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martedì 31 maggio 2016

Abbiamo mai detto #GRAZIE ad una Guardia Giurata?

Carissimi, come molti di voi sanno, questo Blog è nato anche per far conoscere, amare ed apprezzare le Guardie Particolari Giurate che, ogni giorno, mettono a repentaglio la loro vita per garantire l'incolumità della nostra.
Il Signore mi ha donato molti amici che svolgono questa professione e Lui solo sa quanto sia affezionato a questi eroi che la società spesso ignora, maltratta o vilipende con epiteti scortesi e maleducati.
Questa sera, leggendo un po' di notizie sul web, mi sono imbattuto in un fatto triste e grave accaduto una decina di giorni fa nel Comune di Firenze. Il sito web "ControRadio" riporta una notizia dal titolo: "Firenze, Venditore abusivo accoltella Guardia Giurata".
A quanto ho appreso dalla notizia la Guardia Giurata ha allontanato un venditore abusivo senegalese da un supermercato sito in Viale De Amicis perché disturbava la clientela dell'esercizio commerciale.
Il venditore abusivo per tutta risposta è tornato al supermercato, ha comprato lì un coltello, ha atteso la chiusura dell'esercizio, ha pedinato la Guardia, ha preso il coltello e glielo ha conficcato nel braccio.
I Carabinieri della Compagnia di Firenze hanno arrestato il senegalese con l'accusa di tentato omicidio.
Grazie a Dio la Guardia Giurata è stata ricoverata presso l'Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.
Ogni giorno succedono fatti di questa entità ma purtroppo i media non ne parlano perché i danni cagionati alle Guardie Giurate non fanno notizia. Io, da cittadino innamorato dei Servitori della Patria, non voglio che tutto questo passi sotto silenzio perché il nostro futuro sarà roseo solo se le giovani generazioni sapranno apprezzare ciò che chi indossa una divisa fa per "quattro soldi" a sprezzo della sua ben più preziosa vita.
Carissimi, vi chiedo un favore personale: "Quando incontrate una Guardia Giurata fategli un sorriso, rivolgetegli un "buongiorno" (o un "buonasera") e, se non vi costa troppo, ditegli anche un "grazie"" perché, grazie al suo operato, ciascuno di noi può uscire di casa tranquillo.
Nel ringraziarvi per l'attenzione dedicata a questa mia breve lettera vi saluto.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella

sabato 14 maggio 2016

Il grande amore di Giorgio Langella, l'"Angelo dei Bambini"

Carissimi, da quando mi occupo della figura del Caduto per la Pace Giorgio Langella ho sempre cercato di far conoscere il suo buon cuore ed il suo grande amore per i bambini.
Purtroppo, come tutti ben sapete, Giorgio non ha potuto avere figli perché, poco dopo essersi sposato con Francesca, è stato barbaramente ucciso dai perfidi terroristi islamici a Kabul (Afghanistan).
Chi lo ha conosciuto, però, sa che egli amava moltissimo i bambini ed infatti cercava sempre di stare con loro, di portare medicine, giocattoli e quant'altro a queste piccole e fragili creature del Signore.
Il tempo, ahimé, non gli ha permesso di averne di suoi e così ho promesso alla sua amata Francesca che avrei speso ogni mia forza ed energia per aiutare i bambini meno fortunati in suo onore ed in sua memoria.
In questi anni, grazie al vostro prezioso e costante aiuto, ho sostenuto in modo concreto la Missione Carmelitana di Bozoum (Repubblica Centrafricana) e, dal 2015, ho iniziato a sostenere le Missioni dei Frati Minori Cappuccini che operano nel Corno d'Africa.
Proprio qualche giorno fa, come pubblicato su "Noi che non dimentichiamo Giorgio Langella", ho spedito €uro 120,00 per acquistare 2 kit scolastici e 2 kit per la cura della malaria nello stato del Benin. I bambini affidati alle cure dei Frati Cappuccini sono bisognosi di tutto e noi, in memoria di Giorgio, cerchiamo di dar loro un futuro migliore, più sereno e più equo.
Il 13 Maggio 2016, giorno della nascita di Francesca, ho dato vita ad una nuova raccolta fondi che terminerà il 13 Settembre 2016, giusto in tempo per permettermi di fare il versamento in onore di Giorgio a 10 anni dalla sua scomparsa (26 settembre).
Carissimi, il corpo di Giorgio si trova sotto qualche metro di terra ma il suo cuore no. Il cuore di Giorgio batte, spera e vive in ciascuno di noi. Batte in Francesca, batte in me, chissà, forse batte anche in ciascuno di voi. Il cuore di Giorgio vive nel cuore di chi non lo ha dimenticato!
Facciamo in modo che tutti quelli che ci circondano sappiano che in Italia è vissuto un uomo, un Alpino, un eroe di nome Giorgio Langella che fu Caporal Maggiore Capo Scelto del 2 Reggimento Alpini di Cuneo.
Nel ringraziarvi per l'attenzione ed il tempo che mi avete dedicato vi abbraccio uno ad uno.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella


domenica 8 maggio 2016

Un pensiero speciale alle mamme dei soldati

Carissimi, oggi ciascuno di noi troverà il modo migliore per fare gli auguri alla sua mamma nel giorno in cui si celebra la sua festa.
Pensando a questa giornata mi sono detto: "Alle mamme dei soldati che sono caduti nelle missioni internazionali chi farà gli auguri?". "Alle mamme di quegli eroi che hanno perso la loro vita in servizio chi darà un bacio sulla guancia?". "Alle mamme di quei giovani in mimetica che sono morti a causa delle radiazioni, delle mine anti-uomo o di chissà quale accidente chi darà la carezza che meritano?". La risposta è semplice quanto triste: NESSUNO.
La verità è che le Mamme dei Caduti hanno una ferita lancinante nel cuore: sanno che i loro figli non torneranno più a casa e sono consapevoli del fatto che non potranno mai più dar loro un bacio o dir loro un "copriti bene che fa freddo".
Purtroppo non posso raggiungere tutte queste donne ma una cosa posso farla. Posso dir loro - attraverso questo povero, freddo e miserabile Blog - il mio più sincero ed accorato GRAZIE.
Grazie per aver educato bene i loro figli.
Grazie per aver insegnato ai loro bambini che l'egoismo è una brutta bestia e che oltre al proprio tornaconto c'è l'amore per la Patria.
Grazie per aver donato dei ragazzi per bene all'Esercito Italiano.
Grazie per tutto ciò che i loro figli hanno fatto per servire l'Italica Bandiera.
Grazie per tutto quello che non so ma che posso solo immaginare.
Grazie all'educazione che queste mamme hanno dato ai loro figli ciascun Italiano può andar fiero dei Militari Italiani.
Dentro alle mimetiche, sotto ai cappelli alpini, nelle caserme, sui mezzi blindati, per le strade, nei teatri internazionali di guerra l'Italia ha la sua parte migliore che è composta da ragazzi, ragazze, uomini e donne che hanno messo in secondo piano l' "Io" per far spazio al "noi" dove per "noi" si intendono il Tricolore ed il Popolo Italiano.
Carissimi, a conclusione di questa mia vorrei chiedere a ciascuno di voi di rivolgere un particolare pensiero alle mamme dei soldati vivi e defunti perché senza queste donne straordinarie non avremmo un Alpino, un Parà, un Lagunare, un Marinaio, un Aviatore, un Carabiniere, ...
Viva l'Italia, viva l'Esercito, viva le mamme dei soldati!
Un abbraccio.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella