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lunedì 14 gennaio 2019

Cesare Battisti merita di marcire nelle patrie galere

Carissimi amici dal "Cuore Alpino", dopo un lungo silenzio (l'ultimo post risale al 01 novembre 2018) ho deciso di tornare a scrivere su questo mio Blog per godere ardentemente dell'arresto del terrorista Cesare Battisti.
In questi giorni in tv, in radio, sui giornali, nel web ... non si è parlato d'altro. L'Italia tutta, da nord a sud, si è emozionata per la bellissima notizia. Il malefico Cesare Battisti, assassino e terrorista del secolo scorso, è stato estradato in Italia dalla Bolivia con grande gioia anche del Brasile.
Battisti ha latitato per 38 anni ma - va detto con assoluta sincerità - non si latita da soli.
Molti infami hanno aiutato Battisti a fuggire il carcere, i processi e la meritata condanna. A questi "divini benefattori" auguro la stessa sorte del loro amico: l'arresto, il carcere e l'eterna ignominia perché chi aiuta un traditore della Patria ad offendere il Tricolore non merita altro.
Ma torniamo a noi. Cesare Battisti è sceso dal Falcon 900 della Presidenza del Consiglio dei Ministri alle ore 11:50 con la consueta spavalderia che lo ha accompagnato negli ultimi quarant'anni. Testa alta, pizzetto, giubbotto marrone, senza manette e sorriso di sfida sul volto segnato dagli anni.
La Polizia di Stato lo ha fatto scendere dalla scaletta dell'aereo e lo ha "scortato" sulla pista dell'Aeroporto Internazionale di Ciampino dove ad attenderlo c'erano il Ministro dell'Interno, il Ministro della Giustizia e i membri della Polizia, dei Carabinieri, dell'Aeronautica, dell'Esercito e della Guardia di Finanza. Tutti in uniforme e tutti contenti di aver finalmente "fra le mani" il criminale proletario più odiato dal Popolo Italiano.
Molti significative le parole del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede che, intervistato, ha detto: "è il risultato di un intero Paese, un risultato storico: quando le istituzioni italiane sono compatte non ci ferma nessuno. Oggi l'Italia va a a testa alta. Parliamo di un pluriomicida che si è macchiato di reati gravissimi e con la sua fuga ha offeso il Paese. Il momento in cui la giustizia farà il suo corso è quando varcherà la porta del carcere: a quel punto sconterà la pena dell'ergastolo".
E il Prefetto Franco Gabrieli, Capo della Polizia, con grande commozione ha aggiunto: "Abbiamo assicurato alla giustizia una persona pericolosa che ha fatto del male all'Italia e che si è dimostrato irridente e oltraggioso nei confronti del Paese. Voglio sottolineare il lavoro della nostra Intelligence, della Digos e della Questura di Milano che hanno lavorato assieme all'Interpol per raggiungere questo straordinario risultato".
Grazie a Dio Cesare Battisti rientra nei casi dell'ergastolo ostativo, ossia senza la possibilità di ottenere benefici nell'esecuzione della pena, almeno se le condizioni non mutano ed è stato portato nel carcere romano di Rebibbia dove rimarrà, a Dio piacendo, per lungo, lunghissimo tempo.
Carissimi, questo post, fra i tanti che ho scritto, è quello che mi ha preso di più e mi ha maggiormente emozionato. Era da quando frequentavo le scuole superiori che speravo nell'arresto di quel vile assassino senza dignità chiamato Cesare Battisti. Finalmente questo giorno è arrivato e le vittime dei suoi omicidi avranno finalmente ciò che tutte le persone per bene meritano: GIUSTIZIA!
Grazie per l'affetto con cui mi leggete. Viva l'Italia, viva la Polizia di Stato, onore al Tricolore!
Andrea Elia Rovera

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