al Colonnello Fabrizio Recchi che, per primo, si è speso affinché qui a Boves si intitolasse un luogo al Caduto Langella; ed un ricordo speciale va ai nostri ragazzo del Doi che oggi sono dislocati in varie località italiane per pattugliare e presidiare luoghi sensibili a tutela del Popolo Italiano.
Loro, questi soldati, sono la parte sana della nostra Nazione e Giorgio, il nostro Giorgio, da lassù li protegge.
Viva l'Italia, viva gli Alpini, onori ai Caduti del Doi!
Mentre noi eravamo a Boves per celebrare la Santa Messa e per portare i dovuti onori sulla tomba di Giorgio, in Liguria, a Diano Marina (Imperia), la signora Giuliana e la sua amica Antonella erano con una delegazione dell'Esercito e della Croce Rossa Italiana a rendere i medesimi onori nella cittadina che ha dato i natali all'"Angelo dei Bambini".
Carissimi, a conclusione di questo mio post desidero ringraziare ancora una volta il Colonnello Orsi, Comandante del 2 Reggimento Alpini, per l'affetto e la stima che ha dimostrato stamane con la sua presenza e le sue parole e Don Mauro Cappello, Cappellano Militare del Doi, per le belle parole e la gradita benedizione che ci ha impartito al campo santo.
La memoria di Giorgio vive in questi piccoli gesti fatti da uomini veri che non cercano la gloria ma solo la giustizia sociale e il vero sapore della verità.
Grazie a tutti voi per la pazienza e la costanza con cui seguite tutto ciò che pubblico su "Cuore Alpino"; senza di voi tutto questo non sarebbe possibile. Grazie di cuore. Sempre vostro.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

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