Carissimi, ieri, su invito di Giuseppe Delpopolo, Capogruppo dell'A.N.A. murellese, ho avuto l'onore ed il privilegio di partecipare, assieme alla Vedova del Caduto Giorgio Langella, alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale nella quale è stata data la Cittadinanza Onoraria di Murello al 2 Reggimento Alpini di Cuneo.
Questo importante evento è stato preceduto da una toccante Commemorazione dei Caduti tenutasi nella Piazza Divisione Alpina Cuneense alla presenza del Reverendo Padre Mattei, dell'Ordine dei Predicatori, del Cavalier Antonio Franza, Consigliere Nazionale A.N.A., del signor Mario Leone, Presidente della Sezione A.N.A. di Cuneo, di Fabrizio Milla, Sindaco di Murello, degli Assessori e Consiglieri del Comune di Murello, e di tanti Gruppi A.N.A. della Provincia di Cuneo.
Naturalmente, come sempre, erano presenti il Colonnello Paolo Romanin, Comandante del 2 Reggimento Alpini, ed i suoi soldati che hanno presenziato con un picchetto esemplare ed hanno proceduto con il rito dell'alzabandiera sulle note dell'Inno Nazionale.
Relativamente a questa importante e suggestiva celebrazione dedicata ai Caduti "andati avanti" nel Paradiso di Cadore, il Sindaco di Murello ha detto: "Gli Alpini della Piana hanno offerto a Murello un programma veramente ricco, una gratificazione per un piccolo comune che può unire i suoi solidi valori a quelli degli Alpini, un'occasione importante che è anche un messaggio che mi sento di lanciare, con un po' di polemica, verso una certa politica che vuole vedere scomparire le virtuose e preziose realtà dei nostri piccoli paesi. [...] Murello ricorda anche i dolorosi eventi delle due guerre mondiali con i suoi caduti e dispersi, i morti di un bombardamento e anche l'episodio più rilevante e spettacolare della resistenza piemontese organizzato dai Partigiani della 4 Brigata Garibaldi con l'attacco all'aeroporto militare di Murello dove 32 aerei vennero incendiati".
Come ben sapete portare avanti la memoria storica del nostro Paese è per me motivo di impegno quotidiano perché credo fermamente che le future generazioni abbiano più bisogno del pane di sapere ciò che la nostra Patria ha vissuto prima di essere ciò che è oggi.
Per me e per la Vedova di Giorgio, seppur con dolore, è sempre un piacere partecipare a queste cerimonie perché ci fornisce l'occasione di ricordare, far ricordare e far conoscere la grande figura del Caporal Maggiore Capo Scelto Giorgio Langella, Caduto per la Pace in terra afghana.
Carissimi, la nostra amata Italia è fondata su solide fondamenta composte da migliaia di italiani che hanno contribuito con l'effusione del loro sangue alla costituzione di una nazione libera, onesta e democratica.
Ogni volta che ci viene data l'opportunità di commemorare i Caduti dobbiamo sentire nel nostro intimo un forte senso di responsabilità.
Chi è morto con una divisa addosso, nell'adempimento del proprio dovere per la realizzazione di una società più giusta merita di essere pianto, ricordato, commemorato.
Non facciamo calare il sipario su questi eroi, sulle loro famiglie e sui loro reggimenti. Il Tricolore vive concretamente in chi - ogni giorno - fa la sua parte per la grandezza della Patria e per il benessere del suo Popolo.
Viva l'Italia, viva gli Alpini!
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella
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