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lunedì 2 marzo 2020

I Vigili del Fuoco pensano a tutti ma chi pensa alla loro sicurezza e alla loro incolumità?

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", questa sera torno a voi con un post che non avrei mai voluto scrivere. In varie pagine social ho visto che è diventato "di moda" aggredire i Vigili del Fuoco durante l'esercizio delle loro funzioni.
Il 25 febbraio, in Sicilia, a Palermo i Vigili del Fuoco sono stati oggetto di aggressione "per non aver usato la mascherina in situazioni che peraltro non lo richiedevano affatto". (Agenzia Giornalistica Italiana) A seguito di questo fatto, in Prefettura a Palermo, c'è stato un vertice nel quale il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha tenuto a ribadire che l'Istituto Superiore di Sanità mette in risalto il fatto che la mascherina va usata solo se si hanno sintomi o se si assistono persone con evidenti sintomi.
Poco più di un mese prima, l'1 gennaio, in Via Gola a Milano, i Vigili del Fuoco sono stati vittima di aggressione in uno dei quartieri più degradati e malfamati del capoluogo lombardo. Le associazioni del territorio hanno prontamente detto che "è fondamentale che questo episodio, pur grave, non nasconda le vere ragioni del degrado, dell'illegalità e dell'intensificarsi di fenomeni criminali: decenni di abbandono, assenza di presidio da parte delle istituzioni, mancanza di ogni forma di manutenzione ordinaria e straordinaria delle case".
Non è la prima volta che i Vigili del Fuoco vengono bersagliati da frustrati, facinorosi e delinquenti durante i loro presidi e i loro interventi salvavita.
Il 7 novembre 2019, in Abruzzo, a Lanciano due Vigili del Fuoco sono stati brutalmente malmenati da un padre e un figlio rispettivamente di 49 e 23 anni. I Vigili del Fuoco erano in quel luogo per spegnere un incendio all'esterno di un bar. I due aggressori si sono posti sul luogo impedendo ai Vigili del Fuoco di svolgere l'intervento. Quando i Vigili del Fuoco hanno continuato a svolgere il proprio dovere sono stati oggetto della cattiveria e della violenza dei due soggetti che, una volta intervenuti i Carabinieri, hanno aggredito anche loro. La Procura della Repubblica ha aperto nei confronti di padre e figlio un fascicolo per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e minacce.
Carissimi, queste cose sono assolutamente vergognose. Non è possibile continuare a tollerare atteggiamenti e comportamenti simili. Chi indossa un'uniforme non può essere bersaglio di chi non ha un cavolo da fare o di chi necessita di sfogare la sua frustrazione sul prossimo.
Questo mio Blog è da sempre dalla parte di chi indossa una divisa e serve la Patria. I Vigili del Fuoco, poi, sono dei veri e propri angeli che non esitano neppure un minuto a gettarsi fra le fiamme per salvarci dai pericoli. Posso accettare tutto ma non che qualche personaggio (e non dico ciò che vorrei per non essere scurrile e querelabile) manchi di rispetto ai Vigili del Fuoco. Il Ministro dell'Interno, il Presidente della Repubblica e i Prefetti si muovano affinché si facciano leggi a tutela di chi indossa un'uniforme e - soprattutto - si diano ai Vigili del Fuoco le medesime tutele che hanno l'Esercito Italiano, la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza. I Vigili del Fuoco devono avere una previdenza infortuni, una tutela personale e una legittimazione come tutti gli altri. Lo Stato la smetta di fare figli e figliastri!
Carissimi, nella speranza che questo mio appello arrivi dove deve arrivare, vi saluto e ringrazio per la vostra attenzione ed il vostro seguito.
Viva l'Italia, onore ai Vigili del Fuoco!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

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