Carissimi, oggi vi scrivo per darvi una bella notizia riguardante la celeberrima Brigata Meccanizzata Sassari, una delle brigate migliori del nostro Esercito Italiano.
Questa mattina nella Piazza d'Armi della Caserma "Gonzaga", alla presenza del Generale Gianluca Carai, il Colonnello Luigi Dore ha consegnato la Bandiera di Guerra del 152 Reggimento Fanteria della Brigata Sassari al Colonnello Francesco Matarrese che è così diventato il 59esimo comandante del reggimento.
In un clima di grande festa e di profonda commozione si sono riuniti gli alti vertici della Brigata Sassari, le Associazioni Combattenttistiche e d'Arma e le Autorità Civili.
La commozione si tagliava col coltello visto che il Colonnello Dore ha guidato il 152 Reggimento negli ultimi due anni e ha comandato i suoi uomini nell'Operazione "Strade Sicure" a tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza dei siti sensibili di Roma capitale.
Il suo successore, Colonnello Francesco Matarrese, ha 42 anni, è laureato in Scienze dell'Informazione, è stato Capo della Sezione concorsi operativi al Comfoter Coe ed ha partecipato a numerose missioni Nato e Onu in Bosnia, Albania, Kosovo e Afghanistan.
Come fondatore e curatore di "Cuore Alpino" desidero dire un sentito "grazie" al Colonnello Luigi Dore per l'ottimo e prezioso servizio svolto e un caloroso e sentito "in bocca al lupo" al Colonnello Francesco Matarrese per l'importante incarico che gli è stato affidato.
La Brigata Sassari è un'autentica eccellenza della nostra Difesa e nei numerosi anni di servizio lo ha dimostrato con importanti e brillanti operazioni in Patria ed all'estero. Comandare un gruppo di soldati della "Sassari" è un onore ed un privilegio e tutti i comandanti che son stati alla brigata lo sanno.
Carissimi, questa sera - prima di mettere la vostra testa sul cuscino - recitate un'Ave Maria alla Madonna per i soldati della Brigata Sassari e per i loro comandanti. Il Signore li custodisca sempre in salute e accompagni i loro famigliari.
Andrea Elia Rovera
Responsabile della Memoria Storica
del CMCS degli Alpini Giorgio Langella
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