Carissimi, il 13 maggio 1971, alle ore 14:30, venne alla luce una piccola bambina di nome Franca (Francesca). Questa piccola creatura non sapeva ancora cosa le avrebbe riservato la vita e non poteva nemmeno immaginare che le sarebbe spettata un'esistenza di lotte, sofferenze e battaglie continue per ottenere semplicemente ciò che le spettava.
La bambina di cui vi sto parlando oggi è una donna, una mamma e la vedova di un Caduto dell'Esercito Italiano: il Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella.
Francesca è una donna che, ogni giorno, si sveglia, va a lavorare, compie il proprio dovere e fa del bene al prossimo; è una mamma che vive letteralmente per i suoi figli; è una vedova che spende ogni attimo della sua esistenza per far ricordare il marito a chi lo ha conosciuto e per farlo conoscere a chi non ha avuto questa fortuna.
Quando guardo un Tricolore che sventola, quando vedo un Alpino in divisa, quando incontro un militare, ... il mio pensiero corre a Francesca che a me, in questi anni, ha dato tante lezioni di vita senza mai salire in cattedra.
Quando penso al Popolo Italiano il mio particolare ricordo va a Francesca che, nonostante il molto dolore, non ha smesso un solo momento di amare la Nazione e le sue Istituzioni.
Carissimi lettori di "Cuore Alpino", questa sera, mentre a Treviso il mondo Alpino celebra la sua Adunata, io sento il dovere di fare i miei più sinceri auguri ad una donna che reputo la sorella maggiore mai avuta. Giorgio me l'ha fatta incontrare in circostanze inspiegabili e mi ha concesso di vivere con lei e con la sua famiglia molti momenti in suo onore ed in sua memoria. Tutto questo non lo potrò mai dimenticare e, per tutto questo, sarò sempre in debito sia con lei che con lui.
Giorgio ci ha lasciati con il corpo ma non con il cuore e nemmeno con l'anima perché, come pensiamo io e Francesca, "egli vive nel cuore di chi lo ama".
Per questo, e per altri motivi che non sto qui ad elencare, il mio regalo è - e sarà sempre - un costante e continuo impegno affinché questo Paese non dimentichi il sacrificio e l'effusione del sangue dell'armiere Alpino Giorgio Langella, Caduto dell'Esercito e Vittima del Terrorismo.
Carissimo Giorgio, come ho fatto tante volte, mi rivolgo a te per rinnovarti il mio impegno a pregare quotidianamente per Francesca e per tutte le persone che tu amavi con tutto te stesso. Tu, dal canto tuo, non lasciarmi solo in questo pellegrinaggio terreno e, per favore, preparami un posto accanto a te nel Paradiso di Cantore.
Un abbraccio,
Andrea Elia Rovera
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