Carissimi amici dal "Cuore Alpino", come molti di voi sapranno nel weekend del 17 e 18 febbraio si è svolto il Campionato Nazionale di Sci di Fondo dell'Associazione Nazionale Alpini presso Località Pragelato in Provincia di Torino.
A questo più che importante avvenimento sportivo/agonistico hanno preso parte ben 360 penne nere provenienti da tutto lo stivale. La sfida si è dipanata fra tecnicismi, cronometrature, resistenza, sudore, fatica, orgoglio e voglia di far trionfare lo sport. Due i tracciati che hanno visto tutto questo: uno da 5 kilometri e uno da 10.
Con orgoglio e altrettanto campanilismo posso dire che il nuovo campione nazionale ANA per la disciplina Sci di Fondo è il Cuneese Simone Canavese, classe 1987 (come il sottoscritto), che con umiltà e determinazione si è aggiudicato la medaglia d'oro ed il posto più alto sul podio. Con altrettanta soddisfazione vi comunico che anche la medaglia d'argento è andata ad Cuneese: Fabrizio Faggio. Entrambi i trionfanti provengono dal Gruppo ANA di Chiusa di Pesio, ridente comune montano alle pendici della Bisalta, montagna tanto cara ai Cuneesi.
Questo tipo di manifestazioni sportive ci ricordano che lo sport e l'alpinità possono essere d'esempio per i giovani d'oggi e aggregativi per gli Alpini di un tempo. L'Associazione Nazionale Alpini, infatti, si propone di aggregare tutti quegli italiani che hanno svolto il servizio militare presso le Truppe Alpine e, al contempo, vorrebbe aggregare tra le sue fila tutti quei Volontari in Ferma Prefissata che stanno servendo oggi la Patria nei vari Reggimenti Alpini.
Proprio a questi ultimi dedico il tempo e la dedizione di "Cuore Alpino" perché credo che nel 2018 un giovane che sceglie di fare l'Alpino va stimato ed apprezzato per il senso del dovere e l'amor di Patria che dimostra di avere.
Molti giovani soldati che hanno svolto il servizio in ferma prefissata - dopo essersi congedati - hanno scelto di non effettuare l'iscrizione all'ANA perché la vedono molto folcloristica e poco associazione d'arma. Sicuramente molti Gruppi e alcune Sezioni hanno questo "difetto" ma all'interno dell'ANA ci sono anche molti ex-alpini che danno l'anima e il sentimento per la commemorazione dei caduti, la valorizzazione della storia delle Truppe Alpine, il volontariato in favore dei meno fortunati e molto altro.
Carissimi amici che avete prestato servizio presso le Truppe Alpine, quest'oggi concludo la mia riflessione rivolgendomi a voi. Continuate a credere nei valori dell'alpinità, del cameratismo e della fratellanza militare. Fate della vostra vita un capolavoro di carità, d'impegno e di solidarietà. Non lasciatevi scoraggiare dalle realtà associative che non funzionano o che sono lontane da ciò che avete vissuto durante il tempo del servizio militare. Iscriversi all'ANA non è obbligatorio e neppure fondamentale ma può essere una buona occasione per ritrovare compagni d'arma, conoscerne di nuovi e fare esperienze degne di essere vissute.
Vi abbraccio e vi incoraggio a ricordare e far sempre ricordare i Caduti delle Missioni Internazionali di Pace che, ahimé, troppo spesso, sono dimenticati e lasciati da parte.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella
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