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venerdì 30 settembre 2016

"Hai versato il sangue..." - Cortometraggio sulle atrocità partigiane

Carissimi, questa sera vi scrivo una lettera particolare - diversa dalle altre - nella quale vi voglio raccontare di un cortometraggio (15 minuti circa) realizzato da un amico che considero un vero fratello. Il nome di questo grande regista in erba è Alessandro Pepe, classe 1987, pianista e compositore che conosco e stimo sin dai tempi delle superiori.
Il film in questione si intitola "You have shed blood - Hai versato il sangue" e tratta le vicende accadute tra l'8 settembre '43 e il 25 aprile '45 nella cosiddetta "guerra di liberazione".
Quando Alessandro mi ha detto di aver realizzato questo breve film storico mi sono incuriosito e gli ho domandato per quale motivo si fosse imbarcato in una simile impresa visto che - come me - è cresciuto nella provincia di Cuneo, Medaglia d'Oro alla Resistenza. Lui, con la sua umiltà e il suo sguardo limpido,mi ha risposto: "Vorrei raccontare la storia con tutte quelle sfaccettature che spesso per comodità vengono nascoste dalla società. Vorrei spiegare certi avvenimenti, in maniera più accurata, portando le persone a vedere quanto ogni situazione possa essere diversa da un'altra.
Dopo 70 anni bisogna smettere di puntare il dito.Bisogna smettere di dire "quelli sono i buoni e quelli sono i cattivi". Non ho nessuna obiezione a consegnare una medaglia d'oro a quelle persone che hanno creduto nella libertà, ma la medaglia d'oro la meriterebbero veramente poche di queste".
Sinceramente al sentire queste parole mi sono commosso perché da anni sostengo le stesse tesi ma vengo accusato di "revisionismo storico", di "scarsa obiettività", ecc... ma quando si parla di storia contemporanea non si possono dimenticare gli Italiani infoibati nelle cavità carsiche, i soldati uccisi in rappresaglie partigiane, i seminaristi, i preti e le suore torturati in virtù della loro fede...
Alessandro Pepe, assieme ad una trentina di persone e con la preziosa collaborazione di Lorenzo Bongiovanni, ha dato vita ad un film-documento-verità che, a mio avviso, andrebbe fatto vedere a tutti i ragazzi delle 3 medie e delle 5 superiori per dare un punto di vista diverso da quello propinato solitamente.
Carissimi, a termine di questa mia vorrei invitarvi a vedere GRATUITAMENTE "You have shed blood" cliccando su questo link di YouTube.
Nella speranza di avervi fatto cosa gradita vi auguro una buona visione.
Andrea Elia Rovera

lunedì 26 settembre 2016

10 anni senza Giorgio

Carissimi, al termine della Santa Messa anniversaria in memoria del Caduto per la Pace Giorgio Langella ho tenuto un breve "discorso" per ringraziare i convenuti. Di seguito ve ne riporto il testo.

Carissimi, a nome della Famiglia Langella,
ringrazio Don Roberto Durbano, Cappellano dell’ANA di Cuneo che ha celebrato per noi la Messa e che sarà con noi fra poco al Cimitero per onorare la tomba di Giorgio.
Saluto il Tenente Colonnello Luca Petraroli, Comandante del Battaglione Saluzzo, che in questo anno di permanenza al Secondo non ha mai saltato una sola cerimonia in memoria di Giorgio. Con lui saluto tutti gli Ufficiali e i Sottoufficiali del 2 Reggimento Alpini di Cuneo che - da sempre – sono solidali con la sofferenza ed il dolore di Francesca.
Saluto gli Alpini del 3 Reggimento di Pinerolo che hanno voluto essere qui per ricordare il loro mitico armiere Langella. In modo particolare saluto l'amico Pasquale Sica che ci ha aiutato ad organizzare buona parte della giornata.
Saluto il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Boves che anche in questa occasione ha voluto portare la vicinanza dell’Arma alla Famiglia Langella. Con lui saluto di vero cuore il Comandante della Polizia Stradale di Cuneo che – per primo – ha risposto al mio invito e ha portato qui tra noi la vicinanza e l’affetto della Polizia di Stato che da sempre è vicina alle famiglie di chi perde qualcuno durante l’adempimento del proprio dovere.
Saluto l'Associazione Nazionale della Polizia Penitenziaria e le altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma che hanno voluto essere vicino a noi in questo giorno di memoria.
Saluto il Sindaco e l'Amministrazione Comunale di Boves.
Alzando lo sguardo vedo parecchi ragazzi giovani che hanno messo la loro vita a disposizione della Patria. Molti di loro arrivano dal Sud Italia e dalle Isole. Per svolgere il loro dovere ed onorare il Tricolore hanno lasciato la loro terra, la loro famiglia ed i loro affetti. Hanno indossato la mimetica, si sono rimboccati le maniche e hanno deciso di spendere la loro esistenza per la sicurezza nazionale e per il bene della popolazione.
Non hanno fatto il militare per obbligo di leva e neppure per soldi. Questi ragazzi – e con loro Giorgio – non sono mercenari ma militari che mettono ogni giorno a repentaglio la loro vita per amore della Nazione e della popolazione civile che in loro crede e a loro si affida.
Carissimi, a conclusione di questo breve intervento, vi chiedo una cortesia. Non lasciate che cali il sipario sui Caduti dell’Esercito perché ogni volta che uno di loro perde la vita in servizio la nostra Bandiera nazionale perde un po’ del suo colore.
In fondo, come dice l’Inno, ogni italiano è chiamato a dare la vita quando l’Italia chiama ma solo pochi Italiani – in virtù di un giuramento – hanno il coraggio e l’altruismo di lasciare tutto per adempiere ad una così difficile ed onerosa missione.
Viva l'Italia, viva gli Alpini, onore ai Caduti!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

venerdì 23 settembre 2016

Condividiamo il progetto solidale di "Amatrice 2.0"

Carissimi, da ormai un mese sentiamo parlare del sisma che ha colpito il Centro-Italia il 24 agosto scorso e del dramma che ha portato nella vita di tante persone.
Stasera, guardando il Tg1, ho visto un bel servizio nel quale hanno intervistato un giovane di Amatrice che - assieme ad un gruppo di amici - ha dato vita ad un progetto denominato "Amatrice 2.0".
Amatrice 2.0 non vuole la resa degli abitanti delle zone colpite dal sisma ma, soprattutto, vuole far ripartire il Comune di Amatrice stimolando le autorità a ricostruire il più rapidamente possibile il tessuto socio-economico di quella meravigliosa terra.
Mentre molti cercano di lucrare ascolti su questa terribile disgrazia nella quale sono morte centinaia di vite innocenti questi ragazzi si rimboccano le maniche per fare qualcosa di concreto e lo fanno mettendoci le loro risorse e la loro faccia.
Il loro scopo principale è quello di evitare la disgregazione della comunità amatriciana che in questo momento si trova senza casa, senza una fonte di reddito, senza nulla!
Con la loro buona volontà e con l'aiuto piccolo ma generoso di tutta la Nazione desiderano mettere in cantiere sistemazioni provvisorie alternative alle tende, creare centri ricreativi nei quali gli anziani possano "svagarsi" un po' (per quanto questo possa essere possibile), creare e promuovere l'apertura di attività commerciali che facciano ripartire l'economia locale, aiutare gli studenti universitari a proseguire il loro percorso di studi.
In queste prime settimane post-terremoto l'Italia si è mobilitata per aiutare la popolazione in difficoltà ma, soprattutto, ha inviato centinaia di militari dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri, volontari della Protezione Civile, medici, infermieri, ... per permettere alla popolazione di affrontare al meglio questo difficile momento.
Noi che non dimentichiamo Giorgio Langella siamo da sempre vicini a chi è in difficoltà e questa volta non vogliamo essere da meno. Appena ho appreso questa magnifica iniziativa ho deciso di diffonderla tra voi lettori del Blog e della Pagina Facebook perché so che il vostro cuore è grande.
Questi ragazzi non chiedono nulla. Chiedono solo che la loro iniziativa venga conosciuta e diffusa cosicché non cali il sipario su Amatrice e suo suo grande dolore.
Carissimi, insieme possiamo fare tanto. Iniziamo a compiere il miracolo condividendo questa iniziativa sulle nostre bacheche Facebook perché l'unione fa la forza e quando ad essere uniti siamo noi che abbiamo il Cuore Alpino nessuno ci può fermare.
Sicuro che risponderete a questo mio appello vi saluto e vi abbraccio.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

lunedì 19 settembre 2016

In memoria del Caporal Maggiore Giuseppe Orlando, Caduto del 2 Reggimento Alpini

Carissimi, domani l'Italia ricorderà la scomparsa del Caporal Maggiore Giuseppe Orlando, 28enne di Palermo, Caduto del 2 Reggimento Alpini in terra afghana.
Da quel 20 settembre 2006 sono passati 10 lunghi anni ma noi che abbiamo a cuore il mondo alpino non possiamo e non vogliamo dimenticare.
Orlando è morto a causa di un incidente stradale avvenuto alle ore 23:05 (le 20:35 in Italia) in un normale giro di perlustrazione e pattugliamento. Il veicolo blindato usato dai nostri Alpini si è ribaltato in una curva a causa di un cedimento strutturale del manto stradale. Il nostro povero Caporal Maggiore si trovava nella posizione del mitragliere e nel ribaltamento ha perso la vita.
I colleghi che si trovavano con lui sul mezzo erano tutti Alpini effettivi della 22 Compagnia del 2 Reggimento Alpini di Cuneo che era in Afghanistan inquadrato nel Battle Group 3, unità di manovra italiana alle dirette dipendenze del Regional command capital.
Notizie come queste lasciano sempre senza parole anche perché ogni soldato che perde la vita in servizio è un pezzo di cuore della nostra Nazione che si lacera. Ogni soldato che effonde il suo sangue per la pace merita il nostro amore, la nostra vicinanza ed il nostro ricordo. Dimenticare chi - ogni giorno - mette a repentaglio la sua vita per il bene della nostra è ingiusto ed ingrato.
Carissimi, prima di congedarmi vi chiedo un favore: dopo aver letto questa mia lettera recitate un'Ave Maria per l'anima del Caporal Maggiore Orlando chiedendo in modo particolare all'Immacolata di consolare il cuore ferito dei suoi famigliari e delle persone che gli hanno voluto bene.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

giovedì 15 settembre 2016

In memoria del Maresciallo Paolo Russo del 7 Reggimento Carabinieri di Laives

Carissimi, purtroppo l'Italia si trova nuovamente a piangere la troppo prematura scomparsa di un suo figlio che si è ricongiunto al Padre.
Paolo Russo, Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri in servizio presso il 7 Reggimento Carabinieri di Laives (Trentino Alto Adige), domenica era uscito per una camminata in montagna e da quel momento di lui non si è saputo più nulla. I suoi colleghi e tutte le realtà montane del territorio - per un totale di oltre 100 unità - si sono messi alla sua ricerca e, purtroppo, nella giornata di martedì 13 settembre lo hanno trovato senza vita in fondo ad un dirupo nei pressi dell'Alpe di Villandro.
Il povero Maresciallo ha perso la vita nella montagna che tanto amava ed ha lasciato un vuoto incolmabile nella famiglia, nel Reggimento, nel paese ove abitava e in tutto l'ambiente militare italiano.
Come sempre dico, quando muore un soldato, un servitore della Patria, non si può non essere colpiti da enorme tristezza perché con lui se ne vanno un pezzo d'Italia e un pezzo di Tricolore.
Domani, venerdì 16 settembre, presso la "Caserma Guella" (Via Kennedy, 297 - Laives), alle ore 11:00, l'Italia tutta darà l'ultimo ed estremo saluto al Maresciallo Capo Paolo Russo che, solo 35 enne, è volato in Cielo per congiungersi al Padre e a tutti i Carabinieri che, prima di lui, hanno mirabilmente servito l'amata Nazione.
Da parte di Noi che non dimentichiamo Giorgio Langella giungano alla Famiglia, al 7 Reggimento e a tutta l'Arma dei Carabinieri le più sincere e devote condoglianze.
Da oggi in avanti nelle nostre preghiere e nelle nostre partecipazioni alle cerimonie militari sarà presente anche il caro Maresciallo Russo che dal suo Comandante è stato definito come un elemento fondamentale ed una delle colonne del settimo Reggimento. (Cit. Colonnello Michele Facciorusso, Comandante del 7 Reggimento Carabinieri)
Il Signore della vita accolga l'anima di questo suo figlio, di questo nostro eroe, e doni consolazione alle persone che con amore e dolore lo piangono.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella