Carissimi amici dal "Cuore Alpino", come sapete questo mio Blog è nato per far conoscere amare ed apprezzare il Caduto per la Pace Giorgio Langella, Caporal Maggiore Capo Scelto in forza al 2 Reggimento Alpini, Caduto in Afghanistan il 26 settembre 2006.
Nel tempo, però, ho dato spazio anche a tutti quegli Italiani che indossano un'uniforme e - proprio come Giorgio - servono la Patria senza sosta e senza risparmiarsi.
Oggi, per la prima volta in quasi quattro anni di storia di "Cuore Alpino", vi voglio parlare delle strutture di formazione dell'Esercito che - anche se nel nascondimento - sono pilastro indispensabile della Forza Armata.
Per motivi storici e di prestigio inizio a parlarvi della Scuola Militare "Nunziatella" di Napoli, nata nel 1787 per volere del Re Ferdinando IV di Borbone.
L'Istituto si trova sulla bellissima collina partenopea di Pizzofalcone. In questo luogo il tempo sembra essersi fermato visto che da oltre due secoli si impartisce ai cadetti una formazione basata sul motto: "Preparo alla vita ed alle armi" e lo si fa con un regolamento interno che - tolti alcuni ammodernamenti - resta invariato sin dalla nascita della scuola.
Ma per non essere evanescente e poco concreto proverò ad introdurvi all'interno della struttura con una sola pretesa: farvi capire come di svolge la giornata di un Cadetto della Scuola Militare "Nunziatella".
A differenza di una qualsivoglia scuola, la "Nunziatella" è una scuola di vita che impegna mente, cuore e spirito.
IMPEGNO DELLA MENTE
I Cadetti seguono il programma ministeriale di Liceo Classico o di Liceo Scientifico e nei tre anni di permanenza alla scuola militare vengono introdotti nei meandri dello studio, accompagnati passo passo al fine di imparare un metodo di studio personale efficiente, invogliati ad approfondire sempre più e sempre meglio ciò che si trovano a dover studiare.
IMPEGNO DEL CUORE
Ogni singolo Cadetto viene accompagnato dal proprio superiore militare all'interno di quelli che sono i valori fondamentali della Patria. L'obiettivo, infatti, non è quello di indottrinare futuri soldati ma bensì quello di formare cittadini retti, coscienziosi e responsabili. Per questi motivi l'Ufficiale responsabile fa sì che la giornata non abbia tempi morti e spazi di ozio. Tutte le ore della Scuola Militare prevedono attività specifiche, mirate alla formazione umana dei Cadetti.
IMPEGNO DELLO SPIRITO
Gesù Cristo diceva che "lo spirito è pronto ma la carne è debole" (Matteo 26:41); memore di queste sagge ed inequivocabili parole, il Corpo Direttivo della Scuola Militare "Nunziatella" ha pensato di impartire una seria ed organizzata formazione militare a tutti i Cadetti per temprare con metodo il loro spirito giovane e ricettivo.
La sveglia mattutina è alle ore 6:30 ed avviene con il suono della tromba. I Cadetti saltano giù dalle brande, sistemano il letto e si danno il giusto decoro per iniziare la giornata.
Alle 6:45 debbono essere in refettorio per la colazione che fanno assieme ai loro formatori militari e, talvolta, ad alcuni docenti.
Alle 7:30, a passo di corsa, tutti i Cadetti raggiungono il cortile della scuola dove si svolge l'Alzabandiera insieme al Personale Militare e a quello Civile. Infatti, anche il corpo docente - nonostante sia Civile - vive l'Alzabandiera come momento di patriottismo e formazione storico/critica.
Sempre a passo di corsa, i Cadetti si recano in aula dove alle 8:00 in punto iniziano le sei ore di lezione giornaliera.
Al temine delle lezioni, finalmente, arriva il momento del pranzo. In refettorio non ci sono differenze ed infatti mangiano tutti assieme: Cadetti, docenti, militari ed anche il Colonnello Comandante della Scuola. Il cameratismo e lo spirito di corpo vengono insegnati poco alla volta, in piccole dosi ma con rigore e quotidianità.
Dopo il pranzo i Cadetti sono coinvolti nelle Attività Pomeridiane che consistono in Conferenze, Gruppi di Studio, Attività Sportive, Potenziamento Muscolare, Equitazione, Pallacanestro, Pallanuoto, Nuoto, Atletica leggera e Arti Marziali.
Al termine delle Attività Pomeridiane i Cadetti giungono ad un altro momento di convivialità: la cena. Anche a Cena tutto il personale si unisce ai Cadetti per un momento di relax e relazione interpersonale prima dell'atto conclusivo della giornata: l'Ammainabandiera.
Con l'Ammainabandiera si abbassa il livello di stress dato da impegni e cose da fare ma non si abbandonano mai l'ordine, la disciplina e la compostezza che sono le colonne portanti della scuola.
Dopo l'Ammainabandiera i Cadetti hanno del tempo libero da dedicare a loro stessi. In questo tempo possono chiacchierare, ridere, scherzare, giocare, chiamare la propria famiglia, gli amici, ... Questo tempo viene concluso dal suono della tromba che - con le note del Silenzio - annuncia ai Cadetti l'ora di andare in branda per il meritato e necessario riposo.
Questa scuola, come vi ho scritto poco fa, non è una scuola convenzionale ma una vera Palestra di Vita. Per entrare bisogna aver già frequentato il biennio superiore ed aver superato il concorso di ammissione. Una volta superato il concorso il Cadetto viene arruolato con l'obbligo di contrarre una Ferma Speciale per completare il Corso di Studi che si conclude con la Maturità Classica o Scientifica.
Il personale docente proviene dal mondo civile e viene fornito alla Scuola Militare "Nunziatella" dal Ministero della Pubblica Istruzione. Ciò nonostante è ben conscio del ruolo che ricopre e affianca al programma curricolare una solida formazione civica, civile e storico/critica. I giovani che escono dalla "Nunziatella", infatti, non per forza proseguiranno un percorso militare. Molti andranno all'Università e si impegneranno nelle professioni civili ma, grazie alla formazione ricevuta, porteranno nei loro ambienti di vita valori e sentimenti quali l'ordine, la disciplina, lo spirito di servizio, la pratica della legalità, il rispetto per le Istituzioni, ecc...
UNA VITA A PASSO DI CORSA
I Cadetti - soprattutto quelli del primo anno - devono muoversi sempre a passo di corsa all'interno dell'Istituto. Le classi frequentate dai Cadetti sono suddivise in Plotoni che hanno per Comandante un Tenente dell'Esercito Italiano. Il compito del Tenente è quello di seguire passo passo il percorso della classe con specifica attenzione per ogni singolo Cadetto. Il Tenente, durante il periodo di permanenza dei Cadetti alla "Nunziatella", è formatore, confidente, amico e compagno di viaggio. I Cadetti vedono nel loro Tenente un punto di riferimento, un esempio da seguire, un formatore valido e competente.
LA VITA CIVILE DEI CADETTI
I Cadetti, tre volte a settimana, hanno la "libera uscita". Possono uscire dalla Scuola Militare per un po' di relax e svago. Hanno, inoltre, se lo desiderano, la possibilità di avere un sostegno psicologico da un Ufficiale Psicologo messo a disposizione dalla Forza Armata.
Durante la "libera uscita" i Cadetti escono con l'Uniforme della Scuola Militare ed hanno perciò sempre la responsabilità di onorare - anche nello svago - l'Istituzione di cui sono parte. Possono frequentare locali pubblici e punti di ristoro ma è severamente vietato frequentare fast food e locali in cui si mangia in piedi. Bisogna mangiare sempre seduti, usando forchetta, coltello e cucchiaio. Un Cadetto della Scuola Militare non mangia con le mani!
IL GRAN BALLO, IL DIPLOMA E IL DOPO "NUNZIATELLA"
I Cadetti che sono arrivati al terzo ed ultimo anno di Scuola vengono impegnati nel Gran Ballo delle debuttanti. Un momento bello, sfarzoso e composto in cui i Cadetti possono dar prova della disciplina e della formazione ricevute.
Qualcuno potrebbe pensare che questo tipo di formazione scolastica ed umana lasci dei segni negativi nei ricordi dei Cadetti ma la dimostrazione che questo non accade sta nel fatto che la maggior parte dei Cadetti diplomati torna - anche a distanza di molti anni - alla "Nunziatella" per sposarsi nella Cappella della Scuola Militare.
Il legame che si crea con questo luogo è straordinario ed il fatto che da oltre due secoli la Forza Armata spende tempo ed energie per portare avanti questa Istituzione ne è la prova. Ho conosciuto dei militari che sono passati dalla "Nunziatella" e me l'hanno descritta come una delle pagine più belle della loro vita.
Dobbiamo immaginare, infatti, che molti di questi Cadetti arrivano da paesi piccoli delle diverse regioni d'Italia e che grazie alla Scuola Militare vengono a contatto con ragazzi loro coetanei di altri territori con cui mangiano, studiano, dormono, ... per tre anni. In questa antica e prestigiosa Istituzione Militare nascono vere amicizie che, non di rado, dureranno per tutta la vita.
Carissimi, scusate se sono stato più prolisso del solito ma questo argomento mi appassiona, affascina ed entusiasma. Se oggi abbiamo Ufficiali di cui possiamo andar fieri è anche grazie a luoghi come la "Nunziatella" che forma ed addestra la meglio gioventù dell'italica penisola.
A conclusione, condivido con voi una frase che ripete spesso un grande Ufficiale: "Il mestiere delle armi è il più bel mestiere del mondo". (Generale Rodolfo Sganga, Comandante dell'Accademia Militare di Modena)
Viva l'Esercito, viva l'Italia!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella
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