Da quel 20 settembre 2006 sono passati 10 lunghi anni ma noi che abbiamo a cuore il mondo alpino non possiamo e non vogliamo dimenticare.
Orlando è morto a causa di un incidente stradale avvenuto alle ore 23:05 (le 20:35 in Italia) in un normale giro di perlustrazione e pattugliamento. Il veicolo blindato usato dai nostri Alpini si è ribaltato in una curva a causa di un cedimento strutturale del manto stradale. Il nostro povero Caporal Maggiore si trovava nella posizione del mitragliere e nel ribaltamento ha perso la vita.
I colleghi che si trovavano con lui sul mezzo erano tutti Alpini effettivi della 22 Compagnia del 2 Reggimento Alpini di Cuneo che era in Afghanistan inquadrato nel Battle Group 3, unità di manovra italiana alle dirette dipendenze del Regional command capital.
Notizie come queste lasciano sempre senza parole anche perché ogni soldato che perde la vita in servizio è un pezzo di cuore della nostra Nazione che si lacera. Ogni soldato che effonde il suo sangue per la pace merita il nostro amore, la nostra vicinanza ed il nostro ricordo. Dimenticare chi - ogni giorno - mette a repentaglio la sua vita per il bene della nostra è ingiusto ed ingrato.
Carissimi, prima di congedarmi vi chiedo un favore: dopo aver letto questa mia lettera recitate un'Ave Maria per l'anima del Caporal Maggiore Orlando chiedendo in modo particolare all'Immacolata di consolare il cuore ferito dei suoi famigliari e delle persone che gli hanno voluto bene.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella
Cavoli...già dieci anni...
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