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sabato 16 aprile 2016

Oltraggiata la tomba del Caduto Miotto

Carissimi, purtroppo nei giorni scorsi su tutti i Social Network è rimbalzata la notizia del vilipendio alla tomba del Caporal Maggiore degli Alpini Matteo Miotto, Caduto in Afghanistan il 31 dicembre 2010, a seguito di un vile attentato subito alla tenera età di 24 anni. Il tutto è accaduto al Cimitero Urbano di Thiene in provincia di Vicenza.
Il Cap. Magg. Miotto prestava servizio presso il 7 Reggimento Alpini di Belluno ed era partito per la Missione Internazionale di Pace nel mese di Luglio del 2010.
L'Onorevole Ignazio La Russa, Ministro della Difesa al momento del decesso del Cap. Magg. Miotto, appena appresa la notizia, ha dichiarato: «La profanazione della tomba dell’alpino Matteo Miotto, avvenuta nel cimitero di Thiene, è un gesto vile e ignobile e che dimostra come purtroppo la mamma degli imbecilli sia sempre incinta. Peggio mi sentirei se invece che imbecilli, gli autori del gesto inqualificabile fossero mossi da vergognosi motivi ideologici che tutt’oggi alcune aree politiche sostengono. Spero che la magistratura faccia presto piena luce su questo atto vandalico contro un figlio d’Italia che ha perso la vita durante una missione internazionale di pace. Ai parenti e agli amici di Matteo, già colpiti duramente per la scomparsa di un loro caro, va la mia vicinanza e il mio affetto».
Carissimi, atti come questo vanno condannati aspramente perché la violenza non va mai giustificata. Chi profana la tomba di un defunto non solo compie un gesto ignobile ma manca anche di rispetto a chi piange il caro estinto ivi sepolto. 
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica 
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

lunedì 4 aprile 2016

L'ultimo saluto al Caporal Maggiore Gennaro Giordano del 1 Reggimento Alpini

Carissimi, questa sera vengo a voi con questa mia per darvi una triste notizia. Da qualche giorno c'è "Cordoglio fra gli alpini per la morte di Gennaro Giordano, Caporale Maggiore Scelto del 1 Reggimento  Artiglieria da Montagna, di stanza alla caserma "Perotti" di Fossano. Aveva 31 anni, è deceduto all'Ospedale "San Matteo" di Pavia, in seguito a tumore.
A ottobre la scoperta della malattia. originario di Mercato San Severino (Salerno), era un militare volontario: in servizio da oltre dieci anni a Fossano, aveva partecipato a diverse missioni di pace, anche in Afghanistan. Colleghi e superiori lo ricordano come un uomo solare, molto legato ai valori alpini. "Uomini e donne del 1 Reggimento - dicono alla caserma di Fossano - si uniscono al dolore della famiglia". Giordano abitava a Borgo San Dalmazzo con la moglie Enrica Cavallo (titolare di un negozio di acconciature) che lascia insiema alla figlia Matilde (4 anni), alla madre Carmela e le sorelle Emanuela e Rossella. Appassionato di calcio e grande tifoso del Napoli, Gennaro Giordano era presidente del club "Borbonica", da lui stesso fondato e che raggruppa centinaia di tifosi nelle città di Borgo e Fossano. I funerali [sono stati] oggi alle 16:00, nella Chiesa Parrocchiale di Gesù Lavoratore a Borgo". (Fonte: La Stampa, 04 aprile 2016, Pagina 48)
Quando ho condiviso la notizia molte persone hanno subito espresso il loro cordoglio e la loro sofferenza ma in modo particolare desidero portarvi a conoscenza dell'accorato messaggio scrittomi da un Confratello dell'Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro di Torino:
"Ci associamo tutti: Priore, Presidente, Priora, Vice Priori, Segretario, Tesoriere, credo tutti, proprio tutti i Confratelli e le Consorelle. Non possiamo non unirci al generale e sentito cordoglio del Caporal Maggiore Gennaro Giordano del 1° Reggimento Alpini di Fossano. 
La Preghiera va alla Sua anima di nobile "Soldato d'Italia". Il nostro pensiero e il nostro sostegno morale vanno senz'altro alla consorte ed alla figliola di 4 anni. 
Onore ai "figli con le stellette della Provincia Granda" ieri nella Prima e Seconda Guerra Mondiale, cosi' come oggi, disperata quella terra piange i suoi eroi, ma nel contempo grande ed onorata e' la stessa che li ha generati. Cav. Uff. Franco Lucia, Capitano C.R.I.".
Carissimi, prima di congedarmi vi chiedo una cortesia: "Pregate con me il Signore delle Cime affinché accolga l'anima di questo suo valoroso figlio e conceda pace e consolazione a chi lo piange".
Un abbraccio.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica del
CMCS degli Alpini Giorgio Langella