In questi giorni in tv, in radio, sui giornali, nel web ... non si è parlato d'altro. L'Italia tutta, da nord a sud, si è emozionata per la bellissima notizia. Il malefico Cesare Battisti, assassino e terrorista del secolo scorso, è stato estradato in Italia dalla Bolivia con grande gioia anche del Brasile.
Battisti ha latitato per 38 anni ma - va detto con assoluta sincerità - non si latita da soli.
Molti infami hanno aiutato Battisti a fuggire il carcere, i processi e la meritata condanna. A questi "divini benefattori" auguro la stessa sorte del loro amico: l'arresto, il carcere e l'eterna ignominia perché chi aiuta un traditore della Patria ad offendere il Tricolore non merita altro.
Ma torniamo a noi. Cesare Battisti è sceso dal Falcon 900 della Presidenza del Consiglio dei Ministri alle ore 11:50 con la consueta spavalderia che lo ha accompagnato negli ultimi quarant'anni. Testa alta, pizzetto, giubbotto marrone, senza manette e sorriso di sfida sul volto segnato dagli anni.
La Polizia di Stato lo ha fatto scendere dalla scaletta dell'aereo e lo ha "scortato" sulla pista dell'Aeroporto Internazionale di Ciampino dove ad attenderlo c'erano il Ministro dell'Interno, il Ministro della Giustizia e i membri della Polizia, dei Carabinieri, dell'Aeronautica, dell'Esercito e della Guardia di Finanza. Tutti in uniforme e tutti contenti di aver finalmente "fra le mani" il criminale proletario più odiato dal Popolo Italiano.
Molti significative le parole del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede che, intervistato, ha detto: "è il risultato di un intero Paese, un risultato storico: quando le istituzioni italiane sono compatte non ci ferma nessuno. Oggi l'Italia va a a testa alta. Parliamo di un pluriomicida che si è macchiato di reati gravissimi e con la sua fuga ha offeso il Paese. Il momento in cui la giustizia farà il suo corso è quando varcherà la porta del carcere: a quel punto sconterà la pena dell'ergastolo".
E il Prefetto Franco Gabrieli, Capo della Polizia, con grande commozione ha aggiunto: "Abbiamo assicurato alla giustizia
una persona pericolosa che ha fatto del male all'Italia e che si è
dimostrato irridente e oltraggioso nei confronti del Paese. Voglio
sottolineare il lavoro della nostra Intelligence, della Digos e della Questura di Milano che hanno lavorato assieme all'Interpol per
raggiungere questo straordinario risultato".
Grazie a Dio Cesare Battisti rientra nei casi
dell'ergastolo ostativo, ossia senza la possibilità di ottenere
benefici nell'esecuzione della pena, almeno se le condizioni non
mutano ed è stato portato nel carcere romano di Rebibbia dove rimarrà, a Dio piacendo, per lungo, lunghissimo tempo.
Carissimi, questo post, fra i tanti che ho scritto, è quello che mi ha preso di più e mi ha maggiormente emozionato. Era da quando frequentavo le scuole superiori che speravo nell'arresto di quel vile assassino senza dignità chiamato Cesare Battisti. Finalmente questo giorno è arrivato e le vittime dei suoi omicidi avranno finalmente ciò che tutte le persone per bene meritano: GIUSTIZIA!
Grazie per l'affetto con cui mi leggete. Viva l'Italia, viva la Polizia di Stato, onore al Tricolore!
Andrea Elia Rovera
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