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giovedì 3 ottobre 2019

Operazioni della Guardia di Finanza in contrasto al lavoro nero

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", è con immensa soddisfazione che dedico il primo Post del mese di ottobre al Corpo della Guardia di Finanza che, in questi giorni, ha messo in atto tutta una serie di azioni atte a contrastare concretamente il lavoro nero.
La Tenenza di Fossano, facente parte del Comando Provinciale di Cuneo, dopo accurate attività investigative, è giunta in un'azienda ristoratrice del saviglianese ove ha rilevato personale impiegato "in nero". Al momento dell'accertamento risultavano sprovvisti di contratto di assunzione e/o di chiamata ben sette operatori in forza lavoro. Questo comportamento messo in atto dal titolare dell'azienda è lesivo della dignità del lavoratore che - con questo trattamento - è stato depauperato dei contributi previdenziali, di un adeguato trattamento retributivo, dell'assicurazione sanitaria e dell'assicurazione Inail che lo tutela in caso di infortunio sul luogo di lavoro.
I militari della Guardia di Finanza, con grande professionalità, hanno inoltre calcolato che oltre il 20% del personale in forza al momento del controllo era "in nero" ed hanno perciò provveduto a segnalare l'anomalia al locale Ispettorato del Lavoro chiedendo che provvedesse alla sospensione immediata dell'attività imprenditoriale come previsto dalla Legge sulla Sicurezza dei Luoghi di Lavoro.
Caso analogo, sempre in questi giorni, è avvenuto a Cecina dove gli uomini delle Fiamme Gialle, appartenenti al Comando Provinciale di Livorno, hanno ispezionato un esercizio commerciale scoprendo che i due dipendenti in forza lavoro erano "in nero" e sconosciuti alla Previdenza.
Anche qui, come nel caso di cui sopra, i militari della Guardia di Finanza hanno allertato l'Ispettorato del Lavoro di Livorno per la sospensione immediata dell'attività.
Sempre in Provincia di Livorno, nel comune di Rosignano Marittimo, la Guardia di Finanza ha ispezionato un Bar senza cucina ove il titolare dell'azienda aveva in forza lavoro un uomo e una donna - entrambi 30enni - senza regolare contratto di lavoro. I militari della Guardia di Finanza, intervistati da "Qui News Cecina.it" hanno precisato che l'imprenditore cecinese - a seguito del loro controllo - "dovrà regolarizzare nei confronti dell'Inps e dell'Erario le inadempienze commesse, pagando una "maxi-sanzione" pari a 5400 €uro".
In questi giorni il Governo Italiano sta mettendo a punto le ultime modifiche alla Legge di Bilancio e in televisione si fa un gran parlare della lotta all'evasione e del contrasto al lavoro sommerso (o lavoro in nero). Le attività pressoché quotidiane messe in atto dalla Guardia di Finanza si inseriscono in modo più che pertinente in un cammino lungo, complesso e tortuoso atto a

  • contrastare i soggetti che, con la loro evasione fiscale, creano effetti catastrofici sull'economia reale;
  • tutelare la sicurezza e l'incolumità di quei lavoratori a cui è stata negata in modo fraudolento la possibilità di avere una posizione previdenziale, assicurativa e contributiva degna e dignitosa.

Carissimi, nel ringraziarvi ancora per il grande affetto con cui seguite "Cuore Alpino", vi invito a ricordarvi sempre che in Italia ci sono grandi eccellenze da onorare e la Guardia di Finanza è una di quelle. Come già ho fatto in altre occasioni vi sprono a fare un sorriso e a dire un "grazie" a quegli uomini e a quelle donne che ogni giorno si alzano dal letto per andare nelle Caserme della Guardia di Finanza a servire la Patria e il Popolo Italiano.
Nec recisa recedit!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli alpini Giorgio Langella

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